Le sue info
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Clippers interessantissimi persino senza Paul. Roster più profondo, il 3 di livello che cercavano da anni e un fenomeno assoluto in cabina di regia, con raggio di tiro senz'altro da alto livello nba e visione di gioco che in una RS d'oltreoceano, con minutaggio sufficiente, gli potrebbe garantire una doppia cifra di media negli assist. Credo e spero che questa squadra resti in top 5-6 nel selvaggio West.
Se il grave infortunio non ha condizionato troppo LaVine, di questa trade si riparlerà tra qualche anno, visto lo sconfinato potenziale di un giocatore che ha già piazzato una stagione da puro scorer nba esprimendo un decimo del suo potenziale. Butler è un giocatore ad oggi di livello, ma estremamente condizionante per quasi tutti i sistemi offensivi nba.
Appena finito di vederla. Bravi loro , boston paga i troppi buoni tiri sbagliati. Resto dell'idea che i Celtics possano vincere gara 7 e spero che sia cosi per vedere una serie meno sbilanciata in finale anche se cambia poco per i Cavs chi passa qu ...
Washington si attaglia meglio ai Cavs sia per singoli accoppiamenti che per caratteristiche globali di squadra (maggiore efficacia interna, maggiore capacità di produrre punti in situazioni estemporanee). Non credo si andrebbe oltre le 6 gare, ma sono anche dell'idea che Boston (che probabilmente vincerà gara 7 stante il fattore campo) farebbe fatica a evitare uno sweep.
Ti voglio bene senza conoscerti, così amico Wiz.. ricordo ancora quando commentavamo live la serie contro Indiana di 3 anni fa. Sono troppo gasato ahah
Ahahah, nel peggiore dei casi avremo vinto una gara in più rispetto alle due semifinali di conference giocate da questo gruppo! Godiamoci almeno l'attesa, nel dubbio di poterci godere la gara.
Lasciando per un attimo da parte ogni tipo di ragionamento sensato, Wall sta facendo dei PO irreali. Veramente da secondo miglior giocatore a EST dietro Lebron
Dopo il primo tempo di stasera, mi echeggiava nelle orecchie la tremenda "gufata" pre-gara di Flavio Tranquillo: "Spero solo che Wall non divenga, come Harden, il capro espiatorio di questa serie, posto che entrambi possono e devono migliorare". Beh, direi che almeno oggi è andata diversamente rispetto alla situazione del (fortissimo) barbuto.
Una delle gare più tese che abbia mai seguito da tifoso: emozioni folli. Avevamo un piccolo credito sia nella serie (per le prime due gare a Boston) che in questo finale: uscire dai playoff per un tiro fortunoso sarebbe stato terribile (mentre grande rispetto per la gara di Bradley e per le due magie precedenti di Thomas, bilanciate da un Beal clutch non certo per la prima volta in carriera). Adesso è comunque difficile, ma paradossalmente Boston avrà più pressione che in questa game 6 da "spalle coperte". Chiudo con Wall: spero che il miracolo gli dia la fiducia necessaria per giocare una gara 7 sui livelli del secondo tempo di stasera. Chiudere al ferro: tutta la differenza del mondo a livello tattico -l'aspetto mentale viene solo di conseguenza, e ti può permettere (anche) di fare giocate come l'ultima della partita degli Wizards.
No ma prima o poi un fallo anche a noi lo fischiano
Tuttavia, se John non chiude al ferro in mid-transition con continuità o quantomeno con discreta frequenza, a Boston finisce come è finita, e a Washington teniamo aperta la gara. Non per motivi emotivi o chissà che altro, ma per semplici ragioni strutturali (generali e in più evidenziate da caratteristiche dei Celtics). Non mi interessa che faccia 1 su 10, ma se lo fa in quelle situazioni tattiche ci espone alla rovina.
Ho visto solo un tempo, poi crollato. Non condivido alcune critiche lunatiche, che ci davano favoriti sul 2-0 ed ora sfavoriti sul 2 pari, dato che la serie sta rispettando gran parte delle previsioni relative (fattore campo determinante, Washington ...
Eccellente disamina sull'andamento della serie. Nella fattispecie, sono anch'io dell'idea che Washington -per singoli accoppiamenti e volume di talento complessivo- potrebbe infastidire i Cavs in misura maggiore (il che non credo significherebbe, comunque, andare oltre le 6 gare). L'aspetto paradossale di questa serie è che il fattore campo conta in tale misura (peraltro, mi aspettavo e aspetto una gara non combattuta e a netto favore dei verdi anche a Boston) che vedo ancora i Celtics leggermente favoriti nonostante il divario tecnico sinora emerso andando a leggere la serie gara per gara (ampi vantaggi per gli Wizards anche nelle due gare di Boston, e netto dominio in casa). Ma questa è esattamente la tipologia di serie che non si può leggere gara per gara, e aggiungerei che Washington, strutturalmente e al di là dei singoli episodi, non è una squadra idonea a gestire momenti di pressione o giocate decisive a metà campo (monopolio della palla in iso da parte di Wall, tendenza ad accontentarsi del mid-range qualora offerto dalla difesa, prevedibilità del semplice P&R con Gortat a difesa schierata, scarsl rendimento sotto pressione di alcuni singoli, etc.), e un eventuale arrivo in volata della serie intera (in gara 7) avrebbe Boston come favorita, a mio modo di vedere.
