Le sue info
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Ma perché............
Ma davvero, secondo me buon lungo dalla panchina per una squadra da media Eurolega. È un 91, neanche fosse vecchio e dovesse andare a svernare. Ho visto qualche partita sia a Malaga che a Bamberg e non mi era per nulla dispiaciuto
Per quanto sia un torneo di inizio stagione, con squadre in cui se va bene i giocatori si sono presentati e con il peso della preparazione nelle gambe, secondo me qualche spunto interessante sull'Olimpia 2018/19 si è visto.
1) centri più coinvolti: qualche pallone ricevuto per giocare un 1vs1 spalle a canestro (mai visto l'anno scorso) e maggiore coinvolgimento sul pick'n'roll. Se Milano riesce ad armare in questo modo i suoi centri, gestirla sul perimetro con quei tiratori diventa dannatamente complesso.
2) Mike James: può concludere al ferro, servire il lungo rollante con passaggi non banali,far correre la squadra ma soprattutto non palleggia venti secondi sul posto. Upgrade clamoroso. E non viene battuto sul primo passo
3) in generale, manovra più fluida, più giocatori coinvolti e palla che si muove già di più rispetto all'anno scorso
Immagino che i giocatori siano seguiti non per quanto possono dare ancora in campo (poco o nulla), ma per quanto possono dare in spogliatoio. Da quello che si dice, sia KAT che Wiggins sono abbastanza sfaticati e con zero mentalità. Prendere due veterani che Thibo ha allenato e che conosce per prendere a randellate in allenamento i due di cui sopra quando cazzo*eggiano non è così stupida come idea.
ma tu credi che in nazionale non continuino la preparazione?
Hai una settimana per preparare due partite con gente che nel migliore dei casi si conosce, figuriamoci giocare insieme. Mi risulta difficile immaginare che quel tempo venga dedicato a massacranti sedute di preparazione atletica volte alla preparazione di una stagione da 70 partite
Tutti dovrebbero rinunciare a qualcosa non solo ci ha. Ma non succederà. Le competizioni sono sempre più lunghe e anche il.periodo estivo sta per essere riempito dalle summer league. La fiba fa la voce grossa senza aver la voce e difendendo solo il ...
Di recente ho fatto un discorso lunghissimo con un utente sul fatto che, a mio parere, a differenza che in altri sport (vedi calcio, rugby, pallavolo), il basket sia un movimento trainato da una lega privata, e non dalle nazionali e quanto sia inutile cercare di ribaltare questo dato di fatto (basta vedere gli ascolti per le Finals NBA e quelli per un mondiale di basket). La NBA presenta gli atleti migliori del mondo, ha un seguito mondiale e sta facendo conoscere e diffondere lo sport in paesi in cui prima non era seguito o praticato, tutto grazie a un apparato pubblicitario e di marketing da cui chiunque avrebbe solo da imparare. L'unico modo per ridare lustro alle competizioni delle nazionali, è assicurarsi che i migliori atleti siano presenti e questo segnatamente implica che sia necessario adeguarsi ai ritmi e ai calendari NBA, dato che il contrario non sarà mai possibile. Piazzando queste oscene finestre, FIBA sta riuscendo nell'intento di abbassare ulteriormente il livello delle competizioni nazionali. Qualcuno ha il coraggio, per esempio, di dire che quella accozzaglia di comprimari che ha perso contro l'Olanda era la nazionale croata? La NBA non sta aumentando le partite, sono 82 da non so quanti anni. Le partite garantite di Eurocup sono meno di quelle della Champions (organizzata da FIBA). Solo Eurolega ha in mente di aumentare di 4 partite l'anno. Se le nazionali tornassero ad occupare quei mesi estivi tra luglio e i primi di agosto, il livello delle competizioni sarebbe migliore.
.... ma Sacchetti non è allenatore pure di club? La sua squadra allora perché accetta questa “ bivalenza?
Bisognerebbe chiederlo alla dirigenza che lo ha assunto e gli ha concesso di poter allenare contemporaneamente anche la nazionale italiana, io non avrei mai accettato che il mio capo allenatore avesse un doppio impegno. Mi riesce difficile immaginare che un presidente sia contento che il proprio allenatore salti la preparazione. C'è da dire che Cremona, rispetto ad una squadra di Eurolega o che faccia una qualsiasi coppa, è avvantaggiata, avendo il solo impegno del campionato, nonché un roster nettamente più corto e privo di nazionali. Sacchetti, rispetto a Pianigiani per esempio, avrà a disposizione l'intera settimana per preparare il gruppo e le singole partite, e forse per questo la società gli ha concesso il doppio impegno. Inoltre, come molti hanno fatto notare, il raduno di Cremona è vicino alla nazionale e questo permette comunque a Sacchetti di giostrare, lasciando magari agli assistenti la preparazione, visionando il resto.
