Burns vuole giocare da italiano e manderà alla FIP un'istanza bonaria. Una sentenza gli dà ragione
Christian Burns, tramite i suoi agenti Santrolli e Ridolfi, ed il suo avvocato chiederà alla FIP di essere considerato italiano a tutti gli effetti tramite istanza bonaria. In caso di risposta negativa della FIP Burns è pronto a rivolgersi al Tar
A riportarlo è La Gazzetta dello Sport in un articolo a firma Andrea Tosi.
Burns, che oggi è “passaportato” nel campionato italiano, vuole essere riconosciuto italiano a tutti gli effetti nel massimo campionato di Serie A. Quindi vuole essere assimilato al cosiddetto “formato”, ossia un giocatore che abbia giocato per almeno 4 anni in un settore giovanile italiano, a prescindere dal luogo di nascita.
Come scrive La Gazzetta dello Sport, secondo una delibera federale del 2008, solo i “formati” possono giocare nella quota italiani nel numero minimo di cinque contratti all’interno dei due format al momento disponibili (3+4+5 o 5+5).
Quindi Burns viene considerato, nonostante il passaporto italiano, come comunitario in Italia.
L’avvocato dell’ala, che dal suo arrivo ha svoltato la stagione di Brescia, vuole però far cadere questa distinzione, che la FIP introdusse per limitare la pratica dei passaporti e proteggere i vivai, impugnando una sentenza del Consiglio di Stato del 2014.
In quella decisione Chauncey Campanaro chiedeva di essere equiparato all’italiano formato per potersi costruire una carriera i Italia. Campanaro ha giocato pochissimo in Italia (13 gare con Pistoia) ma il suo ricorso è andato avanti fino alla sentenza che che ha dichiarato illegittima per le norme della Comunità Europea (art. 20 del Trattato) e incostituzionale per la legge italiana la distinzione passaportato/formato.
"Invieremo alla Fip una istanza bonaria chiedendo che adegui il regolamento alla sentenza del CdS nel rispetto della lettera e dello spirito dell'art. 20 del Trattato UE che sancisce come diritto incomprimibile lo status di cittadino della comunità europea. Non abbiamo intenti belligeranti, vorremmo comporre la questione in via stragiudiziale, perciò ci aspettiamo che la Federazione proceda spontaneamente inserendo nei temi all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Federale l'adeguamento del regolamento alle norme UE nonché ai diritti costituzionalmente garantiti. Se la Fip vorrà resistere sulle sue posizioni anche dopo questo secondo passaggio, procederemo per le strade che ci riconosce la legge” ha detto l’avvocato Vicario a La Gazzetta dello Sport.
Vicario non ha intenzione di rivolgersi al Tar ma è pronto comunque ad andarci nel caso in cui la FIP decidesse di non adeguarsi.
“Non siamo qui per proclamare guerra alla Fip o anticipare giudizi. Una soluzione logica sarebbe un vantaggio per tutti" ha aggiunto Vicario, sempre a La Gazzetta dello Sport.
La speranza di Burns è di avere una risposta positiva entro giugno, quando riaprirà il mercato.
Altri giocatori con passaporto italiano ma senza la possibilità di giocare da italiani sono Jeff Brooks (passaporto italiano in arrivo in estate per matrimonio), Jarrius Jackson e Bruno Fitipaldo, appena finito al Galatasaray, Alex Acker di Cantù e Matt Carlino di Cremona.
Grazie ad una sanatoria, giocatori come Cerella, Lauwers, Juan Fernandez giocano da italiani ma nella quota passaportati (uno massimo a squadra) e non come comunitari.
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