Le sue info
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Partita vinta grazie ad un 4/4 da 39 punti e una pressione difensiva adeguata ad una squadra ambiziosa. I Sixers ci hanno messo del loro per perderla ma questa volta i Kings ci hanno creduto e sono rientrati.
Il vero crack della partita è stato Quincy Acy, un ossesso su tutti i rimbalzi, difesa forte e un paio di canestri importanti. Ha dato la scossa.
Cousins tutto sommato bene, ma non sono i punti il suo problema, ma le solite scelte scellerate nei finali tirati e le continue lamentele con arbitri e tutto l'universo. Non ha mai un atteggiamento positivo in campo, blatera invece di rientrare in difesa etc etc. Può e deve dare di più.
Molto bene Rondo, che è il vero leader di questa squadra. Devi seguire la sua pallacanestro per trovarti bene e non tutti ci riescono.
Molto bene anche Collison, fondamentale nel guidare la rimonta e Gay, ma anche qui solito discorso. Talento per essere un plus sui due lati del campo, ma scelte o voglia sono imbarazzanti.
Purtroppo molto male Marco ieri. Non tanto perché continua a tirare male ma perché è completamente avulso dal gioco e con il morale sotto i tacchi. Si nota lontano un miglio che il contesto e il gioco di squadra non gli si addicono, e ne soffre. Ieri ha passato gran parte del suo tempo sul campo a starsene in un angolo ad aspettare staticamente palloni. Nessun movimento senza palla, pochissimi palloni toccati, nessun P&R e body language molto molto sconfortante.
Da lui ci si aspetta di più e non parlo solo di punti. Deve essere più positivo, parlare con i compagni, sbattersi in difesa, insomma, essere presente sul parquet e purtroppo ieri nella reazione dei Kings lui se ne stava in panchina con lo sguardo perso nel vuoto. Dispiace, perché potrebbe dare di più e questi Kings hanno bisogno anche di lui. Speriamo in una reazione dopo la pausa.
Infine concordo con Divac nella scelta di non esonerare coach Karl. Non ha senso a questo punto della stagione perché significherebbe abbandonare l'ennesimo progetto iniziato. Credo voglia aspettare la deadline per vedere di scambiare qualcuno e migliorare la difesa con qualche innesto e poi a fine stagione tirare le somme. Staremo a vedere.
Il tuo discorso non mi trova per nulla d'accordo. Cercherò di chiarire dei concetti: 1- Cuz è il miglior cestista del team, senza di lui i Kings sarebbero da lottery e nonostante i suoi errori da un contributo enorme. Si prende dei tiri fuori dag ...
Buongiorno alert,
ma guarda, se si va a vedere non diciamo poi cose così distanti fra loro. Non siamo d'accordo sul giudizio rispetto a Cousins, ma ci sta.
Per me, ripeto, si tratta di un giocatore favoloso e sotto l'aspetto puramente cestistico e tecnico, si tratta del top. Però tu sai bene che per dare alla squadra di cui sei leader un'impronta forte, non bastano 50 punti che fanno vincere (e neanche sempre) la tua squadra. Vanno fatte tante altre piccole cose che dipendono dalla testa, e quella al momento non è sufficiente, questo mi pare placito. Non sono d'accordo sul fatto che ha poco talento intorno e che è costretto a prendersi tiri forzati. Sono straconvinto che con maggiore coinvolgimento dei compagni, maggiore disciplina e scelte giuste nei momenti chiave della partita i risultati sarebbero diversi. Vedi, quest'anno avrò visto in diretta almeno 25-30 partite dei Kings, ed è chiaro come la luce che ci sono momenti in cui Cousins non sa cosa fare o fa la scelta sbagliata, non a caso i finali punto a punto sono quasi sempre un disastro, e tu sai che quei possessi li gioca la maggior parte delle volte lui. Si tratta solo di avere maggiore Q.I. e a 25 anni sarebbe ora le mettesse sul campo.