Solo chi non ha mai giocato a basket (non servono livelli alti, bastano anche le minors) non ha idea di quanto sia fondamentale il periodo tra fine agosto e settembre per una squadra. La preparazione fisica, specie in seguito all'aumento esponenziale delle partite durante l'anno (penso in particolare alle squadre di Eurolega) deve essere studiata e svolta con metodo scientifico, per limitare il più possibile infortuni da affaticamento. Inoltre è il periodo in cui un allenatore può lavorare sul gioco da dare alla propria squadra: i tempi sono risicatissimi e dare una prima identità di gioco ad un gruppo magari con molte facce nuove è cruciale. Non prevedere una reazione del genere da parte dei club, vuol dire non avere la benché minima idea delle loro esigenze, nonché, probabilmente, di come funzioni questo sport in generale. È preoccupante però che questa idea sia venuta dalla FIBA, l'organizzazione che dovrebbe rappresentare il basket nel mondo.
Motiejunas?
Ormai gioca per squadre in ricostruzione. ha una buona mobilità, salticchia, lui stesso ha dichiarato che saltare non è un problema quanto atterrare che è doloroso per le ginocchia. Lo ammiro, ha giocato da protagonista per anni, è stato una st ...
Hai ragione su tutta la linea, ma il mio messaggio prescindeva da ogni valutazione tecnica: Carter è stato quel giocatore che ha lasciato a bocca aperta un bambino di dieci anni e lo ha fatto innamorare di questo sport meraviglioso. Ai tempi su Google si potevano trovare Delle foto con la sequenza delle sue schiacciate più famose e ne rimasi letteralmente ipnotizzato: non avevo mai visto un uomo volare prima di allora.
Dicono che sei finito da anni. Dicono che avresti dovuto ritirarti anni fa. Dicono che forse non sei mai stato un fenomeno, ma solo un ottimo giocatore. Dicono che alla fine di te ci si ricorda solo del periodo a Toronto e che, a ben guardare, ci sei rimasto solo i primi sei anni della tua carriera.
Dicano quello che più gli aggrada. Io so solo che, alla tua prima schiacciata in maglia Hawks mi mi emozionerò come una ragazzina. E sarà, di nuovo, per un istante, il 2000
non esserne sicuro, ogni giorno che passa prova che la NBA con l'Europa ci si pulisce il .... Hanno interessi e modi di pensare molto diversi dai nostri. Sportivamente poi i coach europei, per quanto titolati, non sono molto considerati, lo avrai not ...
Hai certamente ragione, io però mi intendevo riferire, spiegandomi male, al contenuto di quanto detto dal coach, non alla sua autorità: LaMelo avrebbe anche potenziale, ma a quanto pare oltre ad essere una discreta testa di membro maschile, è anche pigro e svogliato. Ora, se sommiamo quel padre a questo cervello e presunzione e ci mettiamo anche che in NCAA non ci metterà piede (e a quello si che gli americani prestano enorme attenzione) perché giocherà nella lega del padre allenato dal padre contro degli scappati di casa, la vedo grigia per la sua carriera professionale. Per migliorare avrebbe bisogno di tornare ad essere uno dei tanti a disposizione di un coach che lo panchini alla prima min*hiata o mancata difesa...
Che poi Tarcisio e Gudaitis sono due giocatori abbastanza inclini allo spendere falli, quindi un terzo lungo fa comodo (ed è quello che hanno tutte le big sostanzialmente).
Poco ma sicuro. Io, compatibilmente con la volontà del giocatore, avrei tenuto Cusin: esperienza, buono per il campionato italiano, pronto a dare qualche legnata pure in Eurolega. Andato via lui, avrei scommesso su qualche giovane slavo o baltico che potesse venire buono per il futuro (vista assenza giovani italiani).
Come rovinare un prospetto five stars della high school. Penso che anche l'ultimo dei tre possa dire addio ad una carriera da pro, dopo queste parole. Fosse andato a UCLA, magari qualche chance l'avrebbe avuta, ma tra la Lituania e le leghe del padre, questo lo hanno bruciato.
Su LaVarr genio del marketing, non so quanto faccia bene poi alla sua immagine il fatto che sia i partecipanti ai tornei europei sia quelli del torneo americano giovanile si lamentano per mancati pagamenti. Sinistri sospetti sul fatto che i soldi del buon LaVarr siano invece dell'unico figlio buono davvero.
Ok, ma perché organizzare la pagliacciata dello show a puntate su ESPN se avevi già deciso?
Perché il suo agente avrà ragionevolmente pensato che sarebbe stato più intelligente fargli guadagnare altri milioni di dollari con quella pagliacciata, visto lo sforzo quasi nullo che avrebbe comportato, piuttosto che non cogliere l'opportunità (presumo poi che parte dei guadagni degli agenti siano provvigioni su quanto fatto ottenere al proprio assistito).
Se era una domanda retorica, chiedo scusa per averti fatto perdere tempo con la mia risposta,
Si, ma il discorso non lo devi fare sui Brasiliani che tifano il Brasile al mondiale, ma per farti un esempio sugli Italiani che all'ultimo mondiale hanno seguito il Brasile, e l'hanno seguito perché è pieno di campioni, ed è lo stesso motivo per ...
