Novak di FIBA Europe: Chiesto alla FIBA di estendere le nostre sanzioni su scala globale
Kamil Novak di FIBA Europe parla della guerra in atto tra FIBA e Euroleague: A volte le mamme devono prendere decisioni difficili per proteggere le proprie famiglie
“L’Euroleague è una società, ECA, con base in Lussemburgo, con 11 club membri. Oltre a questo ha anche promesso licenze pluriennali in Eurocup a determinate squadre che hanno accettato, in alcuni casi, la loro offerta. Questo crea il problema. E’ una trappola per i vari campionati nazionali. L’ECA offre contratti di tre anni a questi team. Ogni squadra che partecipa ai vari campionati ha degli obiettivi e tutti vogliono vedere il proprio club progredire. Come può essere possibile se le licenze sono assegnate prima della stagione? Il 20 marzo la FIBA ha deciso che ad eccezione delle 16 squadre che giocheranno in Euroleague il prossimo anno, tutte quelle che accederanno l’Eurocup ne pagheranno le conseguenze” ha detto Novak. “Le squadre hanno accettato di giocare in Eurocup perché se ti viene offerto di giocare in una Coppa a prescindere dai risultati sul campo, allora accetti. Naturalmente per questi club è un vantaggio ma non è una cosa positiva per lo sport. La FIBA crede fermamente che per la partecipazione alle Coppe Europee debba valere il risultato acquisito sul campo. Se non contano i risultati sul campo, che facciamo a fare i campionati? Quale è il loro significato?” ha continuato Novak. “Abbiamo mandato già 8 lettere ad altrettante federazioni che sono state sospese dalle competizioni di FIBA Europe. Sono le leghe o le federazioni che hanno detto sì alla Euroleague a prescindere. Ad altre sei è stato chiesto di prendere una decisione entro il 20 aprile (Italia inclusa)” ha sentenziato Novak. “FIBA Europe chiederà alla FIBA di estendere le sanzioni su scala globale con conseguenze sia per i Giochi Olimpici che per i Tornei di Qualificazione alle Olimpiadi. La FIBA prenderà una decisione in merito entro la fine della settimana. E’ una questione molto serie. Non è una decisione presa a cuor leggere. Prima di fare una mossa del genere ne abbiamo parlato a lungo in FIBA Europe. Qualche volta le mamma devono prendere decisioni dure per proteggere la proprie famiglie. E questo è quello che noi stiamo facendo al momento per proteggere la pallacanestro. La FIBA ha preso questa decisione in base alla situazione che si è venuta a creare” ha concluso Novak.
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