Daniel Hackett: 'Bravo Gigi, meriti la NBA. Ma vinco io'
Le parole di Hackett prima di Gara 1 della finale. Parole di grande rispetto ed amicizia nei confronti di Gigi Datome
Daniel Hackett, combo guard della Mens Sana Siena, ha parlato a Tuttosport della finale contro la Virtus Roma che inizierà questa sera al PalaTiziano.
Ecco le parole di Hackett.
"Essere decisivi. Serve concentrazione e fiducia in se stessi, nei compagni di squadra. Poi tanta determinazione, voglia di lottare. Appena abbiamo visto un piccolo calo negli avversari, abbiamo cercato di soffocarli.
Euroleague. Ci saremmo qualificati. Ma non dimenticate gli infortuni di Ress e Janning, il calo fisico di altri, non avendo tempo per gli allenamenti.
Fiducia. Ho ricevuto fiducia dai compagni, non ho mai smesso di allenarmi, ho trovato grandi coach, un sistema che mi piaceva, la giusta mentalità in spogliatoio. Poi siamo un gruppo spensierato, in cui gli esperti di molte vittorie hanno accolto i giovani. Arriviamo a questa finale a testa alta.
Playoff a 7. Sì, le partite sono avvincenti, ma resta una formula da rivedere. Con i nostri organici e questi ritmi, ogni 48 ore, si rischiano infortuni e si smarrisce qualità e fluidità di gioco.
Datome. Quest'anno gli italiani sono stati protagonisti. Sono molto contento per noi e per il movimento. Lo sono anche per Gigi che coronerà il suo sogno Nba. Lo merita. Non ci sfidiamo dalla finale Under 13. Però eravamo, con Aradori, nell'Italia del bronzo Under 20 a Gorizia 2007. Segno che la generazione 1987-88 qualcosa dà. Anche grazie ai grandi coach avuti.
Razzismo nel basket. Per quanto riguarda il razzismo, nel basket siamo a casi isolati. Per carità, se sono riscontrati è giusto denunciarli. Per quanto è successo nei palasport, è vero: gara6 a Siena e gara7 a Varese avevano un clima rovente. Poi a Varese è tutto degenerato, un peccato. Ma non tutto il pubblico è così, ho ricevuto scuse, messaggi da tifosi varesini.
College basket E' una cultura diversa. Nei palasport i tifosi vogliono riprodurre il clima degli stadi calcistici. Non è possibile. Le autorità dovrebbero sottolineare le differenze, educare.
Roma. Squadra di grande atletismo in Lawal e negli esterni. E poi c'è il talento di Datome. Dobbiamo inceppare il loro meccanismo di gioco molto collaudato, non commettere errori di precipitazione. Banchi è un grande allenatore ci stiamo lavorando. Lui ha creduto in noi e noi crediamo in lui.
Duello Gigi-Daniel. Come manifesto promozionale va bene, facce buffe, capelli spesso buffi. Siamo due soggetti. Amiamo il gioco, trasmettiamo entusiasmo. Gli voglio bene, per di più, ma vinco io. Poi ci esalteremo in Nazionale".