Hai ragione, bisognerebbe anche qui capire in quanti lo fanno e quanto ciò influisca sulla scelta degli sponsor
Ovvio che ci voglia del tempo, ma semplicemente penserei solamente ad un modo per rendere le nazionali più apetibili rispetto ad ora. Del tipo che almeno i giocatori che stanno in europa le vedano come un obbligo morale ed anche economico. E qu ...
Perché forse gli Stati Uniti hanno un bacino di giocatori a cui attingere, un sistema di formazione fin da ragazzini e una concezione dello sport che sarà sempre irraggiungibile per gli altri paesi? Nelle nostre zone, per esempio, ogni tanto fanno giocare a settembre delle squadre NCAA contro rappresentative locali di C o B. Si presentano squadre con 17enni che hanno più preparatori e assistenti delle nostre squadre di serie A, con dei talenti coltivati secondo dopo secondo che noi non possiamo nemmeno immaginarci.
L'unico modo per rendere interessante le competizioni nazionali è quello di portare quei giocatori extra USA abituati a giocare al loro livello NBA a indossare le maglie delle rispettive nazionali. La creazione di un "campionato delle nazionali B" di sicuro non ti farà recuperare il gap con gli Stati Uniti o sposterà l'attenzione sulle nazionali. Non è che facendo giocare una Serbia con Nedovic Micov Kalinic contro Stati Uniti con Hines, Mike James, Singleton (per quanto meglio di quello che si vede ora) sposti l'attenzione sulle nazionali o aumenti l'interesse. Lo aumenterai magari il giorno in cui un quintetto Teodosic Bogdanovic Bjelica Jokic Marianovic batterà Irving Curry James Durant Davis o chi per loro
premettendo che i tuoi messaggi sono tutti esageratamente puntuali, da spedire a baumann (con disegnini e spiegazioni ovviamente), giusto un appunto: la MLS attualmente fa più spettatori della nostra serie A di calcio... (e se uno va a vedere i prez ...
Ti ringrazio, ma immagino che ci siano molte persone che dicono quello che dico io in maniera infinitamente migliore :).
Sui numeri dei biglietti venduti, diciamo però che negli Stati Uniti, oltre ad avere strutture immagino maggiori (non conosco per niente la capienza degli stadi della MLS), immagino che vengano riempiti anche per tutto quello che ruota intorno alla partita, che, a volte, per gli americani è più importante della competizione stessa (indimenticabili le prime file a Miami vuote nei playoff perché gli spettatori erano in chissà quale ristorante o galleria dei palazzetti). Per valutare il seguito effettivo della competizione, bisognerebbe guardare ai ricavi da diritti televisivi e quelle tipologie di utenze.
Non è proprio così, gli sponsor investono sulle nazionali perché ci sono i grandi giocatori, e la Fifa-Uefa offrono un ottimo prodotto in cui investire, la stessa Uefa quando si è accorta che le amichevoli delle nazionali stavano diventando una f ...
Non sono d'accordo. Per me il mondiale di calcio viene seguito indipendentemente dal numero di stelle presenti, perché a essere seguita è la singola nazionale. Da italiani, abbiamo visto mondiali con squadre oggettivamente oscene perché "giocava la nazionale" e lo stesso fanno in Sudamerica. Te li vedi i brasiliani a non tifare per la propria nazionale? Ammettiamo poi che magari qualche paese abbia meno persone interessate a seguire per lo scarso livello della propria squadra, il calo di spettatori sul totale sarebbe minore, vista la presenza di squadre di tanti piccoli paesi.
Guarda si possono trovare mille soluzioni, la realtà dei fatti l'hai riassunta in una frase. Se pago jokic 30milioni, non rischio che vada in nazionale. Nel calcio invece, per quanto dia fastidio a Varesino1990, il ronaldo di turno va in nazio ...
Hai scritto tutto tu: gli sponsor investono nelle nazionali perché sono le più seguite. Ma nel basket, come penso siano tutti d'accordo, non è così. Tu stai proponendo una rivoluzione copernicana: spostare artificialmente dalla NBA alle nazionali il punto di riferimento del movimento basket, cosa che francamente è impossibile.
Se volessimo spingerci oltre, dovremmo analizzare anche la composizione di chi segue maggiormente i due sport: il calcio non ha un grosso seguito negli Stati Uniti, mentre ha un enorme seguito in tanti piccoli stati diversi, con campionati nazionali che non attireranno mai tanti ascolti quanto le nazionali. Per fare un esempio: quanti seguono il campionato messicano, cileno, argentino o brasiliano fuori dai rispettivi paesi? Molto pochi. Però quando le rispettive nazionali giocano le competizioni mondiali, tutto il Sudamerica si sintonizza su quella competizione, con ascolti record e di conseguenza con grossi investimenti per gli spot. Se chiedi ad un ragazzino calciatore quale sia il suo sogno, è più facile che ti risponda la nazionale, salvo che sia legato tantissimo ad un club specifico.
