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NBA 17/11/2017, 09.43

Silver parla con la NCAA per lo one-and-done. In futuro giocatori dalla high school alla NBA?

Il desiderio di Adam Silver è quello di eliminare lo one-and-done dei giocatori di college. Ma per riuscirci potrebbe dover riaprire al passaggio dei giocatori dalla high school alla NBA

NBA
Il commissioner NBA Adam Silver, assieme a Michele Roberts, direttrice esecutiva della NBPA, si è incontrata con Condoleezza Rice, a capo della nuova commissione sul college basketball.
La Rice è stata messa a capo della NCAA Commission dopo lo scandalo che ha travolto il basket collegiale qualche settimana fa.

L’argomento caldo è stato l’eleggibilità dei giocatori.

Il desiderio di Adam Silver, commissioner NBA, è quello di eliminare lo one-and-done dei giocatori di college (ossia il presentarsi al draft dopo il primo anno di università).

Ma questo desiderio potrebbe però obbligare Silver ad aprire al passaggio dei giocatori direttamente dalla high school alla NBA, vietato da qualche anno a questa parte.

Considerando che qualsiasi modifica per l’eleggibilità dovrà essere negoziata tra NBA e NBPA, una delle ipotesi al momento, ancora comunque molto remote, è permettere ai giocatori di presentarsi in NBA direttamente dalla high school. Mentre coloro che entreranno al college saranno obbligati a rimanerci almeno due anni.
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E. Carchia

E. Carchia

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 27 Commenti
  • rr441 17/11/2017, 21.02
    Citazione ( HisAirness 17/11/2017 @ 12:43 )

    ma il problema dello one and done quale sarebbe?

    Che arrivano in NBA frotte di giocatori non ancora in grado di giocarvi e che spesso si bruciano.

  • JaxMamba 17/11/2017, 19.36 Mobile
    Citazione ( Anklebreaker 17/11/2017 @ 19:25 )

    Ed io concordo. Un anno di college cambia ben poco per tanti di quei prospetti pompatissimi fin dal liceo. Per loro meglio sfruttare l'onda e andare subito in Nba, tanto ci penserà eventualmente la 'selezione naturale' a farli fuori. Chi va al colle ...

    Esatto. Tanto ci saranno i primi anni di esodo di massa dalle high school per poi normalizzare la situazionrle. Alla fine ne guadagneranno tutti. Del resto per un Ayton o un Simmons l anno al college cambia zero.

  • Anklebreaker 17/11/2017, 19.25
    Citazione ( JaxMamba 17/11/2017 @ 14:16 )

    Basta one and done o drittj dalle superiori o due anni di college minimo. La proposta di coach K.

    Ed io concordo. Un anno di college cambia ben poco per tanti di quei prospetti pompatissimi fin dal liceo. Per loro meglio sfruttare l'onda e andare subito in Nba, tanto ci penserà eventualmente la 'selezione naturale' a farli fuori. Chi va al college deve poter fare un percorso di crescita (non solo sportiva) e minimo deve restare un paio d'anni.
    Altrimenti torniamo alla liberalizzazione totale.

  • Synesthesia 17/11/2017, 16.43

    paradossale....il presupposto del dare una preparazione solida mi sembra condivisibile, ma prevedendo il passaggio diretto dall'high school si snaturerebbe la ratio della riforma

  • OttoLamphred 17/11/2017, 16.41
    Citazione ( cohexu 17/11/2017 @ 11:06 )

    che grandissima belinata, il draft lo faranno in base all'hype e stare al college diventerà obsoleto. Silver sei la cosa peggiore che la Nba potesse avere, un commissioner social.

    Conquoto

  • mikele 17/11/2017, 16.39

    Fantastico!!
    Già arriva gente che manco sa palleggiare o passare e a volte tirare

    Se poi li prendiamo ancora prima capace che arrivano gattonando

  • AVS 17/11/2017, 16.37 Mobile

    Che gli 1anDone siano dannosi è risaputo, ma se questa deve essere la soluzione, tanto meglio rimanere così. Per me l'unica strada plausibile sono i 2 anni obbligatori al college o squadre europee da selezionare annualmente in base ai risultati. Così chi volesse remunerare fin da subito, perdendo la possibilità di laurearsi, almeno impara a giocare.

  • David 17/11/2017, 15.40

    Fallo Silver, e ti adoro. Rafforziamo la NCAA e di conseguenza diamo fondamentali piu' forti a chi arriva al piano di sopra. Cosi una chiamata al primo giro sara' senza dubbio gente che puo' stare stabilmente in rotazione se non in quintetto.

