It's time to tank for Dallas?
I Mavs pagheranno a caro prezzo il dietrofront di DeAndre Jordan?
— Paul Pierce (@paulpierce34) 8 Luglio 2015
— Paul Pierce (@paulpierce34) 9 Luglio 2015
That's why they brought me here lol pic.twitter.com/Z64Tkiyp01
— Paul Pierce (@paulpierce34) 9 Luglio 2015
A farne le spese, oltre alla credibilità di Jordan e delle stesse regole della moratoria, sarà la franchigia guidata dall'eccentrico Mark Cuban.
Nel suo ultimo post, Tim MacMahon di espn illustra chiaramente la situazione che si è venuta a creare: 'Per trovare un momento più distruttivo nella storia dei Mavs bisogna tornare indietro di oltre due decadi, alla sospensione di Roy Tarpley. Ora non ci sono centri disponibili che potrebbero rendere la squadra competitiva per un posto ai playoff, inoltre c'è un gran punto di domanda nella posizione di pointguard, le speranze di firmare Lin sono naufragate mentre Cuban cercava disperatamente un nuovo incontro con Jordan (troppo impegnato a giocare a carte e videogames con la comitiva Clippers). Non c'è ragione di chiedere a Parsons e Matthews (piccola provocazione, e se fosse Dallas a tirarsi indietro dall'accordo con l'ex guardia dei Blazers?) un ritorno in campo anticipato, the best case for the Mavs next season is to be as bad as possible.
It's time to tank in Dallas, non è neanche una scelta, è inevitabile....
Lo stesso Cuban, nell'euforia generata dall'accordo con Jordan aveva dichiarato: 'Con lo staff avevamo anche ipotizzato l'idea di fare un passo indietro, in caso di fallimento nella corsa ai migliori free agent. Per fortuna non è andata così'......
P.S. Un passo indietro probabilmente non basterà, dato che la scelta 2016 di Dallas è protetta solo se tra le prime 7.
Pagina di 5