Le sue info
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Bisogna riconoscere che il sistema societario di Siena è anni luce avanti a tutti in Italia, nemmeno lontanamente paragonabile a quello della Virtus, Toti deve lasciare la presidenza a qualcun altro, e far ripartire il basket romano da questa finale scudetto per costruire un progetto duraturo. Basta con le solite facce: Veltroni, D'Antoni, Malagò ecc. Detto questo i ragazzi sono stati anche stasera commoventi, non ho mai visto una squadra così generosa e attaccata alla maglia che indossa, pur con dei limiti tecnici ed esperienziali enormi. Ora la domanda è: da dove vuole ripartire la Virtus? Con quale progetto, con quali ambizioni, con quali uomini? Sarebbe un delitto di lesa maestà far cadere questa stagione trionfale nella mediocrità e nell'incertezza.
Se non fosse italiano l'avrebbero dato (giustamente) a Moss, il giocatore più sottovalutato d'Europa, la vera chiave dell'ennesimo trionfo senese. La mens sana ha cambiato molto, ma ha tenuto lui che con Carraretto, Ress ed Eze ha saputo infondere quella mentalità vincente e quella cattiveria necessaria. Complimenti a Siena, la Virtus Roma è per la seconda volta nella sua storia vice-campione d'Italia, non male per una squadra che non avrebbe dovuto nemmeno iscriversi al campionato.
Siamo vice-campioni d'Italia, un risultato inimmaginabile. Sono senza parole per questi ragazzi: oggi camminavano, non si reggevano più in piedi. Goss sembrava uno zombie per la stanchezza, Taylor ha giocato tutti i playoffs con il naso rotto (!), non abbiamo lasciato nemmeno una stilla di energia in corpo. Che dire, complimenti a Siena, ha vinto con merito, a livello societario è anni luce avanti alla Virtus. Peccato per Calvani, ha sbagliato stasera ed è stato nocivo per la sua squadra, ma commoventi le sue lacrime nel finale, su Toti meglio non parlare, non vinceremo mai con un personaggio così al timone. Ora un futuro nebuloso che è ciò che più preoccupa.
Roma pecca di ingenuità? Anche, ma soprattutto pecca di essere umana e limitata (ruota da inizio play-offs 8-9 giocatori) . La verità è che per vincere al Palaestra devi giocare 40' alla perfezione e sperare nelle loro basse percentuali da 3 punti, cosa mancata in entrambe le partite. Poi, certo ci sarebbe il discorso arbitri, che quando serve non si tirano mai indietro, ma stasera non l'abbiamo persa per le nefandezze degli arancioni. Semplicemente nei momenti chiave Siena è troppo più lunga, più esperta e più scafata di Roma. Resta il fatto che ci siamo giocati alla pari due partite fuoricasa, laddove Milano e Varese avevano preso degli sberloni incredibili. Goss ci ha portato in finale, non me la sento di tirargli la croce addosso, è in riserva da inizio serie, Taylor è encomiabile, ma la frattura (doppia) al naso lo ha limitato tantissimo. Obiettivo: tornare in Toscana per gara-6.
Lasciando perdere le pagliacciate senesi, Roma questa partita la può portare a casa: se Goss si sveglia e se riusciamo ad aumentare le percentuali ai liberi si può credere in un miracolo.
Il basket italiano è morto dopo quanto visto nel primo tempo di stasera, due antisportivi del genere sono un insulto al buon senso. E' un miracolo essere sotto di due e spero che gli arbitri non compensino a favore di Roma nel secondo tempo. Il numero 6 della Mens sana è un pagliaccio, prima che un grande giocatore, con questi atteggiamenti si fomentano risse e si mettono ancora più i difficoltà gli arbitri.
Per vincere una partita di finale al PalaEstra devi essere perfetto, Roma in gara-3 non lo è stata neanche un po', eppure a 3'30" dalla fine era a più sette, segno che questa squadra ha attributi enormi, ma anche che Siena una partita così brutta (dovuta anche ai problemi di falli di Moss) non la ripeterà più. Doveroso dunque ripartire dagli errori commessi e limarli, altrimenti il solo cuore non basterà. Le partite la Virtus le ha vinte sempre in difesa e se subisce 80 o più punti non le vince mai. Quella del numero 6 della Mens Sana rimane una vigliaccata, che è meglio per tutti in futuro si risparmi.
Alcune considerazioni in ordine sparso su gara-3: 1) Bobby Jones è il vero equilibratore del gioco di Roma, in questi play-offs è il migliore virtussino per continuità di rendimento, la sua assenza nei minuti finali si è sentita sui due lati del campo; 2) Non tirerei la croce addosso a Goss: è vero ieri (specie negli ultimi 4 minuti) non ha azzeccato una scelta, ma bisogna continuare ad avere fiducia in lui, prima o poi verrà il suo momento in questa serie; 3) La chiave: il rimbalzo offensivo di Ress sul suo errore e la successiva tripla (senza senso) di Brown, sul -7 a 3'30" dalla fine. Da lì l'inizio della fine, triple in serie, alcune contro ogni logica che entrano, bravi loro; 4) Brown è un fenomeno come giocatore, ma un vigliacco come uomo: tenta di aggredire Bailey su una palla contesa, poi dà una spallata da dietro a Lorant e si butta per terra guadagnandosi un antisportivo, queste cose non si fanno; 5) Non avevamo già vinto lo scudetto se andavamo sul 2-1, non lo abbiamo già perso sotto 1-2.