  • MostVassilisPlayer 17/11/2017, 14.25 Mobile
    Citazione ( uriaran 17/11/2017 @ 13:16 )

    Perché è un interesse anche del NBA che arrivino giocatori pronti quanto lo era Duncan nel '97. Almeno io la vedo così. Quante volte parliamo delle potenzialità di un giocatore che non vedremo mai svilupparsi a pieno? Non sono un nostalgico, nono ...

    Duncan peró ha fatto una sua scelta, come tanti prima di lui. Se il college viene vissuto come un'imposizione,cosa ad oggi vera, dubito possa essere proficuo. Al massimo NCAA e NBA potrebbero dare incentivi ai giocatori per passare dal college e rimanerci più anni.

  • JaxMamba 17/11/2017, 14.16 Mobile

    Basta one and done o drittj dalle superiori o due anni di college minimo. La proposta di coach K.

  • Rick14FT 17/11/2017, 13.37 Mobile

    Io la butto lì, ma se il one&done rimanesse però chi si vuole fare eleggere dopo l’high school Può farlo ma è comunque obbligato a farsi un anno di università/in giro per il mondo, in questo modo se il talento è cristallino già dall’high school le squadre se lo possono accaparrare ma comunque per il suo futuro post-professionismo avrà un anno di istruzione in più non sarebbe male? E se viene scelto in quell’anno percepirà uno stipendio minimo, oppure basterebbe che ai giocatori universitari venga perlomeno un guadagno sui diritti di immagine che sfruttano le università

  • uriaran 17/11/2017, 13.16
    Citazione ( MostVassilisPlayer 17/11/2017 @ 12:50 )

    per quanto quella che descrivi sia la situazione reale, non capisco perche dovrebbe essere la NBA a mettere una pezza sulle pessime decisioni dei giocatori e, soprattutto, sull''incapacita di diverse squadre di sviluppare i propri talenti. Sviluppare ...

    Perché è un interesse anche del NBA che arrivino giocatori pronti quanto lo era Duncan nel '97. Almeno io la vedo così. Quante volte parliamo delle potenzialità di un giocatore che non vedremo mai svilupparsi a pieno? Non sono un nostalgico, nonostante segua il basket dagli inizi degli anni 90. Preferisco il basket di oggi: più veloce, più atletico, più tattico, più divertente. Il gioco si è evoluto in tutto, però noto che da un punto di vista tecnico i giocatori oggi sono inferiori. Immagino le capacità tecniche di quella generazione di giocatori inserita nel gioco di oggi.

  • MostVassilisPlayer 17/11/2017, 12.50 Mobile
    Citazione ( uriaran 17/11/2017 @ 10:02 )

    Il percorso mi sembra veramente sbagliato, molto meglio un limite di età per il debutto in NBA a questo punto, con la possibilità di chiamare un liceale ma l'obbligo di parcheggiarlo al college per un paio d'anni. Il problema maggiore degli one-and ...

    per quanto quella che descrivi sia la situazione reale, non capisco perche dovrebbe essere la NBA a mettere una pezza sulle pessime decisioni dei giocatori e, soprattutto, sull''incapacita di diverse squadre di sviluppare i propri talenti. Sviluppare come si le tue scelte dovrebbe essere una responsabilita della franchigia, spetta a loro lavorare nel modo giusto e non sperare che ci pensino altri.

  • HisAirness 17/11/2017, 12.43

    ma il problema dello one and done quale sarebbe?

  • FromTheOrigins 17/11/2017, 11.57 Mobile

    Bella cavolata!

  • 09knicks 17/11/2017, 11.39
    Citazione ( cohexu 17/11/2017 @ 11:13 )

    Vero, ma almeno dopo un anno di college ti rendi conto se sei davanti ad una sega mostruosa o uno con un possibile talento/margini di miglioramento. É un gradino in più rispetto a qualsiasi high school. La mia critica va dritta a quello che a mio a ...

    Mah secondo me invece cambierebbe poco, visto che fare il college per un anno spesso non serve anulla. Capire due anni, ma uno...Anzi spesso son solo pochi mesi, perchè se uno non fa il torneo da gennaio-febbraio molla tutto e inizia a fare workout, allenamenti personalizzati ecc.

    Il college alla fine rimarrebbe comunque importante per tutti quei prospetti che vogliono avanzare nelle scelte, avrebbero due anni per mettersi in mostra ancor di più e lavorare senza problemi.

    Secondo me non è un idea campata per aria.

  • LupoLupo 17/11/2017, 11.32 Mobile
    Citazione ( uriaran 17/11/2017 @ 10:51 )

    Il punto è che questa riforma alimenterebbe il disequilibrio sociale. A fare il gran salto sarebbe chi ha necessità urgenti di guadagnare qualcosa dal basket perché vive in condizioni sociali non ottimali, mentre, per quanto forte, un giocatore de ...

