Popovich su Trump: C'è differenza tra rispettare l'ufficio del presidente e rispettare chi lo occupa
Popovich con un duro attacco a Donald Trump a pochi giorni dal suo insediamento
Non si fermano le dure parole di Gregg Popovich nei confronti di Donald Trump, che pochi giorni fa è ufficialmente diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti.
“Nel suo discorso inaugurale avrei sperato di vederlo maturo abbastanza nel dire qualcosa di più inclusivo. Invece di parlare e dire “considererò tutti quanti”. Avrebbe potuto rivolgersi a quei gruppi di persone a cui ha mancato di rispetto o di cui ha parlato male durante la sua campagna elettorale. Siamo ad un punto in cui è impossibile credere a qualsiasi cosa esca dalla sua bocca. Assolutamente impossibile” ha detto Popovich. “Ovviamente spero faccia un buon lavoro ma c’è una differenza tra il rispettare l’ufficio del presidente e rispettare la persona che lo occupa. Questo rispetto deve essere guadagnato. Ed è difficile provare rispetto per qualcuno che è xenofobo e misogino, razzista e che prende in giro le persone con disabilità” ha continuato il coach degli Spurs. “E quello che mi da fastidio sono le persone che gli stanno attorno. I Sean Spicer, i Kellyanne Conway, i Reince Preibus, che sanno benissimo chi è ma sono cinici e davvero lo difendono e provano a far credere a tutti che Trump non abbia mai detto certe cose. Quando lui si arrabbia con i media per quello che scrivono, davvero mi fa uscire di testa. Quando l’altro giorno Kellyanne Conway lo ha difeso dicendo che non ha mai preso in giro le persone con disabilità. E’ incredibile. Ti fa pensare a cosa possano arrivare per coprirlo. Se uno dei nostri figli avesse detto anche una sola cosa di quelle che Trump ha detto in campagna elettorale, lo avremmo tenuto in punizione per sei mesi. Senza dubbio” ha continuato Popovich. “Vedere la marcia di oggi mi ha fatto sentire bene. Perché mi fa capire che vivo in un paese dove la gente si preoccupa. Dobbiamo essere vigili. E ovviamente speriamo faccia qualcosa di buono per il nostro paese, che non ci imbarazzi e che non porti indietro nel tempo quelle libertà per cui ci siamo battuti a lungo e che abbiamo conquistato”.
Pagina di 4