Questi pochi soggetti (o pseudo-tifosi come si è soliti definirli) tengono il basket italiano nel ghetto, giusta la nota della società. Godiamoci questa finale e incitiamo la nostra squadra, stop.
La disamina di Calvani non fa una grinza: Roma è una squadra che non può vincere se subisce 85 punti in una serata con percentuali solo discrete. E' ovvio che le percentuali di Siena siano drogate da demeriti difensivi di alcuni giocatori della Virtus (Datome su tutti), ma si spera che nel prosieguo della serie qualche tripla aperta la sbaglieranno. Del resto si conoscevano i punti di forza Siena, ma anche i suoi punti deboli che ieri sera non siamo riusciti ad evidenziare. Sapevamo anche che Siena era strafavorita, ruota 11 giocatori permettendosi di lasciare in tribuna Janning che a Roma sarebbe il sesto uomo della rotazione, tuttavia non ho visto un divario così abissale ieri sera tra le due formazioni. La chiave potrebbe essere quella di mettere Jones su Hackett, alternandolo a Bailey, variando cioè continuamente gli assetti durante il match.
Capitolo singoli: Roma ha avuto punti da tutti e 9 i suoi effettivi, ma Datome solo 7: soffre terribilmente Moss, e non riesce a difendere sul classico scarico in angolo per la tripla dell'americano. Goss meno brillante del solito, ma si riprenderà, Lawal dominante nonostante metà del match passata in panchina. Roma ha segnato un canestro in più dal campo rispetto a Siena, segno che ha prodotto e in campo c'è stata, la differenza l'hanno fatta le percentuali da 3 punti e i liberi di Hackett (giocatore alla Becirovic, capace cioè di far vedere benissimo ogni contatto agli arbitri). Moss Mvp.
Vedo troppa negatività, si sapeva che Siena era strafavorita, una squadra che fa turn-over e si permette di lasciare Janning in tribuna! Roma ha fatto i miracoli sino adesso, squadre con 10 volte il suo budget sono al mare da 2 settimane. Detto questo hai perso di 9, la partita è stata decisa da episodi, e da un giocatore, Moss che è il più sottovalutato dell'Europa intera. E' lui e non Brown, non Hackett la chiave di tutto. Sta in campo 39'(!), lotta, difende (Datome annullato), segna 20 punti ed è il vero erede di Stonerook. Inutile e deleterio ora piangersi addosso, pensiamo alla prossima, senza fare vittimismi perché gli arbitri non hanno inciso troppo sull'esito finale del match.
Siamo in finale! Tutti in piedi per questi ragazzi, gara-7 non mente mai, Roma ha strameritato di passare, 102 a 64 di valutazione, ma il capolavoro lo abbiamo fatto martedì sera: 99 squadre su 100 avrebbero mollato, questa no. Una menzione speciale a Marco Calvani, l'ho criticato più volte in stagione, ma in questa serie è stato perfetto, ha surclassato Trinchieri pur avendo un materiale a disposizione inferiore per quantità e qualità. Il fattore decisivo è stato Bobby Jones, un giocatore trasformato e valore aggiunto in questi play-offs, i ragazzi stasera correvano e saltavano come fossero a gara-1 e non alla 14° partita in meno di un mese. Adesso una storica finale, tutta da godere.
Calvani stasera si è preso delle responsabilità che hanno pagato: ha caricato a pallettoni la squadra, si è preso giustamente tecnico, e gestito benissimo la panchina corta. Per gara-7 sarà fondamentale ritrovare qualcosa anche da Lorant (sperduto e spaurito ultimamente) e Bailey, qualcuno dovrebbe dire al giamaicano che può anche prenderselo un tiro.
Questi ragazzi riescono sempre a sorprenderci, hanno fatto un'Impresa ! Goss decisivo con giocate disumane nell'ultimo quarto, ma il cuore ce lo hanno messo tutti, da Datome all'ultimo dei massaggiatori. Ora il sogno di gara-7 per la finale da giocare in casa, comunque vada sarà un successo.
Poco da dire e da fare, andrà in finale la squadra più forte, più esperta e più lunga. Se Roma mette i liberi stasera se la può anche giocare, ma la verità è che l'avresti persa comunque a gara-7. Datome non era un fenomeno prima e non è un brocco oggi, semplicemente è venuto a mancare per stanchezza e usura quando più contava e centra ben poco la difesa di Brooks in questo. Una stagione comunque straordinaria per la Virtus: semifinale di Coppa Italia, terzo posto in RS, semifinale scudetto. Ora serve una chiusura a testa alta a Cantù martedì ed evitare di prendere 20 punti.
Che dire, 2-2 e palla al centro, Roma è veramente cotta fisicamente e mentalmente, Datome uno straccio, encomiabile comunque l'impegno di tutti. Cantù ha 11 giocatori che ruotano, Roma 8 (tra cui un fratturato e uno che non sta in piedi, D'Ercole), Calvani ha perso completamente fiducia in Lorant e lo tiene fuori. La cosa incredibile è che il trascinatore dei brianzoli in questi play-offs è il 38 enne Mazzarino, lui non sembra risentire delle 11 partite in 20 giorni sin qui giocate.