Per quanto riguarda il basket, il discorso è opposto: il seguito maggiore lo si ha per la NBA, anche perché hai tutto il bacino di utenza USA che lo segue e a livello mondiale hai un seguito pazzesco grazie anche alle politiche di marketing e strategie della lega. Di contro, quando si guardano le nazionali, gli americani, primo bacino, "snobbano" le competizioni, per manifesta superiorità della propria nazionale, anche quando a giocarci non ci sono le prime e le seconde linee. Quanti ragazzini delle giovanili ti diranno che il loro sogno è vestire i colori della nazionali rispetto a quelli che ti risponderanno "giocare in NBA"?
Basta entrare in qualsiasi palestra nella quale si sta allenando una squadra giovanile e vedere che canotte indossano i ragazzini: James, Westbrook, Curry, Durant, Harden, Kobe, qualcuno addirittura quelle vintage di Chamberlain e Stockton. Trovate u ...
Una volta ho visto un ragazzino delle giovanili che si allenava prima di noi con la maglia di Cantù di Aradori. Mi sarei sorpreso di meno se ci fosse stato Aradori in carne ed ossa ad allenarsi con loro.
Si ma è impossibile mettere gli NBA incondizione, perchè alle qualificazioni e alcune volte pure nelle fasi finali, sono assenti. Io ovviamente non parlo delle nazionali trattate nel modo indegno di oggi, tra finestre non concordate e wildcard ...
L'unico modo per mettere un NBA in condizione di giocare è quello di mettergli la competizione con la nazionale quando non ha impegni coi club. "Mettere in condizione di venire" non significa, però, che verrà sicuramente, visto che la scelta finale ricade sul giocatore stesso e, ultimamente, sempre più sul club.
Come proposta, per esempio, designerei luglio e massimo la prima settimana di agosto come periodo nazionali, in modo che i giocatori possano staccare dopo la fine dei rispettivi campionati (qualunque essi siano), potersi preparare con la nazionale e avere un periodo di riposo prima che ricomincino le stagioni coi rispettivi club.
Si potrebbe poi negoziare con i commissioner NBA anche un meccanismo per evitare clausole che impediscano ai giocatori di raggiungere le rispettive nazionali, delegando solo a loro la scelta. In tal modo eviteremmo i teatrini che stiamo vedendo di recente con tutti i "sto discutendo, farò di tutto, vorrei ma il club non mi lascia...". Certo, non è una cosa facile da far digerire alle franchigie NBA: pago 30 milioni il Jokic di turno con il rischio che il Tessitori di turno gli faccia saltare il crociato. Per controbilanciare bisognerebbe dare la possibilità alle squadre almeno di decidere sui contratti in caso di infortunio con le nazionali, anche se penso che il problema possa essere più quello di stanchezza o eventuali infortuni da affaticamento durante la stagione regolare. Non è semplice, poco ma sicuro
EHI! Giù le mani da Aleska;) P.S. Condivido anche le virgole
Ahahah nel commento successivo, prima che mi scrivessi, mi ero premunito di chiedere scusa a lui e ai tifosi di Varese
Quello che io non capisco è perchè bisogna giudicare tutto come bianco e nero. A me pare evidente che in america per cultura, economia, organizzazione il modello NBA, NHL, MLB, NFL sia ottimo. Perchè questo? perchè hanno tutto un apparato un ...
Io ho citato quelle leghe non col fine di copiarne il modello, visto che in Europa non è possibile creare da zero un sistema collegiale come quello NCAA, ma si è legati a club privati, ma per rimarcare un dato di fatto: è la NBA a fornire il più grande spot per questo sport ed è sicuramente la competizione più seguita. La conseguenza è che tu, FIBA, se vuoi rendere le competizioni più interessanti, devi mettere i giocatori NBA nella condizione di poter essere presenti e quindi organizzare le tue competizioni nelle pause NBA. Questo perché la FIBA non ha alcun potere di far cambiare i calendari NBA.
Non sono poi d'accordo sul ruolo che assegni alle nazionali e a quanto prescindano dal valore dei giocatori: immaginiamo un croato che si avvicini per la prima volta al basket attraverso la nazionale e si veda quell'insulto che sono state le finestre di qualificazione. Tornerebbe volentieri a vedere una partita? Dubito. La qualità di una partita delle nazionali, visto lo scarso tempo che si ha a disposizione per preparare tatticamente le partite, dipende moltissimo dalla qualità dei giocatori che ne fanno parte e questo si nota molto di più nel basket rispetto al calcio. Vedere Avramovic* che spadella non vale quanto un unico assist di Teodosic, e questo lo capirebbe anche uno che non ha mai visto il pallone da basket. In generale, i non esperti di basket, difficilmente si approcciano allo sport guardando una partita di Eurolega, ma iniziano con l'NBA perché il gesto atletico spettacolare, l'abilità del singolo giocatore è molto più accessibile della bellezza di un sistema come quello del CSKA per esempio.
