Stan Van Gundy ammette che la NBA è diventata soft: Prima tutti giocavano 82 gare l'anno
“Mi fa ridere come cerchiamo di vendere la storia di che siamo migliorati a prenderci cura dei nostri giocatori” ha detto Van Gundy
Soprattutto in merito ai tanti riposi che i coach concedono alle proprie stelle nel corso dell’anno.
“Mi fa ridere come cerchiamo di vendere la storia di che siamo migliorati a prenderci cura dei nostri giocatori” ha detto Van Gundy. “Anni fa ci alzavamo alle 4.30 di mattina, arrivavamo all’aeroporto, prendevamo un volo in classe turistica e giocavamo un paio di back to back to back nel corso dell’anno. Non c’erano esperti della nutrizione, non c’erano esperti del sonno ed i giocatori scendevano in campo 82 partite all’anno per più di 40 minuti a notte, tutte le singole notti. Ora abbiamo tutti gli esperti del mondo, ci prendiamo cura dei giocatori molto meglio ma questi ora possono fare di meno.. Davvero non lo so. In teoria dovremmo migliorare la loro condizione rispetto al passato. I giocatori stessi si prendono cura in maniera migliore dei propri corpi, i viaggi sono più comodi. Ma loro non possono giocare allo stesso livello di quelli del passato. Davvero, forse non arrivo a comprendere tutto. O forse sono solo. Forse non sono così intelligente da capire cosa sia” ha aggiunto Stan Van Gundy.
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