Phil Goss: 'Io e Gigi, che coppia!'
Goss parla a Il Corriere dello Sport
Phil Goss ha parlato a Il Corriere dello Sport delle sue prime settimane a Roma e dell'arrivo di Gigi Datome in squadra che dopo l'estate con la nazionale si unirà oggi ai compagni.
"Arrivo da un'altra realtà storica come Varese. Trovo importante giocare con squadre di questo tipo poiché la tradizione ti aiuta ad essere più forte. So che ho ancora molto da imparare e mi aspetta una grande sfida, ma sono pronto per questo. Da parte mia sono entusiasta di essere qui, è la più grande città dove sia mai stato nella mia carriera. Penso che abbiamo un buon gruppo. Io e Gigi possiamo poi fare da guida ai giovani e spiegare loro che in Italia il segreto è la difesa. Con il lavoro e con con l'impegno potremo raggiungere anche i play off e la Final Éight. I giovani sono interessanti, l'importante sarà trasmettere la nostra esperienza, ma anche spiegare ai nuovi che l'Italia ha uno stile di basket più cerebrale e dove tutto parte dalla difesa. Datome? Non lo conosco personalmente, ma l'ho visto giocare sia in tv con la Nazionale che in campionato. Gran giocatore, molto atletico. È esattamente ciò di cui abbiamo bisogno. Presto per dire se possiamo ambire allo status di "sorpresa". Tutti qui sappiamo che c'è molto da costruire. Final Eight di Coppa Italia e play off? Con il lavoro e l'impegno raggiungi gli obiettivi. Ho trascorso un periodo stressante quando ero in Francia (la stagione scorsa a Villeurbanne, prima del ritorno a Varese nel marzo scorso; ndc). Non ero felice lì e sono stato contento alla prospettiva di tornare in Italia. Ora non posso concedermi passi falsi, ho 29 anni ed è un momento importante della mia carriera. Lo dicevo al suo arrivo a Jordan Taylor (il nuovo play Virtus appena uscito dall'Università, ndc): non siamo qui per cambiare aria, Roma è troppo importante. Quando coach Calvani mi ha chiamato, gli ho chiesto quali fossero le aspettative del team. Lui mi ha detto che voleva puntare ai play off. Bene, sono pronto, ho risposto. Sogno? Vorrei vincere il campionato. Vorrei tornare a competere in Eurolega. Io so che posso giocare a quei livelli. E poi, chissà, potrei anche chiudere qui la mia carriera. Promessa? Impegnarmi. Anche nelle sconfitte i nostri tifosi dovranno essere orgogliosi di noi, perché proprio grazie all'impegno esci dal campo petto in fuori".