*(con rispetto per Avramovic e i tifosi di Varese, chiedo venia ma mi serve per gli esempi, non ho nulla contro di voi)
Apperó. Ritiro quello che ho detto prima allora, anche ai serbi non gliene frega molto della nazionale...
In realtà Jokic voleva andare, solo che in quei giorni in Serbia ci sono il festival del barbecue rostiljijada e i giorni delle vigne (pudarski dani) e non ha potuto rinunciare. Priorità nelle convocazioni
E dove ho scritto che la NBA sia il nemico? Semplicemente bisognerebbe iniziare a rendere più competitive le manifestazioni con un potenziale di ascolti più alto. Il calcio non è il basket, ma è la prova che la gente segue di più il proprio ...
Bene, guardiamo però quanto gente in Italia segue la NBA e quanta segue il campionato nazionale o un'altra competizione europea. Conosco gente molto esperta di NBA che non saprebbe elencarmi le squadre del nostro campionato. Non sto nemmeno a tirare fuori il discorso di quante persone abbiano visto le finestre di qualificazione della nazionale, perché sono numeri ridicoli (questo a proposito delle continue differenze col calcio: partite così fondamentali vengono snobbate da tutti, mentre le amichevoli delle nazionali sono seguite e commentate ovunque).
Puoi citare la pallavolo o anche il rugby, ma il concetto di base è questo: esistono movimenti sportivi trascinati dalle nazionali e altri che sono trascinati da leghe private (generalmente americane). Chiaramente calcio, pallavolo e rugby vivono sulle competizioni delle nazionali (per il rugby basta vedere l'importanza di competizioni come il Sei Nazioni, durante il quale le migliori squadre europee giocano i rispettivi campionati senza i migliori giocatori, il Four nations o i test match) e danno la priorità ad esse, mentre sport come basket, l'hockey, il baseball e il football americano sono trainati da leghe private. Chiaramente vista la diffusione degli sport, su baseball e football americano si nota meno, ma nell'hockey ci sono gli stessi problemi e anche peggiori, visto che la NHL ha negato addirittura agli atleti il permesso per le Olimpiadi Invernali.
E sentiamo, quale sarebbe il modo di rendere più competitive le competizioni delle nazionali rispetto alle partite NBA? Perché io vedo solo una soluzione, ovverosia quella di portare i migliori giocatori che tutti sono concordi nel dire giochino nel campionato NBA (che, peraltro, ripeto, ha il miglior apparato promozionale dello sport). Il discorso è sempre il solito: la partita io la guardo non perché sulla maglia numero 4 c'è scritto Serbia, ma la guardo perché la porta Teodosic. Per quanto mi riguarda possono tempestarmi di pubblicità, sparare i fuochi artificiali o promettermi di uscire con Emily Ratakosa, ma se la maglia numero 4 la porta Avramovic di Varese, anche no grazie.
(beh forse se mi promettono la Emily potrei cambiare idea)
Turtlein mi sa che alla fine quella presentata nell'altro articolo era davvero soltanto la lista delle convocazioni
Dai qualcuno che spieghi al K la differenza tra calcio e basket così la smette di dire cag*te, ma dubito
Ho iniziato a scrivere prima che commentassi, direi che abbiamo avuto lo stesso pensiero. Ho omesso qualcosa?
è una porcheria per colpa della Fiba e per colpa di uleb. Se il prodotto non è venduto bene è perchè entrambe fanno a gara per togliersi a vicenda i giocatori, mentre invece dovrebbe lavorare insieme per costruire priano piano un alternativa cre ...
Sto per risponderti con un'affermazione tanto (apparentemente) banale, quanto evidentemente non compresa fino in fondo nelle sue implicazioni: il basket NON è il calcio.
Nel calcio le competizioni che riguardano le nazionali sono le più seguite, nel basket le Finals NBA. La NBA ha una posizione dominante perché dispone nettamente dei migliori atleti di questo sport (e te lo dice uno che ritiene il basket NBA noioso rispetto a quello di Eurolega), ha un apparato di marketing e promozione del prodotto clamoroso ed è la vera artefice della conquista di nuovi mercati e della diffusione del gioco in nuovi paesi.
La posizione dominante della NBA, sotto OGNI aspetto (sportivo, organizzativo, dirigenziale e promozionale) la rende l'organo di riferimento e la mette in una posizione tale per cui Petrucci e i suoi amici vengono calcolati quanto un moscerino fastidioso (penso che i commissioner NBA si stiano ancora chiedendo chi siano quei simpatici soggetti che blaterano cose senza senso).
Di conseguenza, prima si accetterà e si farà pace con la realtà dei fatti e meglio sarà per l'intero movimento, anche perché di sicuro la NBA non cambierà nulla.
Prendersela con ECA in una situazione del genere è come lamentarsi che la sedia non è sotto il tavolo, quando l'intera casa sta andando a fuoco.