Lawal un grande stasera. sapesse anche tirare i liberi (2/8) sarebbe un centro da buona squadra di Eurolega. Ora bisogna recuperare energie fisiche e mentali dopo una battaglia massacrante.
E' fatta! Virtus Roma tra le prime 4 in Italia dopo 5 anni. Un plauso a Reggio Emilia, ma gara-7 non mente mai, semifinale meritatissima. Ora Cantù con il vantaggio del fattore campo.
Alcune considerazioni: subire 62 punti in 20' in gara-6 dei playoffs è qualcosa di indecente, soprattutto considerando il quinto fallo prematuro di D.Taylor; l'asse play-pivot di Roma non è in grado di incidere in questa serie, JT è in condizioni oltremodo precarie ed è stato surclassato in gara-5 e gara-6 da Cinciarini, Lawal fa fatica a muoversi e Cervi se lo è mangiato vivo nell'ultimo quarto; Il giocatore con il miglior plus/minus per Roma è Bailey in questa serie, non è un caso la rimonta di Reggio sia arrivata con il giamaicano a lungo in panchina; Datome segna più di 20 punti di media, ma ha il fiatone e non difende; infine se Roma prende più di 75 punti perde le partite. In gara-7 sarà decisiva l'intensità difensiva, non si potrà permettere a Reggio di tirare col 65% da tre.
Che suicidio per la Virtus. Secondo tempo disastroso di Roma che è riuscita a passare da +16 al- 9 finale. Poco da dire: testa bassa e pedalare, ora gara-7 davanti al pubblico di casa che dovrà essere un fattore. Complimenti a Reggio, si è meritata la bella, ci ha sempre creduto fino all'ultimo secondo di tutte le partite, questa volta sfruttando le incredibili ingenuità e amnesie difensive di Roma. Un dato chiave che fa capire molte cose: Roma ha preso 29 tiri da 3 e solo 26 da 2, ha subito oltremodo a rimbalzo (21 a 28) ed è stata punita dall'irreale 13/22 da 3 dei padroni di casa. In gara-7 non conteranno schemi, tecnica e tattica, ma solo cuore, energia e crederci sino alla fine.
Partita vinta dalla Virtus, ed è tutto ciò che conta ai play-offs, serie sul 3-2 ed eventuale bella in casa assicurata. Note dolenti: vagonate di palle perse con J. Taylor negativo (-5 di valutazione), 14 rimbalzi offensivi concessi e l'incredibile immaturità nella gestione nel finale (in particolare la sciocchezza di Goss) che quasi ci costava il supplementare. Tutte queste mancanze, unite al carattere di Reggio, hanno tenuto la partita viva e aperta sino alla fine. In gara-6 bisognerà essere assai più precisi e cinici per sbancare il PalaBigi. Nota di merito per Bobby Jones, miglior partita dell'anno per continuità e leadership, e per D'Ercole che ha limitato D.Taylor e messo la tripla decisiva.
Una vittoria che sa di miracoloso: abbiamo vinto con Goss, Bailey e D'Ercole a 0 punti ! Abbiamo avuto canestri solo da 5 giocatori (più 2 punti di Czyz), abbiamo tirato 3/16 da 3 punti, perso 17 palloni eppure l'abbiamo portata a casa. Eroico JT, quanto ci è mancato (chiaro assieme a Lawal) in questa serie. Buon contributo anche di Jones, che non ha nessuna persa e ben 3 recuperate. Ora abbiamo ripreso in mano la serie, ma la partita più complicata sarà gara-5 perché un conto è impattare un altro superare. Se si vince venerdì mettiamo grande pressione su di loro per gara-6 in casa e ci assicuriamo la possibilità della bella a Roma. La differenza l'hanno fatta i liberi, RE ha sentito la pressione e ne ha sbagliati 9, ma la valutazione parla chiaro 84 a 49 per la Virtus, segno che abbiamo vinto con merito.
*** Commento moderato da Sportando ***
Ma è sicuro che ci saranno Taylor e Lawal mercoledì? Calvani su "Repubblica".it oggi ha dichiarato che difficilmente saranno pronti per la serie. Taylor ha ancora i tamponi al naso e non si è mai allenato dall'intervento, Lawal ha una distorsione importante che gli impedisce quasi di camminare, ora è evidente che prima o poi bisognerà rischiarli, ma in quali condizioni ? La loro assenza crea scompensi incredibili alla Virtus se pensiamo che D'Ercole ha "difeso" a lungo su D. Taylor, un mismatch di 15 cm buoni.
Ma le palle perse in realtà sono state il marchio di fabbrica di Roma (terza del campionato) già in tutta la Regular Season, certo poi se ti manca il play titolare è più facile che la statistica si impenni. Essere sotto di 20 prendendo 32 rimbalzi contro i 14 di Reggio senza il miglior rimbalzista del campionato mi fa pensare che non è l'energia che manca, ma il fosforo. E poi D'Ercole che non guarda nemmeno il canestro è sconfortante.
La cosa che fa arrabbiare è non poter giocare questa serie playoff (tra l'altro best of seven) con il tuo asse play-pivot titolare. Il paradosso è che su 30 partite di Regular season Lawal non ne aveva saltata nemmeno una e Taylor aveva marcato visita solo contro la Sutor Montegranaro. Ora è lampante che senza uno dei migliori play e passatori del campionato e senza il miglior rimbalzista e verticalista della serie A la Virtus sia dimezzata come potenziale. Un miracolo se si riesce a portare questa serie almeno a gara-6.
