NBA power 'tanking'
La corsa ad i talenti del draft 2014 è già iniziata....
Negli USA la parola tanking è una delle più usate nel mondo del basket NBA, e le operazioni di mercato di alcune squadre vanno proprio in quella direzione, ovvero accettare senza fare drammi una stagione con poche vittorie in cambio di una delle primissime scelte del draft 2014, paragonato da molti esperti a quello mitico del 2003. A giudicare dai roster attuali, le 'favorite' per la vittoria finale del .... maggior numero di probabilità di scegliere al numero uno sono cinque, quattro delle quali nella Eastern Conference:
- Boston Celtics: Danny Ainge ha deciso di ripartire da zero, scambiando la leggenda dei Celtics Paul Pierce, e l'atleta fondamentale nella conquista dell'ultimo titolo dei verdi, ovvero Kevin Garnett. In cambio non sono arrivati giocatori su cui puntare a lunga scadenza, ed alcuni sembrano già sul mercato
Rajon Rondo , elogiato dal nuovo coach Brad Stevens, dovrebbe essere (salvo sorprese) l'uomo sul quale costruire il futuro. Ad oggi il loro quintetto per la prima gara di regular season sarebbe - più o meno -Rondo (Bradley se Rajon non dovesse tornare in tempo dall'infortunio), Courtney Lee (Jordan Crawford), Gerald Wallace, Jeff Green, Kelly Olynyk, con MarShon Brooks, Kris Humpries e Jared Sullinger dalla panchina.
- Philadelphia 76ers : Hinkie , fedelissimo del metodo Morey- non ha perso tempo a smantellare il roster, lasciando partire anche l'All Star Jrue Holiday, finito ai Pelicans in cambio dell'infortunato Nerlens Noel e di una prima scelta 2014 (top five protected). Il sostituto nel ruolo di playmaker sarà Michael Carter-Williams, giocatore sì talentuoso, ma anche chiaramente troppo inesperto per portare al successo una squadra NBA - come confermato dalle prove della summer league di Orlando-. Dal mercato è arrivato solo Royce White, ed ancora non è stato scelto l'head coach... Adesso non sarà facile firmarne uno adeguato, con la prospettiva di una stagione da 60 perse.
Ad oggi giocherebbe così : Carter-Williams, Jason Richardson, Evan Turner, Thaddeus Young, Kwame Brown ( in attesa di Noel), con Spencer Hawes, Arsalan Kazemi, Arnett Moultrie ( talento vero), Royce White e qualche piccolo ancora da firmare, tipo il Khalif Wyatt (prodotto locale da Temple) buon protagonista nei giorni scorsi ad Orlando.
Orlando Magic: forse più avanti del previsto nel processo di ricostruzione, ma ancora lontani dal poter competere stabilmente nella Eastern. Tanto talento a disposizione di Vaughn, ma nessuna stella in grado di trascinare i compagni nei momenti caldi. La strada intrapresa sembra quella della crescita graduale del gruppo, che può contare su atleti dal gran potenziale ( anche difensivo) come Maurice Harkless, Victor Oladipo, Nikola Vucevic, Tobias Harris e Andrew Nicholson. Poi dalla prossima estate ci sarà da divertirsi, tra il draft e le tante superstar della prossima Free Agency.
Charlotte Bobcats: L'arrivo di Big Al va a migliorare quello che forse era il peggior reparto lunghi della lega, almeno dal punto di vista offensivo. Chiavi in mano a Kemba Walker, migliorato nella seconda stagione pro, sperando nella crescita di MKG e Biyombo, difensori grintosi ma attaccanti ancora da costruire. Manca chiaramente almeno un tiratore, a meno che non si voglia dipendere ancora da Ben Gordon - che potrebbe valere qualcosa sul mercato -. Grande curiosità per Cody Zeller, scelto prima di Len e Noel nello scorso draft
Phoenix Suns: la mano di McDonough inizia a vedersi, ma i playoff nella stra competitiva Western sono ancora lontani. Bledsoe e Len sono due su cui puntare a lunga scadenza, e la situazione salariale sembra flessibile nelle prossime due stagioni. Riuscirà ad emergere qualcuno tra i gemelli Morris, Kendall Marshall, Malcolm Lee (occhio se sta finalmente bene) e Archie Goodwin? Sotto canestro sarà dura reggere, a maggior ragione in caso di partenza di Gortat...
Anche Utah potrebbe essere della 'partita', ma ha una serie di giocatori in rampa di lancio che dovrebbero assicurare un discreto numero di vittorie, tra cui la coppia Derrick Favors (le sue cifre proiettate sui 36 minuti: 14.6 punti, 11 rimbalzi , 2.6 stoppate e 1.3 recuperi)- Enes Kanter ( sempre sui 36 minuti: 16.9 punti, 10.2 rimbalzi, 54% dal campo, 79% ai liberi). La risposta alle twin towers di Detroit, Andre Drummond e Greg Monroe....
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