Le sue info
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Vougiukas voce del verbo "basta che gli altri fanno un pick and roll e sei nella merda"
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Perdonami ma penso che tu abbia la concezione del basket come 'fenomeno visibile' James due stoppate, Samardo tre rimbalzi in tutta la partita e due decolli di Gist in testa. Va bene. Ma tutto il resto? Le letture, i raddoppi battuti, il mezzo aiuto, l'ancata, il falletto, il taglia fuori.... Samardo ha aperto il manuale de "lungo non brillante in attacco che si guadagna la pagnotta con altre tremila cose utili". Il peso specifico di una stoppata di james e' uno, di un ribaltamento di samardo dentro fuori dal post e' otto.
Va considerato che è un rookie (a differenza dei suoi compagni di reparto Gentile e Feldeine) e che si gioca molto a metà campo, cosa che di sicuro non lo favorisce. Per rendere ha bisogno di gestire la palla, che sia play o guardia a mio parere ca ...
Totally according to you. Play o guardia cambia poco o nulla. Le caratteristiche del giocatore e i suoi istinti non li muteresti neanche se gli piazzi a fianco il pizzardone di piazza venezia: ha bisogno di correre in campo aperto e di avere sempre la palla in mano ragionando il meno possibile. Essendo un giocatore condizionante se si sceglie di tenerlo gli devi lasciare carta bianca esattamente come ieri senza chiedergli cose che non sa fare. La domanda e': detto che e' condizionante e che il sistema offensivo deve per forza di cose piegarsi ai suoi pregi e sopportare i suoi difetti (e non viceversa) quanto il gioco vale la candela?
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Milano ha vinto sullo stile di sassari. Mah insomma...il paragone ci sta al massimo sul ritmo di gioco. Non certo sul concetto di gioco: sassari per vocazione prende il primo tiro che ha, milano ieri a campo aperto ci ha giocato costuendoseli i tiri con circolazione di palla, penetra e scarica, sfruttando il vantaggio di samardo etc etc. Non inganni la velocita' e il numero di possessi, milano ha fatto tutto forche' tirare al piccione. Non ricordo un singolo tiro da tre forzato. Definire un modo di giocare o ridurre un sistema di gioco alle categorie aristoteliche lo lascio ai voi teoretici. Io sono convinto assertore del fatto che il gioco di milano sia identico a quello dello scorso anno. Mi spiego. Il concetto di fondo storicamente e' immutato: lui da sempre ha un paio di giocatori cestiaticamente con il coltello dalla parte del manico in ogni situazione, ovvero capaci sempre di crearsi un vantaggio contro chiunque e il sistema offensivo deve essere atto a massimizzare questi vantaggi. Cambiano gli interpreti e di conseguenza cambiano le spaziature, si corre un po' di piu' e ci sono meno isolamenti sul quarto di campo ma non le idee di fondo. L'unica differenza non da poco rispetto allo scorso anno e' che la palla sotto arriva di piu' e con tempistiche migliori. Chiosa finale: non e' assolutamente vero che sassari non difende in modo organico. Anche in questo sacchetti azzarda e rischia. Hanno un concetto chiaro: mettere grande pressione sulla palla per rubare palla o sporcare le linee di passaggii, a costo di sbilanciarsi per un anticipo sfruttando l'atletismo che hanno in ogni settore. Certo il rovescio della medaglia e' che se batti la prima linea per forza di cose sei sempre in sovrannumero...
Beh oddio non ha giocato solo in Legadue eh.. :) I lunghi ci sono pure in Israele e Germania.. Secondo me stai dando troppa importanza alla percentuale da 3, non c è scritto da nessuna parte che quel 17% debba restare tale fino a fine stagione e, an ...
Meccanica di tiro, rilascio e (non) fluidita' del movimento mi fanno temere che dal 17 per cento si possa schiodare solo verso il basso
Tutto vero quello che dite ma aggiugo un dato. Arcinoti i suoi limiti offensivi di manodimensionalita', scarso tiro e playmaking quasi nullo non e' ci si aspetta da lui molto di piu' da un punto di vista difensivo. Preso che doveva essere lo stopper per tutti gli 1/2 con punti nelle mani avversari, finora avra tenuto si e no 10 palleggi totali, compresi quelli di pozzecco nell 1 vs 1 di fine allenamento
Un saluto a tutti i "colleghi" da un pluriabbonato che ne ha viste di ogni. Eppure quest'anno si sta assistendo a qualcosa di mai visto: (parlo per chi è di varese e va al palazzo, chi è comodamente seduto sul divano a blaterare manco può capire di cosa sto discettando e si farà una risata) più la squadra fa schifo con picchi in negativo neanche inimmaginabili e più cresce l'entusiasmo intorno. Agli allenamenti c'è sempre gente ad incitare, i giocatori sono iper protetti (mai un fischiom mai un mugugno), il coach è idolatrato, vescovi osannato. Ed è, francamente, una cosa mai vista prima. L'andamento è simile allo scorso anno in termini di risultati, la resa di alcuni singoli pure eppure siamo ad anni luce di distanza. Quindi la mia ricetta è molto semplice: punto facale non disperdere e non far disperdere tutto questo entusiasmo. Temo che se si spegne il fascio di nervi che ha sorretto finora questa squadra nei momenti più esaltanti tutto il giocattolo si rompe. E, parliamoci chiaro, per quanto Kangur sia imprescindibile, Diawara basilare etc etc l'architrave di tutto è il Poz. Non tanto il Poz quanto coach (scelte tattiche/concetti di gioco sono tutti faeina del sacco di Ducarello) ma in quanto bagaglio di valori, patrimonio di emozioni e di comune sentire in cui si identifica il tifoso varesino. E domenica la scossa emotiva è sicuramente mancata (ed è infatti ad oggi l'unica gara veramente bucata). Cari amici non facciamone una questione di stato su tagli, brocchi, guerre personali a tizio o caio ripartiamo dalle emozioni che abbiamo provato battendo cantu' o giocandocela punto a punto con reggio e milano. Quest'anno è un anno zero, non incaponiamoci su play-off o altro. Salviamoci e facciamoci trasportare dalle emozioni. Io più che di giocatori nuovi peso che sia più indicato un bel travaso di adrenalina nelle sinapsi di tutti