Il copione è il medesimo di tutta la serie: accelerazioni di Washington a fare la partita, negli ultimi due casi a deciderla anche. Thomas ben attaccato e ben difeso a Washington (nonostante l'ottimo inizio dal perimetro; non ha messo piede nel putturato), mi aspetto una sua grande prova in gara 5. Stanotte Boston ha rintuzzato bene in avvio sfruttando qualche errore inusuale di Wall in transizione; quando John si è acceso, è arrivata l'accelerazione di cui sopra. Mi preoccupa ancora un minimo l'apporto della panchina, nel senso che Jennings rischia sempre di farci prendere parziali negativi, e Mahinmi sta faticando per ora più del dovuto sul P&R (mentre dovrebbe proprio consentirci di fare il salto di qualità dietro). L'andamento della serie, sinora, ha parecchi debiti verso gli Wizards, ma ogni gara -purtroppo- fa e farà storia a sé.
Era prevedibile una nostra reazione del genere. Comunque la notizia più bella è il ritorno di Mahinmi. Ora ha qualche giorno per recuperare la condizione e sono sicuro che sarà fondamentale. C'è da vincere Gara 4 per tornare a pieno nella serie e ...
Considerate queste tre gare, ciò che risulta incredibile è che Washington sia sotto nella serie. Per intenderci: la percezione dell'andamento delle semifinali di conference di tre e due anni fa con Pacers e Hawks era del tutto diversa: inferiorità di un giovane team contro i solidi Pacers, impressione di potere compiere una grande impresa (un'impresa, appunto) contro quella brillante versione offensiva di Atlanta. Qui, invece, sono gli Wizards a strappare, gli Wizards a fare e disfare in difesa, gli Wizards ad avere un quintetto nettamente più forte preso sui singoli, e l'impressione è che la serie vada di volta in volta nella direzione impressa dalla -mutevole- intensità di Washington sul parquet. Sono stranito e un po' rammaricato, perché vincere tre partite di fila di cui una in trasferta sarà molto difficile, e non sono certo che (non facendo ciò) questa squadra abbia una clutch mentality sufficiente per vincere una gara 7 in trasferta. Ma tutto è spalancato: stiamo a vedere.
Sconfitta dolorosa emotivamente e per possibile impatto sulla serie. Altro inizio eccellente (con i Celtics più in scia di gara 1, ma comunque distanziati) e altro vantaggio dilapidato, anche se questa volta lo scarto si è ridotto già a fine secondo quarto. Gara equilibrata nel secondo tempo, con Washington che accelera di nuovo a metà dell'ultimo periodo, dando l'idea di poter fare la partita. La decidono gli episodi (tra cui un fallo dubbio di Gortat su Thomas nell'ultimo possesso del tempo regolare e un fallo su Wall non rilevato su scippo di Bradley) e un Thomas commovente tra fine gara e overtime, sia pure non isolato a dovere dalla nostra difesa. Il rammarico principale concerne proprio la difesa: tre-quattro possessi difensivi favolosi dei nostri nel parziale dell'ultimo quarto, in una gara e in una serie nel complesso disastrosa difensivamente. Jennings oggi nocivo, e nulla da Bogdanovic, mentre segnali incoraggianti da Oubre. Beal con una gara piuttosto incolore della quale si farà perdonare. Morris importante, ma sinora soppiantato emotivamente da Horford (con cui non ha comunque sempre accoppiamento diretto). Wall sul livello incredibile di questi playoff ma con la consueta gestione inappropriata (iso per un giocatore non da iso) del tiro decisivo e con un po' di stanchezza nel finale. Avevamo 10 secondi di tempo: Brooks avrebbe dovuto disegnare un gioco per Beal (doppio stagger e roll del secondo lungo), ma purtroppo Wall si è imposto, in virtù della gara che stava giocando. A Washington sarà altra storia, ma le occasioni perdute sono già molte, e questa serie avrebbe potuto e dovuto essere in parità per quello che si è visto in campo. Quella di stanotte -al di là della difesa tatticamente rivedibile dei nostri- resta una delle gare più intense di questi playoff, per parole e, soprattutto, colpi leciti e non leciti in campo (Porter deve essere uscito dal campo decisamente malconcio, come Bradley dall'altra parte).
Noi come polli ci siamo fatti recuperare 20 punti di vantaggio, ma poi Wall è entrato in versione PointGod e DA SOLO ha vinto la partita. Straordinario
"Intensità". Questa la parola chiave per questa squadra. Spero vivamente (e così dovrebbe essere) che la prossima serie tenga emotivamente connessi i nostri per lunghi tratti, perché anche l'atmosfera di gara 5 del Verizon era tutt'altro che stimolante (e, infatti, altro inizio da bassa RS). Stasera tutti focalizzati ad inizio gara, e la differenza tecnica tra le due formazioni si è vista soltanto, per l'appunto, a pari intensità di gioco. Il back-court favoloso (con Wall persino epico), ma è stato Morris il vero ago della bilancia di questa serie -Millsap se ne va comunque (tra i sorrisi del rivale dopo gli ennesimi e finali "pianti all'arbitro") con l'onore delle armi.
Ma a questo punto mi sento fortunato e miracolato nell'essere sul 2-2. In tutta la serie offensivamente non abbiamo fatto una classica nostra partita da alte %, Atlanta ci battezza lasciandoci spazio e niente. Detto questo non si può difendere così ...
