I 76ers rischiano il peggior record della storia?
Con l'avvento di Sam Hinkie è iniziata una profonda ricostruzione, con un occhio rivolto al prossimo draft
Ormai la parola tanking è stabilmente una delle più usate del vocabolario NBA; c'è chi si affretta a smentire -sarà vero?Non lo scopriremo prima della dedaline di Febbraio- e chi invece non nasconde nulla, proprio come i 76ers.
I movimenti estivi parlano chiaro,sono partiti Jrue Holiday e Andrew Bynum, i due giocatori con il maggior salario, e sono arrivati una serie di giovani talenti, sicuramente promettenti ma quasi tutti senza esperienza in NBA.
Dalla scorsa stagione restano Thaddeus Young, Evan Turner -atteso dalla stagione della verità dopo una prima parte di carriera al di sotto delle aspettative-, Jason Richardson, Lavoy Allen, Kwame Brown, Spencer Hawes e Arnett Moultrie.
Poi ci sono i due atleti scelti nello scorso draft, lo stoppatore Nerlens Noel ed il talentuosissimo Michael Carter-Williams.
Oltre a questi 9 giocatori ci sono anche l'enigmatico Royce White - speriamo bene- e due prospetti come Tony Wroten e Darius Morris - entrambi playmaker di altezza superiore alla media del ruolo ed entrambi con buone doti atletiche. Probabile il loro utilizzo anche con MCW, per evitare che tocchi esclusivamente all'ex Syracuse la responsabilità di far girare la squadra. Verrebbe pressato da tutti gli avversari e si rischierebbe di bruciarlo-. Chiuderà il roster - teoricamente ci sono tre posti disponibili considerando 'sicuro' Darius Morris. Anche chi non dovesse fare la squadra potrebbe comunque restare affiliato alla squadra D-League dei Sixers, i Delaware - qualcuno tra i rookies Rodney Williams - strepitoso atleticamente, poco pericoloso al tiro da fuori, futuribile per versatilità e potenziale difensivo- Khalif Wyatt - eroe locale a Temple, scorer di razza al college da verificare in NBA -, poi James Anderson - definito da Bob Cooney la guardia titolare. Cooney aggiunge che Brett Brown non predilige l'uso esagerato del tiro da tre, settore nel quale ci sono comunque veramente pochi specialisti nel roster-, Tim Olbrecht, Hollis Thompson - attaccante di livello però troppo morbido in difesa-, Vander Blue - che probabilmente rimpiange di essere uscito in anticipo dal college. Con lui Marquette sarebbe stata squadra da top ten- e due lunghi, Solomon Alabi - ex Raptors e Florida State con gran fisico e buona mano ai liberi- e Nayal 'Mac' Koshwal.
Non manca il talento in generale, ma al momento è difficile anche solo ipotizzare una rotazione, tra infortuni e incognite varie. Probabilmente giocheranno ad alto ritmo, e forse miglioreranno anche l'ultimo posto per media punti della scorsa stagione, ma Brett Brown dovrà abituarsi a perdere qualche gara in più rispetto a quanto succedeva a San Antonio...
Già dalla prossima offseason Hinkie avrà a disposizione scelte nel draft - quella ricevuta dai Pelicans nella trade Holiday è protetta solo se tra le prime cinque - , e tanto spazio salariale per migliorare la squadra, ma per questa stagione ci sarà da soffrire al Wells Fargo Center.
Magari esploderà qualcuno dei tanti giovani, anche tra quelli meno quotati ad oggi, ma di vittorie non dovrebbero arrivarne molte. C'è chi si accontenterebbe di non emulare la squadra del 1973, che chiuse a 9 vittorie e 73 sconfitte, in attesa di tempi migliori....