Mah, non sarei così d'accordo nel dire che Roma "ha recuperato lo svantaggio" o "ha rimesso le cose a posto". La Virtus ha giocato una grande gara-2 in emergenza, ma è sempre R.Emilia favorita in questa serie, e per 2 motivi: ha strappato una vittoria esterna di fondamentale importanza e dunque ha acquisito il vantaggio di poter chiudere la serie a gara-6 in casa, e poi è più lunga, e non solo per gli infortuni di Taylor e Lawal. Quando si gioca ogni 2 giorni poter ruotare 1-2 giocatori in più è un grosso vantaggio e non sempre grinta e carattere (di cui Roma abbonda) basteranno a sovvertire le difficoltà di roster. Ora Calvani ha detto che al 99% JT e Lawal non ci saranno lunedì e sono a forte rischio anche per gara-4. Se vincere in casa senza di loro gara-2 è stata un'impresa, per sbancare il PalaBigi almeno una volta ci vorrà un mezzo miracolo. In ogni caso essersi assicurati gara-5 in casa è comunque fondamentale per come eravamo messi dopo gara-1.
Allora, Roma sotto 0-1 nella serie dei quarti play-offs dopo la peggior partita casalinga dell'anno. Per di più, a detta di Calvani, con Taylor (setto nasale rotto, grazie a Cinciarini) e Lawal (caviglia) infortunati e a rischio per l'imminente gara-2. Proviamo a vedere il lato positivo, però: a 5 minuti dalla fine eri tornato 53-53, con l'inerzia tutta dalla tua parte, pur giocando malissimo quando il buon D'Ercole pensa bene di prendersi un tecnico deleterio e aprire la rottura prolungata (parziale di 0-12) e tanti saluti. Lasciando da parte i singoli (Goss, Jones e Czyz su tutti) la squadra ha dimostrato di avere il potenziale per giocarsela questa serie, e questo fa ben sperare per il prosieguo. Calvani dice che il terrificante primo quarto (solo 5 punti segnati in casa, se non è record poco si manca) ha condizionato l'intero match, in realtà non è affatto così perché lo svantaggio non ha mai superato i 12 punti nel primo tempo e poi è stato azzerato senza fare cose trascendentali da parte di Roma. Questo dimostra che perdendo meno palloni e tirando con percentuali decenti la partita si poteva/doveva vincere. E' chiaro che gara-2 diventa una partita da dentro o fuori per Roma, quanto meno per assicurarsi gara-5 in casa. Ultima cosa: sui 5' concessi a Jones in campo, Calvani mi è sembrato eccessivamente punitivo, anche per via delle rotazioni già molto ridotte.
Una manna dal cielo questi due punti in classifica dopo una partita bruttina in cui Roma ha giocato per 30' in maniera contratta. Nell'ultimo quarto la svolta è arrivata grazie al contributo di D'Ercole e Lorant, decisivi per alzare l'intensità difensiva e autori di canestri importanti. In ogni caso la modesta Brindisi ha mostrato le magagne della Virtus attualmente, già palesate nelle ultime tre sconfitte consecutive: approccio soft, giocatori sfiduciati (vedi Czyz), scarsa intensità difensiva (Datome su tutti). La cosa più preoccupante è che siamo andati ancora una volta sotto a rimbalzo, è la terza partita di fila in cui ciò avviene e denota un calo fisico evidente. La differenza l'hanno fatta le palle perse, ben 23 (!), di Brindisi che nell'ultimo quarto si è buttata via. Di buono c'è la reazione e la voglia di lottare palesata nell'ultimo quarto, ma è necessario ora più che mai inserire almeno un rinforzo in vista dei play-offs. Terzo posto più vicino, ma un quarto di finale in ogni caso molto difficile in cui il fattore campo in una serie best of seven si annacquerebbe parecchio. Per arrivarci bene servirebbero due vittorie nelle prossime partite contro squadre senza nulla da dire, ma che comunque giustamente non regaleranno nulla.
Il principale problema di Roma ieri è stato l'atteggiamento, e quindi prima di tutto è l'aspetto mentale su cui bisogna lavorare questa settimana. Poi, certo c'è un inevitabile calo fisico di qualche giocatore, ieri Sassari correva in contropiede e in transizione avranno messo 7-8 triple aperte perché i nostri passeggiavano per il campo. E qui entra in campo la società: è evidente che bisogna prendere 1-2 giocatori per allungare le rotazioni e arrivare con un minimo di freschezza ai play-offs. Il problema è la classifica attualmente, qui si rischia di finire addirittura settimi, come dissi dopo Varese, se non si vincono almeno 2 delle 3 prossime partite. E queste partite vanno giocate, anche contro squadre demotivate o retrocesse. Ultima cosa: è ora che Datome faccia almeno finta di difendere, ieri Vanuzzo e Sacchetti sembravano 2 fenomeni, ha chiuso con - 23 di plus/minus, forse le voci Nba lo stanno destabilizzando.