Per quanto riguarda la futuribilità di questi Kings non saprei, tutto può succedere. È vero che hanno spazio nel salary ma poi devi anche prendere giocatori funzionali ad un progetto tecnico e qui si fa complicata.
Sull'ultimo punto sono d'accordo, con un piccolo distinguo relativo ai problemi difensivi. Quelli ci sono e sono grandi come una casa e non dipendono solo dai turnover, ma dal fatto che per ampi tratti della partita non difendono proprio e quando lo fanno, lo fanno male. Si tratta di impegno, perché il talento per difendere ci sarebbe pure. E qui chiudo citando ancora il buon DeMarcus, il quale in alcune gare nella difesa 1v1 nemmeno contesta il tiro alzando le braccia, per non parlare di Rondo, Gay, il Beli...certe cose non te le puoi permettere se vuoi competere ad un livello medio-alto.
Su questi Kings argomenti cestistici di cui parlare ce ne saranno sempre tanti, quindi stiamo apposto. :-)
Buona giornata!
Su Marco sono totalmente d'accordo, sul discorso Cous secondo me hai alerto una bella possibilità di dibattito, anche ieri cifre pazzesche però vai a vedere la partita e nei momenti topici ha fatto molte cappellate...
Su Cousins potremmo aprire un dibattito infinito senza mai arrivare ad una "sentenza". In merito ho solo due certezze, per adesso: la prima è che si tratta di un giocatore davvero straordinario, un lungo così credo si sia visto raramente nella storia del Gioco e questo da appassionato di basket non puoi non vederlo e non può non farti piacere vederlo giocare.
Poi c'è un discorso più ampio, che riguarda il ruolo di leader, di mentalità vincente, e lì siamo ancora lontani e temo che continuerà ancora così per tutta la sua carriera, a meno che non cambi contesto di gioco e squadra. Vedremo!
Guarda, pagherei oro per vederlo in una sessione di allenamento o ad una riunione tecnica dove un Popovich lo catechizza per benino spiegandogli due cose sul come si gioca una pallacanestro vincente in un contesto di squadra. Ho paura che ciò non avverrà mai.
Capitolo Kings: siamo alle solite. Tipica partita dei Kings, con troppe distrazioni, difesa per buoni tratti inesistente e scarsa capacità di stare dentro alla partita. I Kings, semplicemente, non sono una squadra. In questo senso le colpe vanno equamente distribuite tra Cousins, la stella della squadra, e coaching staff che non riesce ad imporre le proprie idee, e questo è molto grave. Un gruppo che non si fida e che non cerca, almeno provandoci, di seguire la guida tecnica, farà sempre poca strada.
Capitolo Cousins: purtroppo, e ripeto purtroppo, Cousins è un giocatore favoloso, ma le sue prestazioni, individualmente spesso eccezionali, non incidono abbastanza sulla squadra per farle fare il salto di qualità. Basterebbero 20+10 a sera, con leadership, difesa e gioco di squadra, invece accentra il gioco e si intestardisce con scelte senza senso (triple da fermo e penetrazioni in palleggio) con il risultato che qualche partita la fai vincere, ma alla distanza non raggiungi nessun obiettivo e non hai contribuito a costruire un’identità alla squadra di cui dovresti essere il leader. Temo si aggiungerà alla lunga schiera di giocatori con stats stratosferiche che non hanno mai vinto un tubo. Staremo a vedere.
