Chi sarà il rookie dell'anno?
Le prospettive di utilizzo degli atleti scelti in lotteria nell'ultimo draft
I membri della tanto bistrattata classe dei giocatori scelti nel draft NBA 2013 a breve avranno finalmente l'occasione per dimostare in campo il loro valore, e tra di loro uno verrà premiato con il 'rookie of the year' - qui il pronostico di Espn Forecast- ; vediamo le prospettive di utilizzo dei principali candidati,
- Anthony Bennett: storicamente Mike Brown non ama più di tanto i rookie - tranne Gibson - ed in più ha detto chiaramente che per il momento Bennett giocherà solo da power forward. Potrebbero aprirsi degli spazi se Bynum e Varejao non riusciranno ad evitare gli infortuni,ma il reparto lunghi comprende anche l'altro canadese Thompson, Zeller e Clark, preso per giocare da small forward ma perfettamente in grado di giocare da secondo lungo. Ad ogni modo sembra difficile che per l'ex UNLV ci saranno a disposizione i minuti che si danno di solito alla prima scelta assoluta...
- Victor Oladipo: pointguard o non pointguard, l'ex Indiana avrà ogni possibilità per dimostrare il suo valore. L'esperimento nel ruolo di regista è interessante specialmente in difesa, dove Oladipo ha la taglia fisica, il potenziale e l'intensità per limitare lla fonte del gioco avversaria. I Magic continueranno ad impiegare i tanti giovani del roster senza pretese di postseason, situazione ideale per un rookie. Probabilmente ad oggi è il favorito per succedere a Damian Lillard
- Otto Porter: il tuttofare da Georgetown ha avuto qualche problema fisico e non ha destato una grande impressione nella Summer League, un contesto comunque non adatto a mettere in risalto le sue doti di uomo-squadra. Washington punta ai playoff ed ha Webster ed Ariza nel ruolo, difficile quindi prevedere grandi spazi per Porter.
- Cody Zeller: ottimo a Las Vegas, ha doti fisiche e tipo di gioco che dovrebbero integrarsi bene con quelle di Al Jefferson. Zeller dovrà mostrarsi affidabile in difesa dato che l'ex Utah va supportato nella propria metà campo. Si giocherà lo spazio con McRoberts, Tolliver e Biyombo, visto il recente infortunio di Haywood. A meno che Clifford non opti per lo small-ball, con Kidd-Gilchrist da power forward.
- Alex Len: di recente è tornato ad allenarsi dopo i problemi - e le relative operazioni- ad entrambe le caviglie. Con Gortat in scadenza ed indiziato numero uno per una eventuale trade, l'ex Maryland avrà come concorrenti l'altro ucraino Kravstov - discreto agli europei - e Miles Plumlee. Hornacek vuole correre, ed un Len al top della condizione fisica può ritagliarsi da subito un ruolo.
-Nerlens Noel: in recupero dall'infortunio che gli ha impedito di aiutare Kentucky nella qualificazione per la March Madness, al rientro avrà certamente tutto lo spazio di questo mondo in una squadra che non ha alcun proposito di vittoria - esclusa quella nella draft lottery...-. In difesa ha doti innegabili e potenzialmente di alto livello, in attacco è da costruire e lo sa anche lui....
