Dino Meneghin: 'Riforme servono per creare più giocatori'
Il presidente federale parla di nazionale, riforme, nuova Legadue e risponde alle parole di Scariolo
Dino Meneghin, da Pesaro dove si stava svolgendo l'All-Star Game Italia, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica.
Ecco le parole più importanti del presidente della FIP che ha già annunciato che nel 2013 non si ricandiderà.
"La Nazionale è ciò che attrae di più il pubblico? Ne sono convinto, per esperienza. la cassa di risonanza di un risultato della Nazionale resta unica, perché raggiunge tifosi anche non del basket. Noi rispettiamo il lavoro dei club ed è vero che la Nazionale raccoglie il lavoro di tutti. Come è vero che poi lo restituisce. La Nazionale di pallavolo, con i suoi successi, ha dato lustro al campionato, le vittorie di Magnini e la Pellegrini aumentano l'appeal del nuoto. E la Vezzali mi dice che ad ogni successo aumentano gli iscritti alla scherma. Ed arrivano tutti in rappresentanza dell'Italia. Cosa mi ha sorpreso negativamente durante il mio mandato? mi ha deluso la grande conflittualità all'interno del settore arbitrale. Vogliono eleggere loro il presidente ed in breve lo sfiduciano. Li vorrei molto più attivi sulle problematiche tecniche. Invece fanno politica: le elezioni, i giudizi, le classifiche. Importanti, certo, ma la minaccia di sciopero per tutto questo non la sopporto più. Che sia decisivo chi li comanda, per il loro buon operato sul campo? Non lo credo. Di certo, loro per primi non sono tranquilli. Cosa mi ha sorpreso positivamente? La qualità delle persone con le quali mi sono trovato a lavorare. Ho sempre avuto al mio fianco i membri del Consiglio Federale ed è un fattore per un presidente. Pure in discussioni che non sempre ci hanno trovato sulla stessa lunghezza d'onda. E trovando nel segretario generale Bertea un riferimento, come tecnico della materia e come uomo. Le riforme? Stiamo ancora lavorando sui punti critici, abbiamo raccolto molti pareri nelle giornate di Pesaro. Da tempo si parla di riforme necessarie, richieste da tutti. Il nostro obiettivo resta che tutti contribuiscano a creare più giocatori. Uno dei passi da fare è la riduzione delle squadre professionistiche. Ma non deve apparire un provvedimento penalizzante: l'idea è venire incontro alle difficoltà dei club aiutandole a sopravvivere prima che scompaiano per l'impossibilità di sostenere i costi. La nuova Legadue? Nel Consiglio Federale del 14 aprile ufficializzeremo come sarà il nuovo campionato. Petrucci per il dopo Meneghin? Petrucci rivelerà le sue intenzioni al termine delle Olimpiadi, come è giusto che sia. Poi non ho dubbi sul fatto che si tratta della persona giusta come nuovo presidente della Fip. Esperienza, professionalità e passione genuina. Porterebbe in Federazione il bagaglio infinito di chi è stato presidente del Coni. Farebbe solo del bene. Le parole di Sergio Scariolo a Radio 24? Certe frasi gettate a mezz'aria non mi piacciono. Se ha cose da dire, prove, faccia nomi e cognomi ed allora si attiverà la Procura Federale. Non apprezzo le accuse che paiono scuse, se non documentate. E non credo in strategìe occulte per favorire qualcuno piuttosto che un altro. Se l'aria rancida cui fa riferimento è nel confronto con la Spagna, che lui conosce benissimo, e riguarda impiantistica sportiva, esposizione mediatica, televisiva in particolare, sponsor, lavoro nelle scuole dove la Lega dovrebbe supportare la Fip, allora sono il primo sostenitore della sua analisi".