Capitolo Belinelli: altra buona prestazione di Marco, la cui dimensione in questa squadra è da starting five, poche storie. Partendo in quintetto è un altro giocatore, arrivato ai Kings per contribuire ad un progetto portando punti, ordine ed mentalità, si è trovato a dover giocare i suoi minuti con una second unit “allegra” in cui ognuno gioca per conto proprio, e Marco in questi quintetti fa fatica. Come ha detto lui, ed era chiaro a tutti tranne che a Karl a quanto pare, con Rondo si trova molto meglio, perché è un giocatore di sistema e gli piacciono i passatori che sanno leggere i suoi movimenti senza palla e le uscite dai blocchi, e poi perché come giocatore incide di più sul lungo periodo che nel ruolo di spacca-partite. Non è Jamal Crawford e sfruttarlo come se lo fosse significa non capire il suo gioco e quello che può dare. Le % da tre in questa stagione si spiegano in parte con il suo scarso rendimento al tiro, ma anche e soprattutto perché da sempre Marco è un tiratore di ritmo e in questi Kings una tripla pulita gliela vedo tirare una ogni 10 partite. A questo punto lo lascerei in quintetto fino alla fine per vedere cosa ne viene fuori e vedere McLemore come si comporta entrando dalla panchina. A questo punto il discorso playoff è relativo, perché se non costruisci una squadra puoi anche arrivarci (cosa che al momento tendo comunque ad escludere) ma non passeresti un turno e non faresti progressi nei prossimi tre anni, rendendo l’ennesimo progetto ambizioso all’aria.
Ho trovato un altro fratello ahahha
Se per fratello intendi tifare per questi pazzi Kings, si, allora siamo fratelli eccome. :-)
*** Commento moderato da Sportando ***
Continuo a pensare che tutta sta differenza non ci sia. Giocano entrambi a pochi metri dal ferro, finalizzando assist. Aldrich sarà un pelino più bravo in post ma da qua a dire che la spieghi mi pare una forzatura. Ma ci sta. Sono opinioni!
Chrismorv - La presenza di Marco in campo non va mai sottovalutata perché Karl sa che è uno dei pochi che "ragiona". Per dare un'idea di quello che dico vi racconto cosa i Kings hanno fatto a 23.5 secondi dal termine del secondo quarto. Palla in m ...
Hai perfettamente ragione. Quel possesso gestito da Rondo con palla a DMC invece di far scadere i 24 è da panchina diretta. Il motivo per cui i finali li fa Collison è proprio quello che dici tu, Karl ha più garanzie dalle soluzioni offensive ma spesso serve lucidità e anche un movimento in attacco o un passaggio possono fare la differenza, e questo non avviene mai nè con Collison nè con gli altri perché ognuno cerca la soluzione personale. Marco saprebbe anche crearsi un tiro dal palleggio e andare al ferro ma è una soluzione che negli anni ha trascurato a favore del catch and shoot e del P&R. Ad esempio a Chicago alcuni possessi decisivi li giocava così. Resta il fatto che Marco è un giocatore di sistema che sa giocare a pallacanestro, e in un sistema che funziona può essere letale. Quando il sistema non lo vede lui tende a sparire o a forzare, con risultati alterni.
*** Commento moderato da Sportando ***
Ma guarda, basterebbe vedere i due canestri che fa nel finale di partita...due assist comodi comodi di CP3 da mettere dentro. Il buon Aldrich si sbatte anche, va a rimbalzo, fa sportellate, ma ha praticamente una sola soluzione offensiva, come del resto DeAndre, che però fisicamente se lo mangia e in difesa fa reparto quasi da solo. Offensivamente hanno lo stesso repertorio, quindi dire che la spiega mi pare eccessivo.
Per la prima volta ho visto DMC non volere la palla nel finale di gara. Non è mai riuscito a prendere il tempo a Aldrich. Non so se fosse perché stanco o se i Clips sono stati bravissimi a congestionare gli spazi. Va detto per 3 quarti DMC la scari ...
Una nota su Marco: quando è in campo si vede chiaramente il suo tentativo di rendere la manovra fluida e cercare sempre l'extra pass, ma spesso predica nel deserto. La scuola Spurs è evidente nel suo gioco ma spesso si ferma nelle mani di qualcuno che pensa sempre di fare per sè. È un peccato perché con il talento a disposizione basterebbe un po' di gioco di squadra per stare tranquillamente nelle prime 8 invece arrancano nel limbo. Le percentuali da tre di Marco quest'anno dipendono molto anche da questo. Quasi mai un tiro piedi per terra dall'arco, un piazza su scarico etc. Quando è in serata e decide di tirare magari entrano ma non ha quasi mai triple facili perché quelle, storicamente, le mette a mani basse. Sono davvero curioso di vedere i Kings al loro massimo, giocando la pallacanestro di Karl ma con maggiore circolazione di palla, perché secondo me questi sarebbero davvero la mina vaga dell'ovest. Temo però che andrà avanti così, nostro è loro malgrado.