Per valutare la bontà delle finestre di qualificazione durante l'anno, basta vedere che squadra indegna della sua tradizione ha dovuto schierare la Croazia alle qualificazioni.
Per concludere, la NBA non è il nemico, è il punto di riferimento, il traino di un movimento e l'unica soluzione è prenderne atto e fare in modo di organizzare le competizioni senza sovrapporsi (e quindi smetterla con questa oscenità delle finestre di qualificazione). Ripeto: il basket NON è il calcio.
Certo che per Milano passare dalla coppia Theodore - Goudelock a James - Nedovic è stato un notevole guadagno (per adesso sulla carta, vedremo come interagiranno in campo). Sulla carta il roster parrebbe più competitivo, anche se per me manca un terzo centro di "garanzia" (tipo il Cusin dell'anno scorso), che permetta di far riposare Tarczewski e Gudaitis in campionato (io eviterei di spremerli con il doppio impegno, portando in campionato uno soltanto dei due alternandoli) e che, in caso di infortunio, possa reggere fisicamente in Eurolega. Per me Burns non è quel tipo di giocatore: in Eurolega non penso che possa tenere botta a gente come i vari Ayon, Veselij, Voigtman, Tomic, mentre in campionato non ce lo vedo a giocare da cinque fisso. Sarò ben lieto di sbagliarmi, chiaramente
Sul post di Twitter Sportando dice che la Serbia non ha gli stessi problemi dell' Italia in ambito convocazioni, pensavo avessero già accettato....
Chiedo venia, non avendo più Twitter mi sono rifatto soltanto al testo dell'articolo
Quando poi ci si chiede perchè i serbi siano migliori di noi.... il loro attaccamento alla maglia e il loro spirito nazionalistico va ben oltre il nostro pensare di "impegnarmi al massimo negli usa per diventare dei leader( per 30 partite anche ques ...
Questa però è la lista delle convocazioni, non l'elenco di chi ha accettato.
Penso che quanto fatto da Love sia coraggioso e fondamentale. Nel panorama sportivo americano, volto sempre ad una competitività spinta al massimo e all'imperativo di performare oltre i propri limiti (nonché permeato da machismo imperante), il fatto che una stella trovi il coraggio di aprirsi ammettendo le proprie debolezze (a quanto pare condivise da molti) merita un plauso. Ritengo sia fondamentale quanto fatto (anche da DeRozan per quanto riguarda la sua depressione), perché finalmente porta all'attenzione la salute mentale dei giocatori, ma più in generale quella dei lavoratori. Purtroppo tale argomento continua ad essere un tabù ed evitato, in quanto si ha forse ancora una visione di chi soffre di tali disturbi distorta, retaggio dei pazzi rinchiusi in manicomi e sanatori.
Questo é un bel colpo!confermare la squadra dello scorso anno piú shields per beaubois ci prepara ad una bella stagione... Aupa baskonia!!
Avete perso anche Timma, andato all'Olympiakos
Non ho visto tutti questi limiti sinceramente , comunque Theodore aveva personalità da vendere in una squadra senza palle soprattutto nei momenti di crisi
Allora ti consiglio di riguardare le partite giocate in Eurolega. Mi permetto di aggiungere che non teneva due palleggi dei playmaker avversari nemmeno per sbaglio, obbligando spesso i due centri a spendere fallo per chiudere il canestro.
Sarà interessante vedere dove giocherà quest'anno. Salvo casi strani, la vedo dura per Houston: senza un tiro da 3 affidabile e troppo imballato per difendere sugli esterni atletici NBA, temo che non abbia molte chances, salvo che Houston decida di puntare su di lui, cercando di recuperarlo fisicamente e mentalmente seguendolo un anno in D-League (mi stupirei molto).
In Europa, I roster delle squadre di Eurolega sono quasi al completo e necessitano di aggiunte di giocatori di contorno, non di giocatori abituati ad avere tanto la palla in mano.
Se si vuole davvero rilanciare, per me qualche squadra di medio-alta Eurocup può trovarla.
Spero vivamente per lui che la Cina sia un'ipotesi considerata solo per eventuali vacanze. Vedremo
Se è vero che ha pagamenti arretrati, può lamentarsi dove vuole e non gli si può dire nulla, perché ha ragione. Mi spiace ma io sono convinto che in A ci debba stare chi se lo può permettere. Sarei per un sistema stile acb, con "tassa" di ingres ...
Ed a questo aggiungici anche il divieto categorico per le società di stipulare contratti diversi da quelli di prestazione sportiva per i giocatori. Liberi i giocatori di firmare contratti di immagine, ma con un soggetto diverso dalle squadre e dagli sponsor della squadra stessa. Sarò estremo, ma penso sia l'unico modo per evitare giri ed elusioni che permettono a squadre non in regola di iscriversi ai campionati (e parlo da tifoso di Cantù).
Ma invece di scrivere di qua e di là, perché non denunciate agli organi di competenza.....?????????
