NBA preview: Atlantic Division
Primo di sei post per presentare le division in vista della regular season

Atlantic Division
- favoriti: non si scappa dalla Big Apple, con entrambe le squadre desiderose di lottare fino alla fine con le migliori. I Knicks inseriscono l'enigma Bargnani , Udrih e Metta World Peace in un telaio abbastanza collaudato che però non avrà più a disposizione il genio di Jason Kidd ,fondamentale nello strepitoso inizio della scorsa regular season. Proprio quel Kidd che ora, coadiuvato da Lawrence Frank, guiderà i rinnovati Nets. L'arrivo di Garnett, Pierce, Kirilenko e Terry migliora di molto una squadra già dotata di talento ed esperienza, forse quella con il miglior roster dal primo al quindicesimo giocatore. Le due chiavi saranno la difesa e la capacità di Kidd di mantenere tutti coinvolti nelle rotazioni - non sarà facile visto che il dodicesimo o tredicesimo in rotazione è un certo Mirza Teletovic-.
- top five: Rajon Rondo, J.R.Smith/Joe Johnson, Paul Pierce/Rudy Gay,Carmelo Anthony, Tyson Chandler
-miglior attacco: i Knicks hanno chiuso la scorsa tagione al terzo posto NBA per punti segnati ogni 100 possessi ed hanno fatto registrare il quarto dato NBA nell'expected effective field goal percentage (statistica che in pratica indica la capacità di una squadra di selezionare i tiri a più alta percentuale, tenendo quindi conto solo del tipo di conclusioni prese) con il 51.2%, risultato dovuto in gran parte all'altissimo numero di tiri da tre.
Come possiamo vedere dalla tabella, da quando esiste il tiro da tre nessuna squadra ha tentato più tiri dall'arco dei Knicks dello scorso anno. La chiave del positivo 37.6% ottenuto dalla distanza (qui la mappa con il dettaglio di tutte le triple tentate) è stata la notevole circolazione della palla, favorita anche da un Anthony alla miglior stagione in carriera. Un dato su tutti spiega come le fortune dei Knicks della scorsa stagione siano state legate a doppio filo alle percentuali: gli uomini di Woodson hanno vinto 36 delle 40 gare in cui hanno avuto una percentuale dal campo migliore degli avversari.L'attacco dei Nets invece è da costruire, ma il mix sembra di quelli vincenti, con tanti creatori di gioco, una batteria di tiratori scelti ed uno dei migliori centri offensivi della NBA. C'è il potenziale per un reparto tra i migliori in assoluto...
-miglior difesa: anche qui se la giocano Knicks e Nets, con i primi che - anche grazie all'arrivo di MWP ed alla conferma di Kenyon Martin - sperano di tornare sui livelli del 2011/2012, mentre i secondi semplicemente hanno Kevin Garnett, uno che letteralmente non permette ai compagni di rilassarsi nella propria metà campo. A dargli il ambio ci penserà AK47, non l'ultimo arrivato...Gli automatismi nn potranno essere immediati, ma sull'impegno c'è poco da dubitare
- breakout player/s:La scelta ovvia è Jonas Valanciunas, centro con fisico e atletismo notevoli e buona mano sia dalla lunetta che nei pressi del ferro. Assieme a Drummond è il futuro NBA nel ruolo. Un problema? Non avrà più Calderon a servirlo..... Tony Wroten è un tipo di giocatore molto particolare, attacca e batte sempre l'avversario diretto, tira poco e male da tre, conquista molti falli (male ai liberi) e spesso cerca la giocata spettacolare al posto di quella semplice. A giudicare dal roster dei 76ers l'ex Memphis dovrebbe avere spazio nel backcourt , probabilmente come supporto in regia del rookie Michael Carter-Williams. Ha ancora tanti aspetti da migliorare, ma ha fisicità e tanto talento puro per dire la sua...
-X factor: l'impatto di Brad Stevens, allenatore moderno che tiene in gran considerazione le nuove risorse statistiche. In assenza di Rondo ha 'sfidato' Avery Bradley a giocare da playmaker; magari ha dato uno sguardo ai dati del quintetto con l'ex Texas, Lee, Pierce, Green e Bass, che ha letteralmente stracciato gli avversari - +34.2 la differenza tra punti segnati e punti subiti ogni 100 possessi nei 102 minuti in cui è stato impiegato nella scorsa stagione
- allenatore a rischio: Facile indicare Casey, che entra nell'ultima stagione del suo contratto con un nuovo gm, non proprio la situazione ideale....già si parla di George Karl....
- contender/s: sempre e solo Knicks e Nets; si tratta comuqnue di due squadre con diversi elementi usurati da una lunga carriera ed a rischio infortuni. Entrambe hanno roster lunghi e quindi la possibilità di non 'spremere' troppo i titolari, chi ci riuscirà meglio avrà un vantaggio nella volata finale....Sulla carta Brooklyn non sembra avere alcun punto debole - con quel payroll ci mancherebbe pure...- ma si sa che poi è il campo a parlare.
-rookie: Nerlens Noel e Kelly Olynyk, il top tra i lunghi debuttanti, il primo per la difesa ed il secondo per l'attacco. Insieme formerebbero un bel reparto...
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