domanda per chi guarda le partite: maaaaa... questo aldrich??? cosa significano 'sti numeri in attacco? io me lo ricordo redneck mestierante, prodigo di mattonate sulla tabella dal gancio
I numeri di Aldrich sono giustificati da CP3 che regala cioccolatini e la difesa dei Kings a tratti in modalità telepass. Per carità, il buon Cole è stato nella partita ma più per demeriti degli altri che per meriti suoi. Per il resto siamo alle solite, negli ultimi minuti che siano punto a punto o con margini ridotti si perdono. Questa volta grazie agli errori dei Clips e ad un canestro di Rondo l'hanno portata a casa.
Il Beli è stato di parola, ha giocato bene contro i suoi ex compagni? Le cifre direbbero di si, ma chi ha visto la partita che dice?
È stato di parola, sì. Ha giocato come sarebbe piaciuto al Pop, ordinato, tiri puliti, micidiale in uscita dai blocchi, triple al momento giusto e ottima circolazione di palla. In difesa solite carenze ma si vede che si sbatte per tenere botta e comunica con i compagni. Ha iniziato molto aggressivo e voleva spaccare il mondo (con qualche persa evitabile) ma sempre lucido e nella partita.
Guarda, allargando il discorso ai Kings va detto che hanno di quel materiale a disposizione che se riuscissero ad essere una squadra per 48 min e leggere i momenti decisivi delle partite sarebbe non solo in corsa per la post season ma darebbero fastidio a parecchi, invece il Q.I cestistico è davvero carente e manca quel leader capace di zittire o richiamare il giocatore di turno senza che questi batti ciglio. Tecnicamente sarebbe Cousins, davvero vergognoso per il talento che ha, ma mentalmente deboli come pochi. Il profilo giusto sarebbe quello di Marco, dedizione assoluta, capacità di coinvolgere i compagni, sempre in piedi ad incitare il compagno e sempre nella partita. La testa di Marco nel corpo di Cousins, ecco. Rondo sta facendo il suo e cresce di partita in partita e Cousins ha uno scatto d'orgoglio e Gay fa il Gay, allora hanno una chance, altrimenti son dolori.
*un affare
Scusate!
Sul contratto di Green avevano già limitato il più possibile, bene o male il suo valore di mercato era più alto, Sacramento puntava forte, ancor di più Dallas, è rimasto a quelle cifre unicamente per il rapporto con Popovich e la sua richiesta, ...
È rimasto a quelle cifre perché ha la possibilità di giocare in un contesto vincente, dove si esaltano le sue qualità e dove un coach lo ha praticamente recuperato per i capelli dopo averlo escluso dai suoi progetti. Basta rileggersi la storia di come Green è diventato quello che è oggi, ossia un gran bel giocatore e difensore eccezionale.
La questione soldi è relativa, non è che sia rimasto solo perché l'ha convinto Pop, conveniva molto più a lui perché prendere qualche dollarone in più solo per far cassa sarebbe stata per lui una fesseria, almeno così la vedo io.
Resta il fatto che qualche milioncino lo si poteva recuperare e metterlo nel contratto di Marco, che sarebbe restato ad occhi chiusi, ma giustamente crede di meritare qualcosina in più. Si è trovato in un anno sfortunato per lui, troppe scelte per il futuro andavano fatte e quello da sacrificare è stato lui.
Pur con tutti i limiti di Marco nella metà campo difensiva, avere a roster un giocatore così "economico" con quei punti nelle mani, quella capacità di integrarsi in un sistema non facile, avere una tale dedizione alla causa e capacità di contribuire quando chiamato in causa, era un'affare anche per gli Spurs, se permettete. Poi le scelte son scelte e pazienza.