Bè, le premesse erano chiare: da una parte una squadra, già di per sè più forte, che aggiunge Gordon e prende Becirovic per i play-offs, dall'altra la Virtus, cortissima da mesi, che taglia Aden dopo la misteriosa gestione di Dagunduro e non si decide a fare mercato. Il risultato non poteva che essere quello odierno. Già dopo la partita di Varese dissi, e fui tacciato di disfattismo, che Roma avrebbe rischiato di uscire dalla prime quattro al termine della RS, e che tutte le partite rimanenti sarebbero state difficili, o perlomeno insidiose. Ora parlare di crisi profonda, come nell'articolo mi sembra esagerato, in fondo hai perso contro le prime due del campionato fuori casa e dopo un supplementare contro Avellino, ma non c'è dubbio che le tre partite rimanenti diventino assai delicate. Per quel che riguarda la partita odierna, complimenti a Sassari, ma troppo molle Roma per essere vera, distrutta financo a rimbalzo dove era la prima in Italia. Quando concedi 105 punti vuol dire che non hai preparato bene la partita (vero Calvani ?) e ti sono mancate concentrazione e intensità. Capitolo singoli, qualcuno si stupisce dei limiti di Lawal? Ma se avesse anche tecnica oltre ad atletismo e fisicità non ce lo saremmo trovati a Roma quest'anno. Sono invece sorpreso negativamente da Datome, oggi (e non solo) ha mostrato limiti di leadership e personalità. Poi ok, fa 17 punti, ma se non difendi e lasci che Vanuzzo ti uccida con l'unica cosa che sai non dovresti concedergli (libertà sul perimetro) e non fai mai tagliafuori, non serve a niente. Ora bisogna rimettere insieme i cocci e cercare di vincere almeno due delle rimanenti tre partite per salvare il fattore campo ai quarti, in attesa di qualche segnale di vita della società sul mercato. Questa squadra, per quanto ha fatto quest'anno sino ad ora, merita un'ulteriore sforzo economico, servono 2 giocatori per pensare di essere competitivi ai play-offs.
*** Commento moderato da Sportando ***
Appunto, la matematica non è un'opinione: mancano 5 partite, 10 punti in palio, se Roma dovesse perderne 4 o 5 potrebbe essere scavalcata anche da Reggio Emilia in caso di filotto. E' chiaro, è un'ipotesi improbabile, forse impossibile, in ogni caso le partite vanno giocate e la vittoria per una squadra come Roma non sono mai scontate. Stiamo facendo le nozze con i fichi secchi non bisogna mai dimenticarselo, Varese e le 3 squadre di Eurolega ruotano stabilmente 10 giocatori (come anche in parte Reggio Emilia e Venezia), mentre la Virtus ha minutaggi altissimi per i suoi 4 big, più altri 3 giocatori di contorno che, di volta in volta emergono. Aden al momento è un pesce fuor d'acqua, D'Ercole a questo livello (playoff) non è ancora pronto. Dovessimo partire col fattore campo a favore nei play-off sarebbe comunque una grandissima impresa, ma non partiremmo favoriti contro nessuno, neanche contro Reggio Emilia. Ora testa bassa e lavorare , la partita più importante è sempre la prossima.
Una scoppola così può fare anche bene, serve a restare con i piedi per terra e a lavorare duro in palestra durante questa settimana per preparare il match contro Avellino. Complimenti a Varese, un suo grande pregio è quello di far giocare male gli avversari diretti, così come era successo nella semifinale di Coppa Italia, a questo punto primo posto (quasi) assicurato per i Lombardi, mentre Roma può ancora finire seconda come settima.
Va bene tutto, ma da Calvani mi sarei aspettato anche un po' di sana autocritica. LA scelta di non rimpiazzare Dagunduro l'ha avallata lui, e giocare per 3 mesi senza un esterno, con altri infortuni e acciacchi vari di Taylor, Goss e D'Ercole, è puro masochismo. Ora arriva Aden, e va bene, ma dico non si poteva prendere due settimane fa, prima della Final Eight? E' chiaro che se ruoti 6 giocatori e mezzo e vai sotto di 13 con quell'inizio disastroso non puoi pensare di vincere contro una corazata come Milano che si permette di lasciare in panchina 40' uno come Basile (più Giachetti). Poi lo scaricabarile sui giocatori è un po' stucchevole, te la prendi con Taylor, ma non con un pessimo D'Ercole? Il toscano sta attraversando un'involuzione paurosa, non penetra, palleggia in continuazione, non tira mai e quando lo fa non prende neanche il ferro...è chiaro non era il suo ruolo iniziale quello di stare in campo 30' e più a partita, ma ad inizio stagione era sfrontato, ora è molle e spaurito. L'ostracismo nei confronti di Lorant, poi, è incomprensibile, tanto più che non avevi praticamente alternative ieri nel suo ruolo. Quanto a Jones, si sbatte, ma ha un quoziente cestistico veramente basso, e ha volte lascia stupefatti la sua naturalezza nel combinare guai. Ora due partite fondamentali per la classifica, a Caserta e contro Cremona, servono due vittorie perché da dietro arrivano su forte, sperando di poter contare su Datome e Aden.