    ....yes...poi hanno iniziato a pagare i giocstori 10ml l'anno

  • cohexu 17/11/2017, 11.13
    Citazione ( 09knicks 17/11/2017 @ 11:07 )

    Perchè ad oggi in base a cosa si fa?

    Vero, ma almeno dopo un anno di college ti rendi conto se sei davanti ad una sega mostruosa o uno con un possibile talento/margini di miglioramento. É un gradino in più rispetto a qualsiasi high school. La mia critica va dritta a quello che a mio avviso è il vero problema oggi in questa lega, un uomo che ha ereditato il mostruoso lavoro fatto da Stern (nel bene o nel male) e pensa più ad essere ben visto dai fans nba che a dare una direzione decisa per risolvere i problemi.

  • 09knicks 17/11/2017, 11.07
    Citazione ( cohexu 17/11/2017 @ 11:06 )

    che grandissima belinata, il draft lo faranno in base all'hype e stare al college diventerà obsoleto. Silver sei la cosa peggiore che la Nba potesse avere, un commissioner social.

    Perchè ad oggi in base a cosa si fa?

  • cohexu 17/11/2017, 11.06

    che grandissima belinata, il draft lo faranno in base all'hype e stare al college diventerà obsoleto. Silver sei la cosa peggiore che la Nba potesse avere, un commissioner social.

  • uriaran 17/11/2017, 10.51
    Citazione ( Spacing 17/11/2017 @ 10:38 )

    Non male secondo me. Un anno al college non cambia più di tanto. Ci sta mettere minimo due con l'opzione direttamente dalla high school per chi si sente pronto. Tanto chi non è pronto non va da nessuna parte se fa il salto.

    Il punto è che questa riforma alimenterebbe il disequilibrio sociale. A fare il gran salto sarebbe chi ha necessità urgenti di guadagnare qualcosa dal basket perché vive in condizioni sociali non ottimali, mentre, per quanto forte, un giocatore della middle class si farebbe i suoi due anni al college. Dopo la fine della carriera sportiva, che non significa per tutti diventare il nuovo Lebron, due anni di formazione universitaria ti sono utili. Il bello di come era concepito il sistema sportivo americano, almeno storicamente e potenzialmente, era che un ragazzo forte nello sport, che mai avrebbe potuto permettersi una formazione universitaria, se la poteva permettere e poteva avere un futuro lavorativo aldilà dello sport.

  • Spacing 17/11/2017, 10.38 Mobile

    Non male secondo me. Un anno al college non cambia più di tanto. Ci sta mettere minimo due con l'opzione direttamente dalla high school per chi si sente pronto. Tanto chi non è pronto non va da nessuna parte se fa il salto.

  • Sissospò 17/11/2017, 10.25 Mobile

    1 passo in avanti e 2 indietro

  • 09knicks 17/11/2017, 10.09 Mobile

    A parte rare eccezioni, ad oggi fare un anno di college serve poco, anzi alcune volte è solo un rischio per gli stessi giocatori.

    Ai prospetti più forti cambia poco arrivare un anno prima in NBA, si affermeranno comunque. Il college o va fatto bene, o va lasciata libera scelta ai giocatori.

    Da questo punto di vista sarebbe anche un vantaggio tecnico per le squadre NCCA, sapendo di avere certi giocatori per due anni potrebbero pianificare meglio i roster. Certo dal punto di vista dell'immagine non avrebbero più tantissimi top prospetti però.

  • uriaran 17/11/2017, 10.02

    Il percorso mi sembra veramente sbagliato, molto meglio un limite di età per il debutto in NBA a questo punto, con la possibilità di chiamare un liceale ma l'obbligo di parcheggiarlo al college per un paio d'anni. Il problema maggiore degli one-and-done è che escono dal College giocatori totalmente ancora da formare a livello NBA. Fin qui credo di aver detto un'ovvietà. Il problema è successivo. C'è chi ha la fortuna di trovarsi con un Head Coach come Stevens che allena, nel senso più ampio della parola, i propri giocatori. Altri pensano solo al risultato. Negli anni abbiamo perso molti cestisti che avevano un talento naturale ma hanno avuto problemi di adattamento. Non perderemo Ingram, ad esempio, ma a livello di talento puro un anno fa era di gran lunga davanti rispetto a Brown. Ora Brown domina contro gli Warriors mentre Ingram fa il suo e poco di più. Se questi giocatori arrivassero già formati, forse, la questione di dove vengono scelti in NBA sarebbe meno decisiva.

  • sonoio 17/11/2017, 09.58 Mobile

    Io piuttosto vorrei regole identiche tra Nba, Fiba e Ncaa. Attualmente sono 3 sport diversi

  • sonoio 17/11/2017, 09.56 Mobile

    Bah, non approvo.. Con l'obbligo dei 2 anni poi.. Chi ha la possibilità salta diretto il college