Livio Proli: 'Sì a Luca Banchi. No a Moss ed Hackett'
Proli conferma l'arrivo di Banchi in panchina ed un taglio al budget del 25%
Livio Proli in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha confermato che Luca Banchi sarà il nuovo coach dell'Olimpia Milano.
"Direi che Banchi sarà il nuovo allenatore di Milano (come riportato da Sportando in data 14.06 con Siena ed il coach che poi smentirono, ndr). Quando Siena e Banchi hanno deciso di non rinnovare abbiamo cominciato ad esplorare la possibilità di un suo arrivo. Dovremmo finalizzare il primo luglio. Sono ottimista. L'idea è nata quando ha vinto la Coppa Italia e per come ha giocato l'ottima Euroleague gestendo una situazione non facile a causa di fattori esterni, anche se non pensavamo fosse sul mercato. Banchi vice a 360° il progetto tecnico. Il suo basket è fatto di ingredienti semplici e vincenti: agonismo, efficacia, intensità e passione. Aspetti che non sono brillati nella scorsa stagione.
Vitucci e Trinchieri. Non prendiamo allenatori, seppur bravi, che richiedono un buyout o che allenino le nazionali. L'unica alternativa era Messina ma è vincolato ad altri progetti.
Moss e Hackett. Non arriveranno. Sono sotto contratto con Siena. Oramai è tardi. Dovevamo prenderli l'anno scorso e poi non vogliamo avere la fotocopia della Mens Sana. Il budget calerà del 25%. L'unico grande sforzo potremmo farlo per il play.
Valutare quelli in scadenza (Fotsis, Bourousis etc). Non penso.
Hairston. Deciderà l'allenatore. Ma la sovrapposizione con Langford e Gentile è stata più che evidente.
Il bello ed il brutto di Milano. Lo spirito di gruppo di Giachetti è stato encomiabile. Gli faremo una proposta di rinnovo. Melli aveva una grande opportunità e non l'ha colta. Non l'ho visto crescere come può.
Stagione 2012-13. E' stata una sconfitta dal punto di vista agonistico ma il club si è rafforzato. Abbiamo 7 milioni di ricavi tra ticketing e sponsor. Una media spettatori sopra i 5mila, 2 scudetti giovanili in 3 anni, un ampio progetto sul territorio ed una solidità progettuale. L'unico mio fallimento è stato non essere riuscito a trasmettere alla squadra lo spirito del signor Armani: determinazione alla vittoria, sacrificio, passione ed umiltà.
Nome per la Legabasket. Maurizio Gherardini, ha lavorato in Nba dove chi investe nel basket lo fa per guadagnare e non per ripianare le perdite.
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