Ragazzi, come al solito il 90% dei commenti non si attiene a quello che è stato detto, e in questo la sintesi d'intervista presa dal libro non aiuta.
Marco, nel libro, non dice di meritare quelle cifre, ma che con uno sforzo maggiore potevano limare qualcosa al contratto di Green per investirlo sul suo (che per inciso restava comunque più basso rispetto a quanto prende a Sacramento). In sostanza ci è rimasto male perché gli Spurs volevano tenerlo ma secondo lui meritava, a ragione, un aumento che invece è stato dirottato su altri contratti. Per questo è arrabbiato, non perché pensa che avessero dovuto dare a lui quei soldi, suvvia.
Questa credo sia l'analisi più veritiera prendendo spunto da quanto lui ha raccontato nel libro. Tutte le altre valutazioni sono legittime, per carità, ma se si fa passare un kaiser per un altro neanche mi sembra giusto.
Ad ogni modo Marco fa bene ad approcciare la partita così, ci mancherebbe. Sono stimoli legittimi e sportivi, cosa dovrebbe fare non ho capito.
Stanotte si fanno le ore piccole perché sono curioso di vedere questa partita.
Da notare l'esultanza "fuori controllo" del Mago. È bello vederlo così coinvolto nella squadra e partecipe delle grandi emozioni che stanno, e ci stanno, facendo vivere. Crudelmente bello anche il sorriso stampato sul volto di Gigione. Per la persona che è, avrebbe meritato un Europeo da protagonista, ma lo sport sa essere crudele.
Per il resto è bello vedere i ragazzi così uniti e iniziano ad esserci molti piccoli segnali che si può conquistare qualcosa di importante. La scintilla c'è stata, e sì che c'è stata.
Cosa dire: "Davide fai la valigia, tutti a Lille con l'Italia del basket". E noi con voi!
Spettacoloso! Quando entra in the zone è inarrestabile e chi ama questo gioco non può non esaltarsi. C’è una cosa, però, che di Belinelli mi fa enormemente piacere vedere in campo e che vorrei condividere con voi.
Guardate la sua espressione alla fine di ogni tripla insaccata; nonostante siano canestri pesantissimi e di pura esaltazione cestistica, non fa una smorfia, non una. Sempre lucido e connesso.
Guardatelo, invece, quando qualsiasi suo compagno fa una bella giocata, un canestro, prende un fallo o fa un errore. Sempre pronto ad una pacca sulla spalla, va vicino a parlargli, e i pugnetti e le esultanze non si contano. L’importanza di questo atteggiamento è incalcolabile ed è quello che fa diventare 12 giocatori una squadra. Leggevo qualcuno nel forum, non ricordo chi, dire che Belinelli può tirare 0/6 dal campo, sbagliare partita, perdere palloni etc., ma quando conta e la palla pesa, lui c’è sempre.
Ha veramente il ghiaccio nelle vene questo ragazzo e non ha mai paura di niente. È il caso dirlo: ha due palle così e questo non può che fare bene alla Nazionale.
Bravo e profetico
Guarda, più che profetico sono stato coerente con quello che penso da sempre, ed è proprio quella la cosa che mi disturba nei commenti di taluni. Ma dico io, chi lo smerda il pomeriggio, e poi la sera lo elogia, ha un po' di amor proprio?
Tifare, Belinelli così come tutti i ragazzi della Nazionale, è un impegno che bisogna assumersi sempre, soprattutto quando va male. Il tifo genuino ed autentico, io, lo vedo in quello. Certo, le prime due partite del Beli sono stati non straordinarie, ma non avevo dubbi che avrebbe continuato a giocare, tirare e dare il suo apporto. Che lo abbia fatto con un terzo quarto fantascientifico, è solo la dimostrazione che del suo apporto abbiamo bisogno come il pane, perché pochi altri riescono a dare parziali di 15-0 alla Spagna quasi soli.