Sinora più convincenti loro di noi nelle rispettive gare casalinghe. Stanotte abbiamo approcciato la gara in modo discreto, ma ci siamo paradossalmente arenati con qualche scelta offensiva discutibile nell'ultimo quarto. Nota positiva: finalmente qualcosa in attacco da Porter e Bogdanovic, che avevamo bisogno di inserire nel ritmo della serie. Adesso la pressione su di noi sarà notevole per gara 5: serve una gara di buon livello difensivo, dalla quale misureremo la maturità di questa squadra. Onestamente pensare di spuntarla in meno di 6 o 7 gare sarebbe stato un pronostico lontano dalla ponderazione già ad inizio serie.
Malik Monk ha un po' troppe somiglianze (anche "esteriori": meccanica di tiro in specie) con Lou Williams per diventare senza ombra di dubbio un esterno da élite Nba. Ciò nonostante, ne sono perdutamente invaghito.
Ora vi ci vorrebbe uno come Josh Mayo, se non lui che non so dove sia finito
Questo è un nome intelligente, perché il giocatore aveva anche un buon numero di punti nelle mani e capacità di creazione da P&R. Ci serve un giocatore della tipologia del miglior Jordan Taylor, per fare un altro nome che valga ESCLUSIVAMENTE ad illustrare il profilo tecnico che ci occorre, e non a fomentare aspettative.
Mi fanno ridere le persone, che come al solito, a qualsiasi notizia che ci riguarda iniziano col dire che "ci sono problemi con i pagamenti", per di più ora, credono anche alle parole di un "tizio qualunque" su Twitter. Ma finitela e pensate alla vo ...
Per quanto mi riguarda, preciso che con "motivazioni economiche" ho inteso semplicemente la prospettiva di guadagni più importanti. I nostri pagamenti quest'anno, stando a tutte le fonti disponibili, sono stati completi e puntuali.
.."motivi di carattere personale". Spiegazione che può voler dire tutto e il contrario di tutto. Ma del resto la poca chiarezza è sempre stata una peculiarità di questa società e non mi aspettavo niente di diverso in questa occasione. Non sono ...
Le parole del giocatore sui social network ("Il lavoro è lavoro") chiariscono le motivazioni esclusivamente economiche della separazione. Si può discutere sin che si vuole della (scarsissima) etica professionale del giocatore, ma quantomeno non sono da tirare in causa questioni di spogliatoio. Detto questo, per quanto riguarda il sostituto, credo si debba puntare su un giocatore caratterialmente non ingombrante, e tuttavia capace di garantire non solo playmaking, ma anche e soprattutto punti: troppe delle bocche da fuoco di questa squadra (Putney, Cinciarini, lo stesso positivo Diawara) si sono dimostrate incostanti, in specie al tiro dal perimetro.
Che bello che non vedrò più Burke far fatica a portare la palla nell'altra metà campo. Grazie
Burke è un mistero: con quella meccanica di tiro solida, quel range e il senso del clutch dimostrato ad altissimo livello collegiale, mi aspettavo altro. Invece è un giocatore incerto, interlocutorio, che fa spesso la scelta sbagliata e rallenta enormemente la transizione offensiva. Io ero un suo grande fan a Michigan; ormai credo sia perso per un buon livello nba.
Splendido. Thornton ormai fuori dalle rotazioni, Nicholson oggetto misterioso da inizio stagione nonostante una preseason incoraggiante. Arriva in cambio un giocatore di alto livello, che potrebbe fare (e ha fatto) il titolare in questa lega, e il cui livello di clutch mentality e di attitudine è molto più elevato di quello che il contesto nba in cui ha sinora giocato possa lasciare intendere. Dalla panchina dietro Beal è davvero un upgrade, e l'abbiamo ottenuto senza sacrificare NESSUNO dei giocatori effettivamente produttivi dalla "svolta" della nostra stagione in poi.
Ennesima rimonta della gestione Dell'Agnello, stavolta persino da meno 18 nel terzo quarto. Importantissima reazione di Sosa, che cede per tre quarti alle pressioni psicologiche della scorsa settimana, per esplodere tuttavia in un ultimo periodo fantastico su ogni lato del campo. Spinta emotiva del pubblico importante nel momento di difficoltà, ma i nostri tifosi devono ancora imparare a comprendere la psicologia di alcuni nostri giocatori. I fischi a Sosa, oltre che ingiusti per la rilevanza del giocatore in questa squadra (a Reggio Emilia si è verificata una situazione specifica -vittoria senza Sosa- e non la norma, come dimostra ad esempio la situazione opposta di stasera), sono contro-producenti. Una sconfitta oggi sarebbe stata devastante, di conseguenza aver recuperato la situazione è doppiamente importante. Ottimo ancora una volta Diawara, soprattutto dal punto di vista agonistico.
Potrei fare copia e incolla di commenti di tante altre partite.. atteggiamento sufficiente per gran parte della partita con l'idea che "poi in qualche modo la vinciamo". Ancora una volta è così ma tra 2 giorni contro i Cavs se vogliamo tenere viva ...
