Cantù é super, vittoria contro l'Olimpia Milano
Vittoria per la squadra di Sacripanti
C’è tanta aggressività da parte di tutte e due le formazioni già dalla palla a due, in un ambiente surriscaldato ancor prima di iniziare a giocare e come in un derby del genere ci si aspetti. E la gara, sotto gli occhi di un doppio ex di lusso (Andrea Trinchieri) è un continuo di capovolgimenti di fronte, con le due squadre che tirano con buone percentuali dal campo: Langford e Gentile protagonisti in maglia Olimpia (che non ha Moss e Samuels), mentre dall’altra parte sono i canestri di Leunen, chirurgico dall’arco, a fare bottino per l’Acqua Vitasnella. Il tap-in di Alessandro Gentile sulla prima sirena vale il pareggio al primo quarto sul 23-23. L’inizio di secondo periodo sorride ai milanesi di Banchi che con Gentile e Jerrels capitalizzano dalla lunetta (23-28); ma il minibreak è fermato dal gioco da 4 punti di Aradori che, insacca dalla lunga, e poi converte il libero aggiuntivo (27-28). Schiaccia Lawal al volo su assist di Haynes, poi 4-0 firmato Cusin e la tripla di Jenkins che vale il nuovo sorpasso canturino, seguita dal sottomano di Jones (36-32) a poco più di 3 minuti dall’intervallo, con Milano più contratta in fase offensiva. Sale di tono la fisicità dell’Acqua Vitasnella Cantù: Uter stoppa Haynes e nel possesso d’attacco Leunen centra la sua quarta tripla mandando in estasi il Pianella e costringendo Banchi al time-out (39-32 con 1’44’’ sul cronometro). E’ l’enorme talento di Langford a riportare l’EA7 a contatto (39-35) sul finire di quarto; sull’ultimo possesso Milano fa però infrazione di “3 secondi” con Gigli e, con 5 secondi e spiccioli da giocare, Sacripanti chiama time-out: Ragland, fin’ora ben contenuto dalla difesa milanese, si fa in palleggio tutto il campo e, comodamente in entrata, realizza sulla sirena il canestro del 41-35 canturino all’intervallo. Spara subito dall’arco Langford per l’EA7 (41-38) in apertura terza frazione. Poi Cantù usa ancora al meglio una delle sue armi più importanti: Jenkins e Ragland dall’arco costruiscono il break insieme ad un Cusin di tanta energia e padroni di casa per la prima volta al vantaggio in doppia cifra dopo 3 minuti giocati (53-42). L’immensa classe di Langford la risposta milanese insieme alla potenza sotto i tabelloni di Lawal (53-45). Jenkins, con un palleggio arresto e tiro da manuale, risponde alla tripla di Jerrels; poi schiaccia Lawal per Milano e subito dopo lo imita un ispirato Cusin (57-50). A 2’28’’ Aradori fa antisportivo su Gentile e l’esterno milanese prima fa 2/2 dalla lunetta e poi segna in penetrazione (57-54). E’ suo fratello Stefano dall’altra parte ad insaccare dalla lunga, seguito da Ragland sempre dai 6,75, riportando Cantù a +9 (63-54) a un minuto dal termine del terzo periodo. Botta e risposta Lawal-Uter negli ultimi secondi e tabellone che segna 66-57 con dieci minuti ancora da giocare. L’EA7 di Banchi si affida agli 1c1 di Langford e di Gentile per risalire la china, Cantù invece muove di più la palla e con Aradori dal post-basso e Rullo a bruciare la retina due volte dall’arco, a 5’32’’ è avanti 78-61. Banchi chiama time-out e Milano, al rientro, piazza un minibreak di 5-0, bloccato subito da un altro canestro dai 6,75 firmato Joe Ragland, salito nettamente di tono nella ripresa (81-66). Milano è alle corde, Cantù allunga 87-69 grazie alle giocate di Ragland e Cusin. Non serve l’ultima tripla di Gentile (87-72). Il derby lo vince una fantastica Acqua Vitasnella Cantù, gestita magistralmente da un ottimo Pino Sacripanti, probabilmente il reale mvp della gara. 4 giocatori in doppia cifra per Cantù: Ragland 17, Cusin 14, Jenkins 13 e 12 di Leunen; sulla sponda milanese, Gentile chiude a 26, 23 di Keith Langford e 14 dell’ex romano Gani Lawal.
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