Ma ieri la prestazione del Beli è figlia dell'approccio di squadra: tignosi, concentrati, pronti ad aiutarsi e a cercarsi. Insomma, ieri si è vista una squadra vera, con momenti di grande pallacanestro. Belinelli, uomo di squadra, si è inserito in questo contesto alla grande.
Un plauso a tutti. Ieri mi sono proprio esaltato come non succedeva da tempo, e non parlo solo di basket. Stasera forza che si batte anche la Germania e poi inizia l'Europeo vero.
Oggi pomeriggio ho scritto un post per chiarire quello che pensavo di Belinelli, giocatore che e ammiro, sportivamente e umanamente, da sempre. Questo non vuol dire che lo difenda a spada tratta ma che ne so riconoscere l'amore che ha per questo sport, e che stasera è emerso in tutta la sua forza.
Non ho molto altro da aggiungere, anche perché troppe sono le birre che ci hanno accompagnato la partita, ma stasera, ancora una volta, capisco perché Belkli mi esalta come nessuno, soprattutto se si tratta della Nazionale. Ha praticamente giocato con una gamba sola ma ha voluto esserci, far capire a tutti che lui alla Nazionale tche voleva aiutarla a raggiungere traguardi importanti. Uno lo abbiamo raggiunto, battere la Spagna, ma domani serve un'altra prova come stasera. Posso solo dire che poche altre volte mi sono esaltato cos'
Certi commenti sono davvero gratuiti, anche se legittimi per carità.
Belinelli, nonostante le statistiche delle prime due partite, che per inciso non sono poi così orrende, a mio modesto parere è assolutamente fondamentale per questa nazionale, e vorrei cercare di spiegare il perché.
Marco è in primis un tiratore, ed è questo che lo qualifica e lo ha fatto arrivare fin dov'è arrivato: stimato da CP3, vittorioso alla gara da tre all'All Star Game, un anello da giocatore di rotazione, voluto dagli Spurs di Greg Popovich, e lì se ti vogliono ci sono più di 2-3 motivi, e tutto il resto. Detto ciò, un tiratore tira, a prescindere dal fatto che entri o meno. I suoi tiri li deve prendere perché ha nelle mani punti, poi questo non sempre si verifica ma è un altro discorso.
Questione relativa al Belinelli egoista. Belinelli, quello che gioca il P&R, lo fa quasi sempre per cercare un compagno da liberare al tiro, che poi questo non avvenga dipende da una serie di ragioni: blocchi, spaziature, tagli, movimento senza palla etc etc. Non è il miglior play di cui disponiamo? Certo, è una guardia tiratrice che però sa portare palla e giocare il P&R. Ricordate la serie con Chicago contro i Nets? Ecco, Pianigiani lo sfrutta per questa dote. Troppo? Ci fosse CP3 punteremmo dritti all’oro, ma non c’è e non da oggi. Pensate davvero che se nel roster ci fosse stato un play passatore puro, l’allenatore avrebbe dato così tanto la palla a Belinelli? No. Questi sono e per quello li sfrutta. Giustamente!
L'egoismo di cui si taccia Belinelli è davvero fuori dal mondo. Lo dicono le cifre e il modo in cui sta in campo. Due episodi su tutti: l'abbraccio a Cusin che tira i liberi, i continui incitamenti dalla panca e su tutti, l’abbraccio ad Aradori dopo il canestro con fallo innescato proprio da Belinelli. In tutto questo dimenticate i tre liberi messi a segno per pareggiare con l'Islanda e la bomba per rientrare sulla Turchia, poi persa per altri motivi. Insomma cosa voglio dire. Belinelli sa bene che si gioca di squadra ed è così che si vincono le partite, però, come tutti i tiratori ha bisogno di mettersi in ritmo e questo giustifica il fatto che si prenda dei tiri, che possono sembrare troppi solo perché li sbaglia altrimenti sarebbero ventelli tutte le aprtite. Voi preferite evitare che tiri, io che si prenda i suoi tiri e che continui a giocare come sta facendo.