È incredibile quante cose siano cambiate dall'ultimo mio commento su questo sito. E devo dire che è questo ciò che ci si poteva aspettare ad inizio stagione, non il delundentissimo inizio. Il nostro quintetto -che a novembre ha pagato molto le terribili percentuali di un giocatore fatto per situazioni offensive di iso come Morris- si sta ora rilevando uno dei migliori della lega, se non il migliore in assoluto per produttività offensiva sui singoli. Beal e Porter hanno dimostrato da inizio anno uno step-up offensivo (in quantità il primo, in quantità e qualità il secondo), e Wall ha cambiato da dicembre in poi atteggiamento e timing delle giocate, nel senso che ora si sta rivelando anche decisivo in singola gara nei momenti importanti. Gortat è al momento uno dei centri migliori nella Lega per efficienza, considerato che è in top-5 per percentuale dal campo, avendo un arsenale offensivo molto più vario e completo degli altri simil-Jordan presenti in graduatoria. Persino la panchina ora produce qualcosa con Oubre e Smith. Il calendario indubbiamente ha aiutato (abbiamo affrontato specie in casa molte squadre under 50 % o prive di uomini chiave), ma la fiducia attorno a Brooks adesso è palpabile. Il test contro Cleveland sarà molto provante, sia pure parziale. Credo che l'obiettivo plausibile e da ottenere in vista playoff possa essere il terzo posto ad est, ma con questa squadra, per varie ragioni psicologiche e di struttura (basta un infortunio a Beal o un calo della panchina per mutare il panorama del tutto), non si possono fare previsioni.
Sì, ma loro ne hanno altri tre di livello superiore ai nostri oltre a quelli che hai citato, ossia Darius Miller, Causeur e Harris, e noi un Gentile in meno, per cui ora come ora il paragone non inizia neppure (non a caso abbiamo perso).
Dire che, nome per nome, il roster di Milano (senza Gentile) sia inferiore a quello del Bamberg è una eresia. È più profondo e quantomeno dello stesso livello nei ruoli chiave. Se si guarda il rendimento dei singoli a Milano in Eurolega è altra storia, certo.
*avrebbe anche potuto ESSERE
Un solo playmaker (che viene inevitabilmente 'spompato' fisicamente), tre centri che non possono assolutamente giocare insieme e che devono spartirsi i minuti, Daye che non si sa ancora in che ruolo debba giocare stando a quello che fa Ataman, due ri ...
Dentmon era stato scelto come portatore di palla proprio perché si contava di avere i veri "playmaker" nel ruolo di 3, oltre ad un giocatore molto forte dal palleggio come Guler. Daye avrebbe anche potuto -come in parte è stato ad inizio stagione- l'attaccante di riferimento del team, godendo di un minutaggio stabile (ma praticamente nessuno ne ha goduto: basti pensare alla incertissima gestione tecnica di Prelzdic, Diebler, Pleiss) Come ho detto, sui singoli ruoli sarebbero persino "sovrabbondanti" ma, con questi nomi, mi prendo volentieri la sovrabbondanza. Su Ataman siamo perfettamente d'accordo.
Se non avessero costruito la squadra coi piedi, potrebbero anche ambire per budget a stare nelle prime 8. Per non parlare poi di Ataman che negli ultimi tempi ne sta combinando di ogni, e non parlo solo di gestione extra campo...
La squadra per compatibilità tecnica dei singoli è costruita ottimamente. Al massimo c'è qualche "doppione" (Preldzic-Micov; Demtmon-Smith), ma con un allenatore diverso questo stesso gruppo avrebbe fatto faville, io ritengo. Un roster davvero completo: Combo realizzatrici, Point forward abili anche su P&R e lunghi sia tecnici che atletici.
*offensivamente
La stagione offensivamene migliore in carriera sinora (compresa l'inusuale efficacia da oltre l'arco, anche e soprattutto off the dribble), ma anche tante ombre. Sulla singola azione, difensore top 5 nel ruolo, ma proprio stanotte ha concesso più di 20 nel primo tempo ad un attaccante mediocre e limitato al tiro (pur con altre doti, certo), lasciandolo continuamente andare al ferro. Inoltre, nessuno gli ha ancora spiegato (ci aveva provato Wittman per breve tempo, senza successo) che non può fermare la palla nei momenti decisivi della gara, perché leva ritmo alla squadra e perché non è un giocatore che produca in situazioni da isolamento. Inoltre, questa squadra difetta di leadership in spogliatoio, il che -volenti o nolenti- deve essere imputato anche al suo (dubbio) modo di esercitare su di esso un impatto emotivo. Resta in top 5 della lega per capacità di cambiare il lato, esplosività orizzontale e gestione del passaggio sul Pick, ma la mia delusione generale, quest'anno, è sinora davvero acre.
Situazione gestita in modo ridicolo (in primis dall'allenatore peggiore in comunicazione e gestione emotiva che mi venga in mente) in una squadra che per completezza tecnica e profondità di roster dovrebbe e potrebbe essere tra le prime 8 d'Europa.
Nulla da fare: questa squadra continua a palesare gli stessi difetti. L'intensità in primis, basti vedere tutti i rimbalzi offensivi che concediamo in momenti decisivi (Morris su tutti ai suoi diretti avversari; è incredibile ammettere che Marcus Thornton sia uno dei nostri giocatori attualmente più intensi!). Inoltre, esperimento panchina del tutto fallito per ora: riceviamo pochissimo da Smith e Nicholson, poco e confusamente da Burke, mentre Satoransky è un giocatore ora come ora del tutto spaesato: le difese gli lasciano 5 metri, ma lui non ha alcuna efficacia né fiducia al tiro, e le sue doti di atleta e passatore sono del tutto on average per la nba: sta uscendo dalle rotazioni non del tutto a torto. Wall stratosferico in attacco, ma ha concesso più di 20 punti a PAYTON (non il Kyrie Irving della situazione, diciamo così) nel solo primo tempo, e ferma la circolazione (lui, giocatore non certo da iso) nei momenti sbagliati delle gare. Manca a questa squadra uno spogliatoio coeso: un roster quantomeno del livello di questo ma con un Pierce in più fece benissimo in tempi che paiono lontanissimi. Sulla gara poco da commentare, se non che anche gli episodi sono contro di noi: Beal sbaglia (forse fermato da un fallo) la schiacciata del meno 7 nell'ultima nostra chance di rimonta.
uno di quelli a cui da avversario metteresti le mani al collo per quanto è str...: mi ricordo quando a Roma contro di noi vinse la partita praticamente da solo sbeffeggiandoci tutta la partita...forte forte ma senza continuità alcuna...
