Le pagelle della serie Cimberio Varese-Montepaschi Siena
I voti ai protagonisti della serie Varese-Siena
Dusan Sakota 7-: Tralasciando il brutto episodio di gara7, dovuto comunque a molto nervosismo e alla consapevolezza di aver lasciato alle spalle qualcosa di grosso, non si può che riconoscere una buonissima serie giocata da Dusan. Il suo contributo nei PO è stato incredibilmente superiore rispetto al campionato. In questa serie ha avuto un paio di passaggi a vuoto specialmente nelle gare 3 e 4 giocate a Siena, ma verrà anche ricordato per quell’incredibile prodezza con 62 centesimi sul cronometro. 3 anni fa era ad un passo dalla morte, ora è di nuovo un signor giocatore di pallacanestro.
Adrian Banks 5,5: Il ragazzo di Memphis disputa una serie molto incostante, fatta di prestazioni discrete o buone ad altre in cui sembra una comparsa. Il peggio purtroppo arriva quando conta, ovvero una gara7 in cui è totalmente estraneo del gioco, e la sua assenza si sente terribilmente per Varese. Pure lui chiude comunque una stagione da protagonista, anche se forse nei momenti topici ci si poteva aspettare qualcosa di più. La sua tripla da oltre metà campo resta uno dei canestri indimenticabili di questa serie, ma alla fine dei conti non sembra esser servita a molto...
Erik Rush s.v.: Gioca si e no 15-20 minuti nella serie in cui non lo si nota, anzi a volte commette pure qualche errore in momenti critici. Impossibile giudicarlo.
Janar Talts 7,5: La vera sorpresa di questa semifinale. Dovrebbe essere la “riserva” di Dunston, e invece è in campo nei momenti cruciali di quasi tutti i match (a parte gara1 in cui è fuori per il turnover). E soprattutto alcune partite le vince proprio lui! Una gara2 condita da 11 rimbalzi, una gara5 con il rimbalzo offensivo e lo schiaccione decisivo, e una gara6 sempre con un rimbalzo offensivo più la giocata 2+1 per il pareggio. Che dire, viene fuori alla grande e dimostra di avere ottime qualità e un gran cuore. In difesa soffre un pò i lunghi senesi molto più atletici di lui (e infatti con lui in campo Siena domina come rimbalzi offensivi), ma di certo restano le sue grandi prestazioni.
Andrea De Nicolao 6,5: Il cuore e l’anima di questo ragazzo di soli 21 anni sono encomiabili. Certo, non sarà un realizzatore, però ha un’intelligenza cestistica fuori dal comune per la sua età, ed inoltre in difesa ci mette tutto e di più. Hackett lo soffre terribilmente, è forse l’unico che non riesce ad attaccare con continuità, e questo dimostra le grandi doti di Andrea. Avrà sicuramente un futuro florido, e anche in ottica nazionale sarà sicuramente da tenere in considerazione.
Mike Green 7,5: L’ultimo ad arrendersi, ci prova fino in fondo, piazza canestri assurdi e lotta come non mai. Un vero condottiero, un grandissimo giocatore. Come tutta Varese toppa gara3, e una buona parte di gara1, però è decisivo con i liberi della vittoria di gara2. Il suo più grande neo arriva in gara4, quando commette quel fallo ingenuo ad 1 secondo dalla fine su Hackett, che da la vittoria a Siena. Però nelle gare successive è bravo a ricomporsi subito, a guidare i biancorossi al sogno che si spegne nella serata di Masnago. Lui gara7 la chiude con 20 pti a referto, questo per far capire quanto davvero sia stato l’ultimo a gettare la spugna.
Bruno Cerella 6+: Dopo una stagione passata tutta in panchina per il suo lungo infortunio, viene mandato in campo con continuità in questa serie. E proprio lui risulta esser decisivo in gara2, mettendo a referto punti pesanti. Applica una buona difesa quando è sul parquet, anche se la stagione di quasi completa inattività si vede e si fa sentire. Nel complesso non demerita comunque, e sicuramente l’anno prossimo potrà essere uno dei protagonisti di questo campionato.
Ebi Ere 6,5: Uno dei voti più difficili da assegnare...una gara1 discreta, seguita da 2 gare in cui ci si chiede “Ma Ere è in campo?”. In quelle no, ma poi il capitano dimostra in campo il suo valore, mettendo a tacere tutte le critiche. Nel suicidio di gara4 disputa una gara assurda, ripetendosi 2 giorni dopo. Cala nelle ultime due partite dando comunque un buon contributo. Perde sicuramente il confronto con Moss sull’altro lato del campo, ma di certo non sfigura. Una buona stagione giocata con molta professionalità da parte del nigeriano.