Nei momenti decisivi, quando conterà, è nelle sue mani che vorrei vedere la palla, oltre che in quelle di Gallinari e Datome. Si dicevano le stesse identiche cose all'Europeo di 2 anni fa, dove fino alla partita con la Lituania è stato tra quelli che ci hanno spinti fino ai quarti, dove siamo arrivati cotti. E poi, dopotutto, su Belinelli si dicono ormai sempre le stesse cose, perché è un giocatore che si espone, e quelli che si espongono sono bersagli facili.
Chiudo invitando chi dice di Belinelli ogni male, a rivedersi cosa si diceva di Carlton Myers durante il tanto decantato Europeo vinto. Le persone, però, ricordano solo la vittoria. Un po' di onestà intellettuale santa pace!
Per Ginobili e Tim solo giù il cappello con inchino, per quanto riguarda il beli, vedremo cosa ha in mente Karl, dalla panchina come 6 uomo non mi dispiace
Guarda, ti dirò, il nuovo corso di Sacramento non mi spiace affatto. Dopo tanti errori sembra ci si stia muovendo con criterio e la scelta di sviluppare una squadra intorno a DMC, la scelta di coach Karl, gli acquisti fatti e se vogliamo la nuova Arena, sono tutti indicatori che fanno pensare bene.
Per quanta riguarda il Beli bisogna vedere se Karl vorrà giocare con due PG, ma a mio parere alla fine la scelta ricadrà sulla guardia pura con punti nelle mani, anche per aumentare le % da tre, che lo scorso anno sono state tra le più basse.
Ad ogni modo seguirò con grandissima curiosità Sacramento, uno per il Beli e due per godere del famoso Sacramento Proud. Di certo i tifosi sono quelli che meritano più di tutti una soddisfazione.
Dai ci troveremo a commentare insieme le partite di regular season.
ok, io tifo sacramento, diciamo che sono uno a cui non piace vincere facile:)
Ahahahah hai ragione. Ma guarda, San Antonio non è una scelta facile e di comodo, è che proprio tutta la franchigia corrisponde alla mia idea di sport, poi quando vedi Timoteo, Manu, Pop insieme, come si fa a non amarli. Maddai Sacramento, allora ci si diverte con il Beli quest’anno, oppure sei di quelli che lo manderebbero tranquillamente a giocare altrove?
benvenuto, per curiosità per che squadra tifi?
Più che per una squadra, confesso subito, ho sempre tifato per un giocatore. È stato un colpo di fulmine fin dalla semifinale del 2006 contro Napoli, poi a seguire tutto il girovagare negli States, il Three-Point Contest e l'anello alla corte di Pop.
Umanamente mi ha sempre colpito la sua storia sportiva, di quello che c'è la vuole fare tra i migliori al mondo, nonostante le tante "mazzate" avute. La sua tenacia dovrebbe essere un manuale per tutti gli sportivi. Vabbé ho confessato subito la mia debolezza per il Beli.
benvenuto, per curiosità per che squadra tifi?
Se intendi tifo vero e coinvolto nessuna squadra. Pensa che la possibilità di consumare basket NBA l'ho avuto solo nel 2006, prima per ovvie ragioni (internet-streaming) era complicato. Da quando, però, seguo l'NBA con cognizione di causa, l'imprinting l'ho ricevuto dagli Spurs, per la bellezza del gioco espresso, filosofia cestistica e sportiva, giocatori del roster, Pop e via discorrendo.
Tu chi tifi?
Comunque cari Spurs, è stato come rubare una caramella ad un bambino o sparare sulla croce rossa! :-) Quantomeno a Sacramento si è liberato il numero di maglia del Beli
Ahahahahah appena ho letto la notizia ho pensato anche io al numero di maglia che si era liberato.
Colgo l'occasione per salutare tutti voi del forum, che da tempo seguo e leggo con molto interesse, essendo il miglior forum di basket in Italia :-). Buon basket a tutti!