Risposta di un praticante avvocato nonché tifoso di Cantù: perché se fossi un giocatore USA, che verosimilmente l'anno prossimo giocherà in un paese diverso dall'Italia, farei di tutto per evitare un processo civile in Italia. Scrivere sui social serve a mettere pressione ad una società PROFESSIONISTICA del massimo campionato italiano affinché mi dia quello che mi è dovuto senza ricorrere ad un infinito e costoso processo. Sento molti dire: "eh ma questi sono contratti di immagine, li hanno stipulati per pagare meno tasse etc etc.". Come direbbero gli inglesi, bulls*it. Io voglio il mio stipendio netto, se tu hai un modo per risparmiare in tasse LEGALMENTE, libero di ricorrerci, ci mancherebbe altro, ma quello che mi devi deve essere saldato.
Grazie, è chiarissimo. Però in teoria anche i contratti di immagine sono contratti in regola e quindi se non pagano potranno andare per vie legali, provo a spiegarmi: la differenza dal pagare un usa con quel metodo è che ad es. per 100k di salario ...
Certamente. L'utilizzo dei diritti di immagine permette semplicemente di risparmiare soldi grazie ad una tassazione inferiore, ma sempre un contratto alla base deve esserci e di conseguenza il mancato pagamento è azionabile come inadempimento contrattuale. Io però capisco anche i giocatori: lamentarsi pubblicamente su un social permette di mettere pressione ad una squadra, che per evitare ripercussioni sulla propria immagine (con pregiudizio di eventuali firme future) si potrebbe determinare a saldare subito il pagamento. I giocatori in questo modo si risparmiano un processo in Italia (verosimilmente giocheranno tutti all'estero quest'anno, immagina quanto possa essere scomodo per loro), che sappiamo essere lungo e costoso, per ottenere di fatto quello che gli spetta.
Certo che il ragazzo si è proprio sprecato... Sembra che abbia preso una lettera precompilata valida per ogni occasione, scrivendo "San Antonio" negli spazi bianchi...
Dipende...in Italia il 12° sarà un giovane e il roster è più che ok. In Europa Kuzminsaks si alternerà da 3-4, semmai manca un 4-5 James - jerrels - Cinciarini Nedovic - ADV - bertans Micov - Kuzminskas - Fontecchio Brooks - Burns Gudaitis - ...
Io fossi in Milano farei un po' come il CSKA con Alec Peters, andrei a cercarmi tra i two-way o meglio tra i rookie in summer league un 4/5 Che apra il campo, per poter variare rispetto ai due centri attuali. Una scommessa giovane da inserire progressivamente e che venga buono per i prossimi anni. Tutto ciò sperando che Pianigiani faccia davvero giocare Kuz anche da 3
Paradossalmente piu utile li di Jerrells e io rimango dell'idea che se uno ha quelle gambe x attaccare le ha anche per difendere, quindi o rescinde e va altrove o se vuol prendere i soldi e giocare che accetti il sup ruolo di "spaccapartite" dalla pa ...
C'è da dire che con James, Milano ha preso un discreto upgrade di Theodore e, con le dovute differenze, sono giocatori con uno stile più o meno simile. Per entrare a spaccare le partite prenderei un giocatore diverso, alla Langford, a cui affiancare un ottimo difensore, ed è per questo che Milano, per me, si tiene stretto Jerrels (la cui difesa, tra l'altro, andrebbe rivalutata: per carità, un mastino sulla palla, ma quando si parla di difesa di squadra ne vedo molti altri superiori). Tra l'altro Milano, con Theodore fuori squadra, ha 13 giocatori, o mi sono perso qualcuno? Un po' cortina per Eurolega e campionato
Quel momento in cui ci tieni così tanto a fare bene in Eurolega, che decidi di assumere Capitan America....
Posso concordare in gran parte dell'analisi però il primo anno a Milano ha fatto bene e chiaramente a quei livelli è e rimarrà un giocatore di sistema. Per me l'ultimo anbo il suo più grande problema è stato Pianiggiani (come lo fu per Datome e ...
Ecco, un altro tema: molti danno la colpa a Pianigiani. Però vorrei spezzare una lancia su di lui: ha il merito di aver dato un gioco a Milano, a differenza di Repesa. Possiamo poi discutere se sia un buon gioco, se sia efficace o sia anacronistico, ma quando è stato scelto si sapeva come avrebbe fatto giocare la squadra e si sapeva quale sarebbe stato il ruolo del 4. Indicativamente, una tipologia di giocatore molto diverso da Pascolo (vedi scelta Jefferson e Mbaye a inizio anno). Possiamo discutere se Pianigiani avrebbe potuto venirgli incontro, sperimentando qualcosa di diverso a livello di gioco in second unit, chiederci che ruolo abbiamo avuto gli infortuni nel suo mancato adattamento ad un gioco diverso, o arrivare alla conclusione che forse il punto è che Pascolo può giocare solo in quel suo modo particolare, che però non gli permetterà di giocare mai a livello Eurolega. Milano ha fatto male a prenderlo? Io direi di no. Milano, causa regole sugli italiani a roster, si trova a dover scegliere tra prendere gli italiani più forti a prescindere dal modo di giocare, o italiani funzionali che però difficilmente sono a livello Eurolega (o difficilmente ci sono). Naturale che vada sui più forti, sperando si adattino
Analisi perfetta giocatore che rende al meglio senza pressione. Tn pressione 0 Milano pressione 100. Sistema conosciuto . Vitali la stessa cosa, con la differenza che pascolo qsa a mi ha dimostrato il primo anno. Vitali nulla
Io non penso sia un discorso di pressione psicologica: capirei avesse avuto un ruolo centrale, ma a Milano non gli hanno mai chiesto di salvare la patria. Peraltro buone partite le ha fatte anche in Eurolega (me ne ricordo una in particolare con l'Olympiakos), dove dovrebbe avere un po' più di pressione addosso.