In campo era un giocatore estremamente solido ed affidabile, realizzativamente una garanzia. Era il suo carattere "in spogliatoio" che aveva problemi di -chiamiamola così- "discontinuità". Splendida coppia con Andre Collins a Caserta: senza infortuni, quella squadra sarebbe stata di ottimo livello.
Sull'ultimo tiro del supplementare non puoi prenderti un tiro da 8 metri , quando in penetrazione avevi sempre fatto canestro nelle azioni precedenti. La partita in cui più di tutte abbiamo accentrato il gioco su Sosa l'abbiamo persa . Non credo sia ...
Io invece sono dell'idea che ce la siamo giocata per davvero sul campo di una squadra (classifica attuale o meno) ben più quotata di noi, e perdendo unicamente per degli episodi, anche e soprattutto grazie al fantastico exploit di Sosa. Credo che il giocatore, ormai, si possa definire inserito anche tecnicamente (con le sue peculiarità e i suoi difetti) nel contesto di squadra, oltre ogni idiosincrasia personale e ogni luogo comune (nel basket dei nostri giorni solo così lo si può definire) su "playmaker puri" e "playmaker accentratori". È il contesto che fa il giocatore, non le prerogative individuali astratte (ovviamente ho approfittato del tuo commento per andare sul generale: non voglio affatto polemizzare con te nello specifico).
Eccellente partita dei nostri (salvo qualche minuto di black-out nel secondo quarto, ma dopo un primo quarto eccellente), che rispondono colpo su colpo a Venezia al Taliercio per più di 45 minuti. Dispiace per i moltissimi rimbalzi d'attacco concessi agli avversari nei momenti-chiave (ma per questa Juve è quasi fisiologico) e, se vogliamo andare sui singoli momenti, per l'episodio del quinto fallo di Putney -oggi ondivago, ma capace di portarci avanti con folate offensive e chiusure difensive in aiuto dinamico- e, soprattutto, per l'azione del pareggio di Bramos alla fine del primo OT: impensabile lasciare uscire dai blocchi con quello spazio un giocatore con quelle doti, sia pure sin lì piuttosto celate. Impensabile a maggior ragione dopo l'eccellente tenuta difensiva di squadra dimostrata per larghi sprazzi del secondo tempo. Sosa con un exploit realizzativo che non resterà del tutto isolato sinché lui giocherà per noi, ma che è un piccolo dispiacere non avere coronato con una W. In ultima istanza, faccio i complimenti a questa Caserta, ma mi rammarico per un risultato che avrebbe potuto lanciarci -emotivamente e per classifica- nella stratosfera del campionato.
Daye 2 punti. In Italia era il giocatore più forte del campionato,qui uno dei tanti in una squadra che probabilmente non farà i playoff. Stessa cosa Nunnally . Questo fa capire il livello
Ha costituito buona parte dell'attacco del Galatasaray per tutto l'inizio di stagione, con medie punti ragguardevoli. Ora segna di meno perché gioca di meno. Esattamente come Nunnally, che Obradovic utilizza addirittura sovente (e in modo a mio avviso dubbio) come specialista difensivo.
*imbarazzante
Date il Galatasaray in mano ad un allenatore diverso e questa squadra è assortita per essere almeno da prime 8 in Europa per profondità di roster e completezza di caratteristiche tecnico-fisiche nei singoli. Ataman inbarazzante su due fronti: gestione delle rotazioni (emblematico il trattamento riservato a Emir Prelzdic -in un certo senso "doppione" di Micov, ma un giocatore il cui minutaggio è stato inspiegabile prima delle ultime gare; adesso panchinamento di Daye che ha tenuto su la squadra in attacco in questi mesi; minutaggio ondivago a Pleiss; utilizzo più che confuso di Diebler) e gestione della comunicazione (caso Smith; caso Dentmon -qui con le attenuanti di un rendimento in effetti inferiore alle altissime attese, ma tant'è). Non può avere avuto questo trend,sinora , una squadra che aveva tutto in termini di talento offensivo (Smith, Dentmon, Daye), versatilità e capacità dei 2 e 3 di creare persino da P&R (Guler, Micov, Prelzdic), concretezza ed efficienza offensiva (Schilb, Diebler), lunghi atletici (Tyus), centri "puri " (Pleiss) e qualche comprimario intenso (Koksal). Roster davvero eccellente, ma lo sport di squadra è olistico: la somma dei singoli valori dà sempre meno di una totalità ben organizzata. Persino se i singoli (come hanno peraltro dimostrato stasera) sarebbero più che predisposti al gioco corale.
Ho potuto vederla solo oggi, e la gioia è ovviamente massima: vittoria di importanza capitale in casa di una squadra in difficoltà ma molto forte sui singoli, e in un ambiente infuocato per varie ragioni. Bostic e Cinciarini chirurgici, Watt di una solidità inscalfibile, Sosa con il tipo di gara che -se ripetuto con una certa frequenza- ci garantirebbe queste posizioni per tutta la stagione. In questo momento giochiamo con una fiducia e una solidità mentale davvero notevoli: tutti i meriti al nostro allenatore.
