Marco Calvani: 'Serata in cui l'orgoglio di essere virtussini prevale'
Marco Calvani parla dopo aver perso lo scudetto in Gara 5
Finisce in gara 5 il sogno scudetto della Acea Virtus Roma che perde per 63-79 la partita e per 4-1 la serie finale contro la Montepaschi Siena, con la squadra senese che è stata più brava a gestire i finali di partita e la tensione emotiva del palcoscenico delle finali scudetto. Questa sconfitta non macchia di certo una stagione meravigliosa per la Virtus Roma, che dalla possibile esclusione dal campionato per la mancata iscrizione si ritrova 9 mesi dopo con la medaglia d’argento di vice-campioni d’Italia al collo, con la consapevolezza di aver allestito la squadra con un budget ridottissimo il cui obiettivo di inizio stagione era una comoda salvezza. La partita ha poco da raccontare a parte l’espulsione per doppio fallo tecnico di coach Calvani nell’intervallo tra il 1° e il 2° quarto, con Siena che rimane in vantaggio per tutti i 40 min della partita mostrando una migliore pallacanestro sia offensiva che difensiva che ha portato poi al vantaggio di 13 punti con cui la squadra di coach Banchi ha chiuso la partita.
Coach Calvani visibilmente emozionato dopo l’ovazione che il pubblico di Roma gli ha tributato dopo la partita, commenta così la gara:”Complimenti a Siena, credo che di tutte le cinque partite della serie questa sia stata la più bella, qualsiasi spettatore deve riconoscere la qualità della pallacanestro che hanno giocato, hanno saputo far girare il pallone in modo quasi chirurgico, mandandolo sempre nel posto migliore. Voglio ringraziare i miei giocatori per questa stagione incredibile, non tanto per il risultato rispetto a quelli che erano gli obiettivi di inizio campionato ma perché ci hanno sempre messo qualcosa in più. Questo il pubblico l’ha capito e posso esserne testimone perché nel finale della scorsa stagione io c’ero, quando dopo qualche sconfitta mostravano il loro disappunto fischiandoci. Quest’anno invece dalla prima gara casalinga persa contro Cantù i tifosi hanno capito come i giocatori non mollassero mai e ci hanno sostenuto sempre. Voglio ringraziare il pubblico abbiamo restituito ai tifosi un’identità con la squadra e con la pallacanestro, oltre che all’entusiasmo e la febbre da Virtus, aspetti che si erano persi e che possono sembrare marginali ma che non si comprano con uno sponsor o con l’ingaggio di una superstar, vanno costruiti giorno dopo giorno con umiltà e con quello che fai in campo. Grande commozione alla fine perché ovviamente quello che ti viene riconosciuto dai tifosi che hanno fatto molti sacrifici per seguirci anche in trasferta, son cose queste che non hanno prezzo. Di quello che è successo alla fine del primo quarto non parlo perché sporcherebbe quella che è la mia gioia di questo momento, io ho fatto quello che sentivo andasse fatto, noi tutti ci abbiamo messo la faccia. Non vado a rovinare una serata come questa parlando degli arbitri, questa non deve essere solo la serata dell’elogio di Siena, questa è la serata dove l’orgoglio di essere Virtussini deve essere altissimo, bisogna essere fieri di essere tifosi della Virtus Roma. Noi ripartiamo da questo momento per costruire il futuro, adesso la palla passa alla società, che deve avere le idee chiare, deve saper programmare e portare avanti il progetto. Lo scudetto di Siena non è casuale è frutto del lavoro di anni. Penso che l’uomo simbolo di tutta la stagione sia Tonolli che ha sempre lavorato duro anche senza mettere quasi ai piede in campo, mantenendo sempre un ottimo e propositivo atteggiamento”.
Si conclude cosi una stagione meravigliosa per la Acea Virtus Roma, che dovrà ora durante la offseason esser brava a mantenere il più possibile unito il gruppo di quest’anno, anche se sembra scontata la partenza di Datome, e continuare con il lavoro e la mentalità del sacrificio intrapresa quest’anno affinché questa stagione non sia un exploit ma diventi la normalità.
Pagina di 2