Con merito, certo, la vittoria di Milano, ma non poteva essere altrimenti; da una parte una squadra senza il suo leader con 6 giocatori e mezzo che ruotano da ormai 2 mesi a questa parte, dall'altra una corazzata con 10 elementi (più Basile e Giachetti in panca) che gioca meglio in trasferta che non in casa. Nonostante queste premesse Roma era a -5 a 1'30" dalla fine, e con 1/14 da 3 (!). Poi ci ha pensato quel campione di Fotsis a chiuderla, ma con Datome in campo e un onesto cambio per gli esterni ho l'impressione che l'esito sarebbe stato completamente diverso. Cosa succede a D'Ercole? E' da un mese che è nullo per non dire nocivo, non passa, non penetra, non difende e ultimamente neanche tira, così non serve a niente.
Tutto vero quanto detto da Calvani, ma il problema è che si è entrati in una spirale di infortuni dalla quale sarà difficile uscire senza rinforzi. Mi spiego, in un roster già corto a inizio stagione (9 uomini) perdi per tre mesi (minimo) Dagunduro e non lo sostituisci, costringendo gli altri tre esterni rimasti a minutaggi impossibili da mantenere per tante partite; dopo 5 partite fai esordire un teenager juniores, Tambone che si trova catapultato in una realtà molto diversa con compiti gravosi. Poi perdi Taylor per affaticamento e ti devi sorbire un supplementare contro la Sutor chiedendo gli straordinari (41' a testa in campo) a Goss e D'Ercole, che puntualmente si infortuna. La partita dopo rientra Taylor acciaccato , ma Goss deve di nuovo stare in campo 40' e così via. Il rischio è non avere mai la squadra al completo e che il logorio e l'usura portino a sempre nuovi infortuni. Poi c'è lo scadimento fisico anche nel settore lunghi con Czyz fantasma e Lawal in umana discesa, nonostante questo si è quinti in classifica perché questa squadra ha grandi mezzi e grande cuore. Un miracolo.
Prendiamoci i due punti e lodiamo il carattere ancora una volta dimostrato da questa squadra, ma alla lunga questa partite si finirà per perderle come rischiato stasera. Goss annebbiato e usurato dai 39' di utilizzo fa uno 0/2 sanguinoso che poteva costare caro, Bobby Jones fa una cosa giusta e due sbagliate, Lorant cicca completamente la partita, Czyz ancora a corrente alternata, ma nonostante tutto si continua a vincere. Questo è la dimostrazione delle potenzialità di questa squadra, con due assenze importanti sugli esterni e lo scadimento nel rendimento di alcuni (sin qui) trascinatori. Pesaro è una squadra con delle buone individualità (Barbour su tutti) e sono convinto che nel girone di ritorno daranno del filo da torcere a chiunque, nel finale avrebbero potuto portarla a casa con meno ingenuità. Messo un po' di fieno in cascina in vista del terribile trittico (con in mezzo le Final Eight) dove bisognerà per forza di cose recuperare D'Ercole e sperare in un miglioramento generale delle condizioni fisiche di alcuni giocatori-chiave.
Allora, domani partita delicata in casa contro l'ultima in classifica, rischio di una Biella-bis, con la differenza che allora le rotazioni potevano contare su un D'Ercole in più. Era prevedibile che prima o poi qualche giocatore si infortunasse o avesse qualche acciacco e puntualmente sta succedendo. Meno normale è l'immobilismo della società, va bene ci sono pochi soldi, ma non puoi giocare in 6 più Tambone perché alla lunga rischi di pagarlo. In più Taylor è reduce da un problema e domani bisognerà tirargli il collo col rischio di ricadute. Pesaro è più lunga e in fiducia, ci vorrà una partita di estremo sacrificio degli arruolati per portarla a casa. Se non succede, dopo si fa dura con due trasferte molto difficili e il quarto contro Cantù che precede il ritorno casalingo contro l'Olimpia. Speriamo che la classifica non si guasti, in un campionato equilibrato come quello di quest'anno si fa presto a scivolare fuori dalla zona play-off. Chiave del match sarà limitare le palle perse (siamo primi in questa spiacevole categoria e non concedere il contropiede ai marchigiani, pericolosi in campo aperto. Non sarà facile, bisognerà crederci sino all'ultimo secondo.
Allora, domani partita delicata in casa contro l'ultima in classifica, rischio di una Biella-bis, con la differenza che allora le rotazioni potevano contare su un D'Ercole in più. Era prevedibile che prima o poi qualche giocatore si infortunasse o avesse qualche acciacco e puntualmente sta succedendo. Meno normale è l'immobilismo della società, va bene ci sono pochi soldi, ma non puoi giocare in 6 più Tambone perché alla lunga rischi di pagarlo. In più Taylor è reduce da un problema e domani bisognerà tirargli il collo col rischio di ricadute. Pesaro è più lunga e in fiducia, ci vorrà una partita di estremo sacrificio degli arruolati per portarla a casa. Se non succede, dopo si fa dura con due trasferte molto difficili e il quarto contro Cantù che precede il ritorno casalingo contro l'Olimpia. Speriamo che la classifica non si guasti, in un campionato equilibrato come quello di quest'anno si fa presto a scivolare fuori dalla zona play-off. Chiave del match sarà limitare le palle perse (siamo primi in questa spiacevole categoria e non concedere il contropiede ai marchigiani, pericolosi in campo aperto. Non sarà facile, bisognerà crederci sino all'ultimo secondo.