Potenzialmente un fenomeno. Una fluidità di gioco incredibile nella metà campo offensiva, supportata da un atletismo di altissimo livello e anche "orizzontale", non solo fatto di esplosività verticale. Veramente elevati istinti per il gioco, dal ball-handling al raggio di tiro (meccanica inusuale, ma grande leggerezza anche nel costruirsi il tiro dal palleggio). I paragoni con il primo Westbrook sono scorretti, ma nel senso che quest'ultimo non aveva le doti offensive di LaVine. Se si voglia un paragone più opportuno al di là del ruolo, mi viene in mente Gerald Green -un altro che avrebbe potuti essere un crack nba (si spera che la testa, qui, sia un poco differente).
Ma Tomasuccio bello?
Come rilevato dal "collega", può diventare un buon giocatore di sistema, e giocare indifferentemente accanto a Wall, Beal o Burke, stante l'altezza e la possibilità di accoppiarsi bene dietro con molti ruoli. È tuttavia incredibile come il suo atletismo (straripante in Europa) risulti del tutto ridimensionato a questo livello.
Hamstring, ma meno serio di quello che sembrava.. potrebbe giocare già venerdì
Sì, infatti ciò che dovrebbe preoccuparci non è l'entità dell'infortunio, ma un episodio ad esso correlato. Hai notato la reazione di totale indifferenza di Wall alla sofferenza di Beal, mentre tutti gli altri compagni andavano intorno a lui per sincerarsi delle sue condizioni? Il linguaggio del corpo dei nostri due leader (Wall in specie) è preoccupante, e io sono tra i malpensanti convinti che il contratto di Beal abbia pesato sulle relazioni dei due (le dichiarazioni di John dopo la firma furono del tipo "hai i soldi? Adesso dammi un supporto vero"). Lasciamo la parola al campo, in ogni caso. Un inciso: spero di recuperare Burke almeno come back-up scorer di discreta quantità, perché la sua carriera nba sino ad ora mi ha lasciato basito rispetto alle (anche mie) aspettative.
Venendo al post Sosa , se avremo la possibilità di liberarci di un simile fardello potremo solo migliorare . Questa squadra con un play di ruolo che abbia qualche punto nelle mani può solo migliorare . Lo scorso luglio sportando riporto' che Jorda ...
Io credo, invece, che questa squadra abbia esattamente bisogno di un giocatore con le caratteristiche di Sosa, ma espresse al meglio. Non abbiamo altri realizzatori puri nello starting 5 (non lo è Bostic né Gaddefors, Putney è tiratore incostante e Watt giocatore solido ma non da 20 punti ad allacciata di scarpe), e Cinciarini non può essere l'unico scorer di ruolo di una squadra di buon livello. Molti vociferano che il problema sia il ruolo di Sosa (più combo che 1 puro), ma la verità è che l'unico problema è il suo rendimento. Se Sosa iniziasse a giocare secondo le aspettative (basterebbero prestazioni del livello di quelle offerte in preseason) questa squadra godrebbe dell'imprevedibilità offensiva -stante l'attuale coinvolgimento offensivo di tutti e la solidità difensiva marchio di Dell'Agnello- capace di situarla stabilmente nella zona playoff di questo campionato.
Prime due partite davvero poco rassicuranti: maluccio Brooks nella gestione delle rotazioni e, soprattutto, totale anrchia offensiva, con Wall a monopolizzare staticamente i possessi decisivi e a sprecare nel finale un vantaggio accumulato più che altro a causa delle secche offensive degli avversari. Se, poi, può essergli perdonabile l'atteggiamento da "leader ad ogni costo", non lo può essere, stanotte, il fallo sciocco su Carter che ha rimesso in piedi la partita (5 punti in un possesso). Resta un giocatore di alto livello, ma non ha iniziato con il piede giusto. Brutto inizio di stagione, ed anche dal punto di vista della coesione psicologica, a prima vista, non si hanno buone sensazioni. Spero di sbagliarmi, perché i playoff sono quest'anno un obiettivo imprescindibile.
Sono 2 anni che lo aspetto...
