Virtus Roma, lettera aperta di Claudio Toti sul futuro societario
Proverò fino alla fine a giocare la partita, ma nel rispetto del fair play finanziario che oggi più che mai ritengo etico rispettare
Anni trascorsi ad inseguire successi, a volte raggiunti.
Sempre un solo filo conduttore: garantire il grande basket a Roma.
Ogni anno una nuova avventura con crescente difficoltà.
Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da difficoltà prevalentemente dovute all’impossibilità di programmare, a causa dell’incertezza economica scatenata dalla crisi che ha allontanato alcuni sponsor e con i superstiti sono stati stipulati, salvo poche eccezioni, solo contratti annuali.
Non sono bastati i risultati per accendere quell’interesse che avrei voluto vedere nella Città. Nessun nuovo sostegno è arrivato. Tutto sempre affidato alla sola volontà della proprietà di ricapitalizzare ogni anno la Società. Molte le difficoltà determinate dalla mancanza di una CASA per la VIRTUS che per lungaggini burocratiche non si è potuta ancora realizzare. Impianti di gioco è inadeguati per efficienza e costi di gestione. Un pubblico che, nonostante le ultime buone stagioni, non è cresciuto garantendo un adeguato supporto alla Società.
Davanti alle tante problematiche non risolte, alla assoluta mancanza di sostegno della Città, alla difficoltà sempre crescente di reperire sponsor, serve un momento di grande riflessione: chi vuole veramente che il grande basket a Roma sopravviva?
La sola passione non è più sufficiente per andare avanti e costruire una squadra che rappresenti degnamente la città di Roma.
Ad oggi ancora non esiste alcuna certezza per il main sponsor ACEA.
Proverò fino alla fine a giocare la partita, ma nel rispetto del fair play finanziario che oggi più che mai ritengo etico rispettare. Ancora un mese per trovare soluzioni adeguate che possano garantire un futuro con un orizzonte temporale di medio termine, per poter programmare e costruire.
Ing. Claudio Toti
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