Kevin Love: 'Problemi come la depressione e gli attacchi d'ansia non dovrebbero essere un taboo'
In una intervista con ESPN Love ha parlato delle sue difficoltà
Kevin Love, stella dei Cleveland Cavaliers, è stato uno dei primi giocatori NBA ad aprirsi e parlare delle sue difficoltà. Il giocatore, infatti, soffre di attacchi d'ansia e da diversi mesi vede un terapeuta che lo aiuta a gestire questo problema. Negli ultimi tempi il tema della salute mentale in NBA sta diventando sempre più centrale, con diversi giocatori che hanno deciso di uscire 'allo scoperto' e hanno parlato apertamente delle loro difficoltà legate a depressione e altri disturbi mentali.
"Questi problemi non dovrebbero essere un taboo," ha dichiarato Love in un'intervista ad ESPN. "Ma purtroppo nel nostro mondo lo sono ancora. Penso a mio padre (ex giocatore, ndr), nella sua generazione nessuno parlava di quelle difficoltà."
Love è tornato sull'attacco di panico che lo ha colpito durante la gara contro gli Atlanta Hawks della scorsa stagione. Una situazione che, inizialmente, aveva creato confusione anche tra i suoi compagni di squadra, che pensavano che Love avesse 'finto' un infortunio e abbandonato la squadra nel momento del bisogno: "Era come se il cuore cercasse di uscirmi dal petto, non riuscivo a respirare e i miei polmoni sembravano non riuscire a trovare aria da nessuna parte. E' stato un momento terrificante, ho avuto paura che mi stesse venendo un infarto. Ho avuto moltissima paura, pensavo di morire."
Dopo essersi aggirato negli spogliatoi in preda al panico, Love, alla fine, cadde sul pavimento e venne ritrovato dal trainer della squadra, che lo stava cercando dappertutto: "Lui cercava di calmarmi ma non riusciva a capire che cosa avessi che non andava, mi diceva 'come posso aiutarti?'
John Lucas, assistant coach dei Rockets ed ex giocatore NBA, adesso gestisce un programma dell'associazione giocatori NBA per aiutare i giocatori che soffrono di questo tipo di disturbi. In passato Lucas ha avuto problemi relativi all'abuso di alcool e le sue parole ad ESPN fanno riflettere: "Più del 40% dei giocatori NBA soffrono di disturbi legati alla salute mentale ma solo il 5% di loro cerca un aiuto terapeutico a questi problemi. All'interno della nostra lega c'è un'epidemia, parlo di problemi che vanno da disturbi dell'attenzione alla sindrome bipolare, dall'ansia alla depressione"
Un coach di una squadra di Eastern Conference ha dichiarato ad ESPN: 'Nella mia squadra ci sono tre giocatori con questo tipo di problemi, due di loro stanno ricevendo un aiuto terapeutico. Alcuni giorni stanno bene, in altri decisamente no. Io cerco di essere molto comprensivo con loro, ma non sono un dottore o uno psicologo e in alcuni momenti mi viene richiesto di esserlo"