I primi due quarti di finale (parte alta di tabellone) vedono favorite, a mio parere, Milano e Cantù. L'Olimpia gioca in casa, si è tolta un po' di pressione di dosso e ha trovato nuovi equilibri con gli aggiustamenti ancora in corso. Inoltre Varese è alle prese con infortuni di alcuni giocatori chiave e non è così lunga per supplire con la panchina. Su Cantù-Roma i brianzoli sono favoriti, hanno una squadra più lunga, una maggior esperienza e un grande amalgama. In più Roma è corta e alle prese con la stanchezza di alcuni suoi big, poi è chiaro che nella partita secca può succedere di tutto e l'energia di Roma come il suo cuore sono unici in questa Serie A. In ogni caso gli altri due accoppiamenti saranno, sulla carta, più morbidi per Siena e Sassari che incontreranno le due neopromosse da grandi favorite.
Dopo i doverosi complimenti per l'ennesima vittoria in trasferta (siamo 6-2 dopo l'andata, primi in Italia) e la nuova dimostrazione di attributi e cuore messa in campo da questi ragazzi, un po' di considerazioni tecniche. Ieri abbiamo vinto senza il playmaker titolare oltre a Dagunduro, a proposito una cosa non mi torna, se Taylor non era in grado di giocare perché portarlo in panchina ? Poi dopo il primo tempo molle è venuta fuori la classe dei nostri giocatori cardine, e su tutti menziono Goss, partita di grande sacrificio la sua dove ha dovuto fare le veci del play (9 assists!), ma non si può andare avanti con 2 esterni di ruolo (con D'Ercole in evidente debito di ossigeno da 3 gare a questa parte) più l'acerbo Tambone. Il rischio è un sovraccarico e una esposizione a nuovi infortuni, nella speranza che Taylor non sia grave. Sulle scelte e le parole di Calvani rimango un po' perplesso...come lodi la prova di Lorant e poi lo togli nel momento decisivo per mettere Gani quando sai che l'hack-a-Lawal è diventato ormai una costante ? L'Ungherese non è un buon tiratore ai liberi, è praticamente infallibile come dimostra il 26 su 26 con la sua nazionale quest'estate e il 12/13 in stagione. Capitolo Czyz, ieri abbiamo vinto senza di lui, Calvani ha scelto di privarsene, ruotando di fatto 6 giocatori più Tambone per 45'. L'involuzione del polacco nelle ultime giornate è assai preoccupante, necessario ritrovarlo già da Pesaro. Sulla sfida con Cantù di Coppa con antipasto tra due settimane al Pianella solo una parola, siamo sfavoriti in tutto, ma non siamo battuti in partenza.
Allora domani classica partita insidiosa, dove si rischia di scivolare su una buccia di banana se non approcciata con la giusta concentrazione. Però innanzitutto faccio i complimenti a questa squadra, centrare le Final Eight di Coppa con una giornata di anticipo e come quinti in classifica era un qualcosa di non preventivabile ad inizio stagione. Questo non vuol dire che adesso debba cominciare un rilassamento, nello sport chi si ferma è perduto, l'obiettivo dev'essere sempre quello di migliorare perché questa squadra di potenziale ne ha da vendere. Un dato secondo me impressionante: Roma è quinta in graduatoria a metà stagione pur essendo la prima squadra per palle perse (quasi 19 a gara!), non ha buone percentuali da due e tira male (a parte Gigi ovviamente) dalla lunetta. Tutto ciò deve farci rendere conto di quanto questa squadra può e deve migliorare e su questo punto mi aspetto molto da Calvani. Domani con Taylor a mezzo servizio è grigia, ci vorrà un extra sforzo supplementare, mi aspetto qualche minuto anche da Goss in regia. Le parole di Toti sul futuro della Virtus sono confortanti, speriamo siano seguite da fatti concreti.
Le parole di Calvani mi sembrano un'ammissione di responsabilità , e di questo gli va dato atto. Quando dice con una rotazione in più avremmo vinto ha probabilmente ragione, ma allora perché non si è preso un giocatore a gettone per la sua assenza ? Voglio bene a D'Ercole, ma se, come ieri, non gli entra il tiro da fuori è un giocatore mediocre, non penetra, non passa, fa errori sui cambi difensivi e non può marcare guardie da Eurolega. Goss ha sbagliato una partita, lui è un realizzatore e se non fa canestro si intestardisce in iniziative individuali senza rendersi utile in altri modi per la squadra, in più ieri uno spettro si aggirava sul PalaTiziano, il fantasma di Bobby Jones, che Calvani ha colpevolmente fatto partire in quintetto, che le vacanze negli States abbiano fatto male ? Per chiudere Czyz è un giocatore dall'energia e dalla volontà contagiosa, ma è troppo bestiale e sgraziato, bisogna affinarlo un po', mi ricorda il primo Helliwell...
Il problema principale di Roma, ed oggi lo si è visto chiaramente, è l'essere corta. Calvani ha girato (male) solo 8 giocatori, di cui solo 6 hanno segnato almeno un punto, con i tre giocatori in doppia cifra responsabili di 72 punti su 81. Sassari ha avuto 10 giocatori a segno, ed ha potuto avere le sue stelle più fresche nel finale, la vera differenza al tiro si è vista nell'ultimo quarto. Calvani è responsabile di alcune scelte sbagliate come Jones in quintetto titolare, o il togliere Lorant che era stato preziosissimo nelle due rimonte per mettere Czyz. E poi, come detto, non puoi giocare metà quarto periodo senza Lawal e Datome contemporaneamente. In partite del genere per vincere devi rischiare di perdere, avrei rimesso il capitano in campo ad inizio ultimo quarto. Non tirerei la croce addosso a Goss, ci sta una partita sbagliata, si è preso della responsabilità che altri (vedi D'Ercole) oggi non si sono presi.