Ho tempo solo ora (perdonami) di condividere con te qualche breve riflessione generale, e approfitto della notizia. Parto proprio da questa: il giocatore ha doti atletiche on average per un alto livello nba, grande visione in transizione e un tiro in divenire, ma dalla meccanica di base ormai solida. Non credo possa essere un crack alla prima stagione nba, ma può diventare un tassello importante nel giro di qualche annata. Sulla stagione: il problema è stato sostanzialmente quello messo in evidenza da Grunfeld (che, pure, ha le sue numerose colpe: in primis una panchina costruita con giocatori anche di discreto livello, ma in continua instabilità, con Neal come caso emblematico) nelle interviste di fine stagione: una scarsissima percezione, da parte della squadra, della situazione “drastica” che stava vivendo, ovvero la possibilità di un grave fallimento -il mancato accesso ai playoff-, poi materializzatosi. Wittman, in questo, ha delle responsabilità. La difesa di squadra che abbiamo mostrato quest'anno è semplicemente sintomo di scarsa concentrazione, visto che sui singoli (Neal e Thornton esclusi) non abbiamo fatto aggiunte compromettenti in questo senso. In parte, una cattiva transizione difensiva è imputabile al gioco offensivo che, di necessità, abbiamo dovuto adottare, ma l'aspetto mentale è stato di certo più importante. Mi soffermo, dopo le obbligate accuse, su questo “di necessità”: il capitolo infortuni è stato drammatico, con un Nené ormai troppo difficilmente gestibile senza misure di “prevenzione” invasive per la squadra (l'ho apprezzato sano, ma non lo rifirmerei affatto in questo momento, dovendo scegliere -e non accadrà ovviamente) e un Beal che ha dimostrato appieno il suo valore tecnico per stralci di stagione qua e là (più di una volta, efficientissimo anche dal pino, in una situazione particolarissima), ma anche lui da monitorare molto attentamente sul piano fisico. Io credo che tecnicamente, tatticamente per il contesto di squadra e anche caratterialmente VALGA il massimo salariale, ma, al di là della questione Durant (speranza viva, ma non so sino a che punto concreta -una firma di Durant, comunque, non consentirebbe di tenere Beal al massimo salariale con ogni probabilità), si dovrebbero avere delle garanzie sul piano fisico, perché la sua assenza ci ha messo sulle ginocchia in troppe situazioni. Di Wall, ormai all-star di alto livello acclarato, conosciamo pregi e difetti, e sappiamo per certo che, nonostante il suo indubbio valore, NON può essere il primo REALIZZATORE di una squadra di alto livello: credo che anche tu possa convenire su questo; credo che un contesto da playmaker puro e persino TERZA punta possa essere l'ideale per lui in una ipotetica squadra da titolo. Su Oubre, confermo le tue impressioni: atleticamente dotato in difesa, e offensivamente da fare per certi aspetti, ma pronto quando chiamato in causa; tuttavia, mi sembra che il feeling con John non sia stato ottimale (molte volte occhiatacce e talvolta insofferenza; il che è stata una discreta costante dell'esasperato Wall di quest'anno verso i compagni), oltre alle idee piuttosto severe di Wittman nei confronti dei rookies. Ammetto di non essere, poi, un grande estimatore di Brooks, e che avrei decisamente preferito, tra i nomi proposti, Hornacek, che avrei ritenuto perfetto per allenare offensivamente un quintetto con Wall, Porter, Morris e un lungo rollante dinamico come il polacco. Anche Cassell sarebbe stato un nome intrigante, almeno “emotivamente”. Brooks ad Okc ha dimostrato in certi frangenti -come ben noto- una consapevolezza tattica davvero mediocre, anche se non so quanto tale apparenza fosse imputabile a lui e quanto alla situazione (gestione di giocatori autogestiti). In ogni caso, se la scelta è avvenuta in esclusiva funzione di KD, è una scelta sbagliata a prescindere. Guardando al nostro futuro quintetto, sono contento che Morris (salvo scossoni) ne debba fare ancora parte, perché è un 4 puro (finalmente) ed è esattamente il giocatore adatto per stare -quantomeno in attacco- al fianco di Gortat. L'estate sarà, in ogni caso, foriera di risposte, e la attendo con un misto di apprensione e curiosità.
Che liberazione! Per il futuro è tutto da decidere, ma l'onta di due retrocessioni in fila dalla serie a (evento neppure immaginabile) è scongiurata. Detto questo, si sono scritte tante cose in questi giorni, principalmente su due punti: Siva e un eventuale, scarso attaccamento dei giocatori alla maglia. Per quanto riguarda il playmaker, stasera ha risposto con i fatti, dimostrando il carattere che chiunque lo conosca può attribuirgli. Ha giocato, tra infortuni e un finale di stagione difficile per tutti, un'annata con alti e bassi, ma io non limiterei, come leggo altrove, ad "un paio di partite" ciò che ha mostrato di positivo, e aggiungo che terrei sempre un giocatore con queste doti tecniche ed emotive (il che non significa potremo farlo, neppure se lo desiderassimo tutti). In secondo luogo, credo che questa squadra, se un merito può essere conferito a Dell'Agnello, avesse una chiara identità caratteriale: Caserta ha giocato punto a punto, su singola gara, con squadre di ogni fascia,ha vinto almeno 3 partite dopo rimonte clamorose ed è stata martoriata da una sequela incomprensibile di guai fisici, perdendo svariati giocatori in corso d'opera. Brindisi era semplicemente più forte a livello di roster e fattore campo in quel preciso momento della stagione, motivazioni o meno. Per ora torniamo a sorridere, sperando davvero di poterlo fare ancora tra qualche mese.
Il Real era tutto l'anno che andava avanti di nervi, a sfuriate di orgoglio e talento estemporaneo: non abbastanza contro questa squadra, di una solidità sconcertante. Datome da stratosfera, e i punti nell'ultimo quarto (tutti arrivati, peraltro, con perfetto timing a rintuzzare la rimonta degli avversari) sono davvero la punta dell'iceberg. Nell'ordine: passaggio favoloso dalla rimessa per Bogdanovic, scippo e fallo subito, stoppata clamorosa in recupero, un paio di rimbalzi imperiosi. In mezzo, per l'appunto, qualche canestro da chirurgo. Veramente una Eurolega da all-around di livello altissimo, e la fiducia massima che ha in lui Obradovic (che lo lascia in campo per sequenze continuative di minuti più lunghe di quelle concesse a chiunque altro) credo sia eloquente.
*** Commento moderato da Sportando ***
Molto diverso da Walsh. Meno mentalità da primadonna e molto meno egoista (Walsh era uno strano caso di all-around egoista, diciamo così), ma anche meno dotato realizzativamente e più confusionario (ball-handling decisamente ondivago e tendenza a perdere palloni nel traffico). Inoltre, Walsh monopolizzava praticamente sempre ampi volumi di gioco, mentre questo ha la mentalità da giocatore off the ball e, in più, ha la tendenza a eclissarsi per intere gare o larghi tratti di partita, salvo esplodere quando trova il ritmo adeguato, anche in 5 minuti. Atleticamente, poi, non iniziamo il confronto, con Downs decisamente sopra. Se proprio si cerchi un paragone, vada per Michel Morandais (anche se prenderei il miglior Morandais al posto di Downs, in linea di massima).