Achille Polonara 5+: Dal giocatore che ha vinto il titolo di “Miglior U22 del campionato” forse ci si poteva, e doveva, aspettare qualcosa di più. Ok, che le ultime gare le gioca debilitato dall’infortunio patito in gara5, ma nelle prime 4 è un pò la controfigura del gran bel giocatore apprezzato negli 8 mesi precedenti. Come per De Nicolao il futuro sarà sicuramente con grandi prospettive, però questa serie purtroppo l’ha toppata.
Bryant Dunston 6,5: La valutazione sul centro americano è complessa. Vero, sotto i tabelloni è un qualcosa di indecifrabile vista la forza che ci mette e i palloni che cattura. Però Varese le partite le vince senza lui in campo...ovviamente questo non vuol dire nulla ma va riconosciuto. Certo, la sua assenza in gara7 è risultata non pesante ma di più. Sicuramente è la più bella sorpresa di questa stagione, e siamo tutti certi che questa sarà un’estate rovente per lui e per il suo agente sul fronte del mercato.
Dejan Ivanov 6: L’acquisto dell’ultim’ora varesina non incide particolarmente, anche se però la sua prestazione dell’epica gara6 è determinante. Ci mette coraggio e grinta, ma risulta abbastanza difficile integrarsi in un gruppo ben colladauto quando vieni acquistato a fine Aprile. Apprezzabile per l’impegno messo.
Frank Vitucci 6: Il miglior allenatore del campionato non si ripete di certo in questa semifinale. Troppe parole fuori dal campo (giuste o sbagliate che siano restano comunque troppe), e scelte poco lucide quando conta. Vero, in campo ci vanno i giocatori, ma anche un allenatore a volte ha le sue colpe, specie se ti trovi +15 a 7 min dalla fine in una gara4 di vitale importanza. Esce sconfitto e un pelo ridimensionato, ma nonostante ciò merita un voto alto per la stagione che ha disputato con la sua Varese. Sul suo futuro circolano molte voci, vedremo cosa ci riserveranno i prossimi giorni.
Mens Sana Siena 7,5: La stagione del ridimensionamento? La stagione dei grandi addii? Si, forse è proprio la stagione di queste cose, eppure loro sono sempre li a giocarsi la finale. Come nei quarti contro l’Olimpia vince gara7 fuori casa con una prova di grande maturità e solidità. Cambiano gli attori, non cambiano le sceneggiature. Ora si prospetta una rivincita a 5 anni di distanza contro Roma, e ancora una volta non avrà il fattore campo a favore, cosa che finora comunque pare aver portato bene ai biancoverdi...
Bobby Brown 8: Al termine della serie con Milano dissi “Attenzione varesini...Brown ha giocato troppo male queste 7 partite”. E infatti cosa accade? Che vince da solo in lungo e in largo una buona fetta della serie. Sicuramente è un solista, e magari pecca in difesa, ma ha doti di attaccante rare. Nella gara decisiva dorme per 20 minuti abbondanti, salvo poi metterne 14 nei momenti decisivi. Un campione si distingue anche per questo. Sfiora per ben due volte il trentello, e in una semifinale PO non è poco.
Ben Eze 5: Se lui invece con Milano era risultato decisivo, contro Varese è quasi un fantasma, tanto addirittura da stare panchinato 40 minuti in gara7. Sicuramente troverà più spazio in finale, dato che Banchi ha la possibilità di far ruotare più giocatori, però è risultato parecchio estraneo al gioco di questa serie.
Marco Carraretto 6: Lo stesso discorso fatto per Eze vale anche per il capitano senese. Lui sicuramente rende un pò di più, e nel complesso (a maggior ragione che Siena vince) una sufficienza la merita. Ma se con Milano era stato l’uomo della provvidenza per ben 2 gare, non gli si può dire lo stesso per questa serie. Certo, una cosa non la fa mai mancare, ed è il cuore con cui lotta su ogni pallone.
Aleksandar Rasic s.v. Giudicarlo è impossibile visti i pochissimi minuti passati sul parquet. Certo, una cosa importante però la fa, ed è la bomba sulla sirena del 2° quarto in gara7. Poco, ma decisivo.
Kristjan Kangur 6: Una serie abbastanza altalenante per l’estone, caratterizzata anche da due virgole a referto, cosa comunque abbastanza inusuale per un tiratore come lui. E’ l’ex di turno e magari soffre un pò la pressione. Un piccolo passo in avanti sicuramente rispetto alla serie con Milano dove era stato molto sottotono. Che si sia tenuto il meglio per il gran finale?