Solo nella scorsa giornata cremona ha perso con milano con un più 13 di valutazione totale, non ho voglia di controllare quante altre volte è successo. Ora dico la banalità delle banalità... lo sport va un pò oltre la mera statistica
Forse non la scorsa giornata e forse non contro Cremona, visto che Milano ha vinto contro la Vanoli con 78 a 42 di valutazione quest'anno...il basket non è solo statistica, tuttavia le cifre totali dicono che Roma pur dovendo sommare il -9 di valutazione totale di Jones e D'Ercole messi insieme ha prodotto globalmente più di Sassari, senza nulla togliere ai sardi che sono una fantastica realtà della nostra pallacanestro. Petizione per Travis Diener in nazionale, sarebbe l'uomo giusto per farci fare il definitivo salto di qualità al prossimo EuroBasket.
Commento equilibrato e imparziale, chapeau. Veramente fiscali i passi a Lawal in contropiede. Non avevano avvisato gli arbitri che era zona pedonale.
Ironia stucchevole, Sassari non ha certo vinto per quella chiamata arbitrale, ho scritto solo che è stata la svolta inerziale della partita! Commento basato sulle cifre e le statistiche, 84 a 73 di valutazione e sconfitta penso succeda 1 volta ogni 100 partite se va bene, in ogni caso, ribadisco, complimenti a Sassari, e anche a Roma ovviamente, una delle migliori partite dell'anno per emozioni e intensità.
Allora. prima di tutto un dato clamoroso, che sintetizza bene la bellezza e le bruttezza della pallacanestro: Roma perde una partita pur dominando Sassari in valutazione 84 a 73. Questo dato dice che la Virtus ha prodotto di più, ha giocato meglio a basket e che se c'era una squadra che meritava di vincere era Roma. Prefazione che finisce facendo i complimenti a Sassari, squadra sicuramente oggi non più forte di Roma, ma più brava, furba e fortunata. La chiave del match, Roma miglior squadra da 3 punti in stagione, tira oggi col 16%, Sassari mette 5 bombe nel decisivo ultimo quarto, che gira sull'assurda chiamata arbitrale che impedisce la fuga a canestro e schiacciata di un paranormale Lawal per dei passi fiscalissimi. Roma ha avuto 3 uomini in doppia cifra e soli 9 punti da altri 3 giocatori, niente di niente dai nefasti e nocivi D'Ercole e Jones, nonostante questo ha avuto la possibilità di battere la seconda forza del campionato, questa è la cosa più positiva e impressionante della partita odierna. Tirata di orecchie a Calvani, che gioca più di metà dell'ultimo quarto con un quintetto assurdo, lasciando fuori incomprensibilmente anche Lawal oltre che Datome (per paura di un quinto fallo che non arriverà mai) e insiste con il body language irritante di Jones, invece che lasciare in campo Lorant (+ 11 plus/minus). Capitolo Lawal, non ho mai visto una prestazione del genere in Italia negli ultimi 10 anni, questo si è mangiato vivo Easley oltre che Dunston, il problema è che le difese avversarie porteranno avanti l'hack-a-Lawal se gli arbitri non tuteleranno Roma.
Bravo Olek, meritavi di vincere! Qualcuno sa come e' finita l'amichevole di ieri contro MTG?
Allora, dovrebbe aver vinto Roma 77-73 la amichevole di ieri sera a Montegranaro, notizia ufficiosa, non ufficiale. Quello che contava però, al di là del risultato era scrollarsi di dosso la ruggine di una settimana di pausa, ora sotto con gli allenamenti in vista di domenica, servirà un'altra grande prestazione al cospetto della seconda forza del campionato italiano.
Ora va bene che Raspino è italiano e di Biella, ma come si fa prima a mandarlo in finale al posto di James e poi addirittura a regalargli il dunk contest ? Il vero vincitore è Olek Czyz, the Beast ! Myers un grande senza tempo, ma ho l'impressione che Gigi dopo aver battuto nella sfida in famiglia D'Ercole fosse troppo sicuro e deconcentrato nella finale. Buona impressione nel match di Cervi e non mi è dispiaciuto neanche Moraschini.
Non è esattamente il massimo avere una settimana vuota (senza allenamenti) prima di quella che introduce alla sfida casalinga contro Sassari. Non sono un tifoso dei viaggi oltreoceano, né di quelli a Budapest, speriamo non ci siano problemi con i voli al ritorno...i 4 ragazzi impegnati all'ASG di Biella sono motivo di orgoglio per la squadra, però bisogna che da lunedì si ricalino immediatamente nell'atmosfera di campionato. Per quel che riguarda il calendario delle ultime 4 giornate bisognerà stare attenti soprattutto alle 2 trasferte a Brindisi e Montegranaro. Con 2 vittorie sei alle Final Eight, con 1 rischi e devi guardare gli scontri diretti. Ultima cosa, con Dagunduro fuori se uno dei nostri esterni si sloga una caviglia (tocchiamo ferro) siamo in piena emergenza, è per questo che magari si poteva intervenire con un giocatore a gettone.
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