- Ben McLemore: attivo nelle prime uscite di preseason dopo una summer league fatta di alcune esplosioni realizzative impressionanti e tante forzature - neanche un assist...-. A Sacramento - forse la squadra con più incertezza nelle rotazioni se escludiamo il ruolo di centro- cercheranno di enfatizzare maggiormente il lavoro difensivo, e quindi l'ex Kansas dovrà reggere anche nella sua metà campo. I concorrenti diretti per il minutaggio sono Marcus Thornton e Jimmer Fredette; rispetto a loro McLemore ha di gran lunga il miglior potenziale difensivo. Starà a lui sfruttarlo per guadagnarsi la fiducia di Malone
- Kentavious Caldwell-Pope: Cheeks di recente ha detto che andrà con uno tra Billups e Stuckey - nel frattempo infortunatosi- nel ruolo di shooting guards titolare, ma per l'ex Georgia dovrebbe esserci comunque discreto spazio nel secondo quintetto. Al college , nonostante fosse l'unico obiettivo delle difese avversarie, ha mostrato il tiro e la versatilità necessarie per giocare al piano di sopra. Detroit lo ha preferito al prodotto dell'università locale Trey Burke, nonostante il bisogno di un nuovo playmaker, segno che crede molto nelle sue qualità. X factor del gruppo
- Trey Burke: il principale concorrente di Oladipo, avrà le chiavi della squadra in mano fin da subito. I Jazz hanno uno starting five giovanissimo e poche ambizioni legate ai risultati immediati, probabile quindi spazio e possibilità anche di sbagliare per il 'player of the year' della scorsa stagione NCAA , che ha ammesso di aver avuto problemi in attacco durante la summer league. Dietro di lui al momento c'è solo il comunque solido John Lucas III
- C.J. McCollum: infortunatosi di recente, ai Blazers si è trovato in un reparto abbastanza lungo numericamente. Avrà le sue chances al rientro, in che numero dipenderà molto dall'inizio di stagione dei suoi; saranno tante nel caso in cui dovessero iniziare con il piede sbagliato e quindi rinunciare ai playoff nella super competitiva Western Conference
- Michael Carter-Williams: per supportare la sua crescita i 76ers hanno preso gente come Wroten e Morris, come lui registi di buona taglia fisica e quindi facilmente impiegabili insieme. Come unico regista si rischierebbe seriamente di bruciarlo, anche in una situazione senza stress immediati come quella di Phila, gli avversari lo presserebbero dal primo all'ultimo secondo....Migliore come realizzatore rispetto a quanto mostrato la scorsa stagione, il suo stile di gioco offensivo probabilmente è più adatto per la NBA. Sorpresona?
- Kelly Olynyk: formidabile in attacco nella summer league di Orlando, a confermare la strepitosa crescita in seguito alla stagione da redshirt a Gonzaga. Ha tiro da fuori e capacità di batter l'uomo in palleggio, i dubbi su di lui riguardano la fisicità e la tenuta in difesa ed a rimbalzo. L'unico centro dei Celtics oltre a lui è il rookie Vitor Faverani, probabile che Stevens - altro allenatore che esige tanto impegno ed intensità nella propria metà campo - opti anche per soluzioni con due power forward, scegliendo di volta in volta tra l'ex Gonzaga, Faverani, Bass, Sullinger e Humpries. Anche qui l'inizio della stagione detterà le strategie ed i conseguenti minutaggi dei vari giocatori, Ainge ha negato il 'tanking', ma lo fanno tutti...
- Shabazz Muhammad: in doppia cifra nell'ultima giocata contro Milwaukee, l'ex UCLA potrebbe sfruttare l'assenza di Budinger per inserirsi in rotazione. Dominante al liceo, positivo ma nulla di più al college, discutibile in alcuni comportamenti, ma pieno di talento e determinazione. Per ora ha davanti Corey Brewer, superiore come difensore e uomo squadra ma meno realizzatore. Imprevedibile nel bene e nel male
Tra gli altri rookies scelti al primo giro quello che sembra avere più possibilità di impiego è Archie Goodwin, reduce da una summer league più che positiva. I Suns dovrebbero partire con la coppia Dragic-Bledsoe, dietro di loro ci sono in ordine sparso Brown, Marshall e appunto Goodwin. Il giovanissimo ex Kentucky ha coraggio, doti fisiche e tecniche per ritagliarsi un ruolo fisso nella rotazione.
Guardando al secondo giro ci sono diversi atleti con contratti lunghi su cuui le rispettive squadre sembrano puntare, ma difficilmente qualcuno potrà inserirsi nella battaglia per il 'rookie of the year'..
Alla fine i favoriti sembrano Oladipo e Burke, ma ogni anno ci sono sorprese, basta un piccolo infortunio, una singola possibilità....