Premetto che a me Dada piace tanto e che non voglio provocare, ma provare a fare un'analisi del giocatore scevra di pregiudizi (positivi e negativi). Io non penso però che Milano abbia fermato la crescita di Pascolo, ma che ne abbia evidenziato i limiti. I numeri e i riconoscimenti a livello di Eurocup sono ampiamente meritati, ma bisogna riconoscere che quella Trento era tagliata su misura sulle caratteristiche di Dada e giocava un basket atipico, ponendo il ragazzo al centro del progetto. A Milano, invece, gli è stato chiesto di cambiare il suo modo di giocare, ed è chiaro che non abbia reso al meglio. I motivi per cui ciò è successo potrebbero essere infiniti: allenatori, infortuni, scarsa fiducia... Molti sostengono che non abbia reso perché non è stato messo nelle condizioni di giocare al suo meglio, ma la domanda che mi pongo è questa: può una squadra con ambizioni di Eurolega cambiare il proprio modo di giocare per Dada Pascolo? Senza offesa, ma non stiamo parlando di DeColo o Shved. Per fare un paragone, il buon Melli a Bamberg aveva un ruolo centrale, al Fener ha cambiato tutto, ma ha dimostrato di essere un eccellente giocatore anche in un diverso sistema. Non è che la simpatia per Pascolo ce lo fa un po' sopravvalutare? Per fare un paragone (da prendere rigorosamente con le pinze) non è più simile ad un Vitali, che in determinate squadre mette su numeri da Magic Johnson, mentre in squadre non costruite su di lui ha sempre faticato?
In europa ci poteva stare alla grande.Non dimentichiamoci i play off che ha fatto.....vedi gara 3 a Brescia e la stoppata in gara 5 con Trento.....direi fondamentale. Quindi....
Se il palcoscenico è il campionato italiano, siamo tutti d'accordo che in Europa può starci.
Se però cambiamo palco, e ci portiamo in Eurolega, allora è evidente come NON possa starci, quantomeno come punto di riferimento di una squadra.
Non bastano degli ottimi, diciamo anche straordinari, playoff italiani, per cancellare un annata in cui tutti gli allenatori avversari di Eurolega hanno impartito il chiaro ordine di attaccarlo da subito per creare superiorità. Ci si dimentica le sue difese imbarazzanti, il suo venir battuto sul primo passo costantemente, l'eterno mismatch con guardie più fisiche. Tralasciando gli effetti devastanti sulla circolazione del pallone in attacco. Con tutto il rispetto, poi, un conto è attaccare Flaccadori dal palleggio in 1vs1, un conto è attaccare Hanga o chi per lui.
Scherzi a parte il cancro del sistema è dovuto alle aste pubbliche "al ribasso", esattamente come accade per l'informatica. Si da preferenza all'offerta in assoluto più bassa senza considerare il rapporto qualitativo (quello qualità prezzo), per ...
Per non parlare poi di quelle società che fanno consapevolmente offerte al ribasso, sapendo a priori che non basteranno quelle cifre per coprire i costi, solo ottenere l'assegnazione, per poi in corso d'opera richiedere ulteriori soldi per sopravvenute complessità o scuse simili... Se va "bene" il comune sborsa e forse si arriva fino in fondo (e nemmeno in questo caso è detto), altrimenti cantiere fermo per anni ed infiniti contenziosi
Via Jerrells e dentro lui...
Bisogna vedere se si reggee in piedi... Quest'anno era davvero messo male causa infortuni
Annata davvero pessima per lui causa infortuni. Sarebbe interessante capire per quale motivo il CSKA lo ha scaricato dopo solo un anno in cui praticamente non ha giocato. Si spera che non la ragione non siano gravi problemi fisici
Quando leggo i commenti di chi sostiene che i vari Fontecchio, Pascolo o Abbass non giochino sotto Pianigiani "perché italiani", mi immagino questo Pianigiani, novello Salvini al contrario, che fa le formazioni chiedendo il passaporto. Nemmeno Abatantuono in Eccezziunale veramente 2, quando decide di schierare Dida in attacco perché brasiliano o Shevchenko in porta perché ex sovietico
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