Viktor Sanikidze 5,5: Dopo la strepitosa gara7 al Forum torna nell’anonimato che lo aveva contraddistinto per tutta la stagione. L’unico vero sussulto che ha è gara5 che chiude con una doppia doppia da 10+11, ma per il resto son più i momenti passati a scaldare la panchina che quelli in campo. Resta un pò un uomo del mistero, dal quale comunque da un momento all’altro puoi aspettarti la giocata che ti cambia la partita o addirittura la serie. Ma resta anche un mistero il perchè di questa sua involuzione rispetto allo scorso anno.
Tomas Ress 6: Il voto è più di incoraggiamento verso un giocatore che sta convivendo da mesi con un infortunio. Ovviamente il suo rendimento è calato, specie nel tiro dalla lunga distanza, anche se ha esperienza da vendere e spesso e volentieri lo dimostra. Resta comunque un’arma di cui Siena può disporre, e che in finale verrà sfruttata al massimo.
Benjamin Ortner 7,5: La vera sorpresa biancoverde della serie. Fa molto più effetto il suo NE di gara5 che tutte le altre prestazioni positive che sforna. E’ un “gregario” di lusso, e si sbatte su ogni pallone lottando con tutte le sue forze. Soffre ovviamente Dunston, anche se a tratti riesce a limitarlo. La sua gara6 è la migliore in maglia Montepaschi e non è un dato da poco. E anche in gara7 chiude con 9 punti e 6 rimbalzi (con il 100% dal campo). La professionalità spesso e volentieri fa il giocatore, e l’austriaco ha dimostrato che a volte non serve essere fenomeni per decidere le partite.
Matt Janning 6: Stesso discorso fatto per Ress, un voto più che altro d’incoraggiamento in quanto i minuti sul parquet che Banchi gli concede non sono tantissimi. Lui comunque risponde sempre presente, e la sua tripla quotidiana la piazza. E’ giovane e avrà un buon futuro, anche se ha ancora molto da lavorare e migliorare.
Daniel Hackett 7+: Il voto più difficile da dare. Essendo spalmato su 7 gare tiene conto di tutto, ed è un pò la media tra le prime 6 gare che portano ad una mezza insufficienza, e la gara7 da 10 e lode (chiusa con un impressionante 37 di valutazione, e una tripla doppia sfiorata con 23 pti, 10 falli subiti e 9 assist). Se con Milano aveva mantenuto un livello costante per 7 gare, con Varese non riesce, scomparendo in particolar modo in gara5 e 6, ovvero quelle della rimonta biancorossa. A tratti non sembra nemmeno lui. Però bisogna anche tenere conto del libero di gara4 realizzato, e appunto di questa gara7 illegale. La stanchezza si fa sentire anche per lui, 80 partite sulle gambe son tante. Riesce a sfondare con tutti, soffre solo De Nicolao, ed inoltre quando parte in palleggio è sempre bravo e astuto a sapere come prendersi il fallo.
David Moss 8,5: Un difensore così non lo si vedeva da tempo in Italia. Gli aggettivi per lui sono finiti, dato che a rotazione annulla tutti, tutti i giocatori di Varese. Come nella serie con Milano Banchi gli affida il compito di tenere a uomo il play avversario, e lui risponde alla grande. Green comunque disputa ottime gare, ma Moss lo supera. Seguono poi le difese su Ere, su Banks, su Sakota, insomma su chiunque. E per non farsi mancare niente spara da 3 che è un piacere. Un giocatore completo, che giorno dopo giorno matura sempre di più. Il mio personale titolo di MVP della serie spetta a lui
Dionte Christmas n.g.
Luca Banchi 7: Porta Siena in finale dopo la gran rivoluzione, e questo è il suo più grande merito. Sulla serie commette qualche piccolo errorino (specialmente su Ortner), ma uscendone vincitore alla fine ha ragione lui. E’ riuscito a dare una mentalità forte a questa squadra, e ha dimostrato che forse Pianigiani aveva alle sue spalle uno che gli sapeva consigliare bene, molto bene. Lo attende la prima finale della sua carriera. Coronerà una stagione perfetta?
Nota a parte...VOTO 0 a tutto ciò che è successo FUORI dal campo relativamente a questa serie. Il basket non è ciò a cui abbiamo assistito in questi 14 giorni. Speriamo che il clima della finale sia completamente diverso, e sia una festa per tutti.