Appena finita di vedere. Primo tempo fantastico, toccato anche +19 con Porter on fire. 3o quarto da mano nei capelli, non sognavamo nemmeno per sbaglio e Charlotte che va sulla doppia cifra di vantaggio. Poi recupero nostro e finale punto a punto che ...
Questa era una partita da vincere senza se e senza ma, per tutte le ragioni del mondo. Da fuori, probabilmente, non si comprende quanti e quali problemi questa squadra abbia avuto in questa stagione, in grandissima parte indipendenti dalle potenzialità di essa; ciononostante, non raggiungere i playoffs (e dopo questa sconfitta la corsa si complica già ora in maniera incredibile) sarebbe una delusione neppure preventivabile; una delusione tale da poter spingere il front-office a qualche decisione estiva importante (lasciando da parte la questione KD). Con una vittoria a Charlotte stanotte, sarebbero cambiate molte cose: forse la sconfitta nel complesso (impatto emotivo, classifica, modalità) più dura dell'anno, insieme ad almeno un paio di partite delle quattro (!!!) perse con i Celtics. Wall con un paio di gravi colpe nel finale di stanotte (possesso dell'eventuale vantaggio sparacchiato nel traffico; libero sbagliato in un modo che non può farmi pensare che conoscesse il regolamento): è stabilmente un giocatore favoloso, ma i finali di gara restano per altri (ad esempio, per la nostra sfortunatissima guardia).
Dell'Agnello è riuscito a forgiare un gran bel gruppo, compatto e combattivo, con una buona mentalità difensiva. Sta facendo ricredere coloro che questa estate hanno storto il naso quando è stato annunciato come nuovo coach della JC...
Io per primissimo, mi sembra corretto rilevarlo. Mi aveva lasciato francamente interdetto la sua gestione "emotiva" dei giocatori a Pesaro, comprese un paio di conferenze stampa davvero da brividi in cui "accusava" i suoi più o meno esplicitamente. Da noi -ripeto- sta riuscendo a fare ciò che è più importante: dare una identità definita ad una squadra che, per di più, è stata rarissimamente al completo. Ottimo lavoro, sino ad adesso, ed anche buona gestione, in generale, dei cambi nella partita (cosa che tra gli ultimi nostri allenatori non è stata affatto scontata). Il fatto che abbia, poi, gestito in modo tanto "cauto" la vicenda Amoroso mi fa anche riflettere su come lui stesso abbia preso coscienza dei suoi errori "relazionali" di Pesaro.
E fanno due rimonte incredibili! Tutto si può dire di questo gruppo, ma non che -al di là di tutti i problemi fisici e tecnici dei singoli- non abbia una identità definita a livello caratteriale. In qualche modo, compensiamo con questa vittoria sia la "terribile" sconfitta della settimana scorsa (difficile da accettare per avversario e modalità) che, soprattutto, la sconfitta contro Torino nel girone d'andata: allora eravamo stati noi a condurre per tutta la gara (ma non nettamente come i nostri avversari oggi), venendo poi beffati nel finale. L'azione simbolo della rimonta, naturalmente, è stata quella della tripla di Giuri: penetrazione spezzacaviglie di Siva e conseguente vantaggio contro le rotazioni difensive, sfruttato con una circolazione di palla da enciclopedia. Di Siva mi impressiona il fatto che in una prova "a vista" tutt'altro che eccellente abbia chiuso con 12 punti e 10 (!) assist: un giocatore davvero di altra categoria. Gaddefors chirurgico come più non avrebbe potuto essere; Downs prolifico come spesso da vario tempo, stavolta anche nei momenti giusti.
Non ci credo: sono allibito e, al momento, il mio unico commento "ragionato" è il seguente: questa DEVE essere la svolta della nostra stagione! Partita storica, a prescindere da come la si voglia leggere.
Non posso non fare i complimenti ai miei per la partita giocata. Sfida tra due squadre in salute (la nostra molto recente, almeno dal punto di vista "fisico") e fiducia, energiche e attive: nonostante gli errori, partita gagliarda e vivace. Fa male perdere in casa di una squadra di alta classifica (Pistoia lo è a livello effettivo, oggi) avendo guidato con discreto margine nell'ultimo quarto. Troppo pesante la duplice assenza di Siva: per il quarto fallo -con conseguente rimonta dei padroni di casa- e, soprattutto, per la sua uscita a fine ultimo quarto, la quale, oltre a mandare la gara all'overtime con i due liberi di Kirk, ha anche scritto in anticipo il finale dell'overtime medesimo. Il giocatore è troppo condizionante per la nostra squadra, ed abbiamo fatto anche troppo in sua assenza, in questo inizio di stagione, ma non possiamo chiedere in eterno sforzi supplementari ad un nucleo italiano che, in effetti, oggi è stato piuttosto sottotono. Siva, in vari momenti della gara, ha dimostrato di essere un giocatore di livello SUBLIME per questo campionato, e a livello realizzativo e "creativo" per i compagni, senza pregiudicare la feroce intensità difensiva dell'intera squadra. Spiace per il risultato, ma l'identità di questo team dopo sette partite è secondo me tale da lasciare molto ben sperare.
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