Wojnarowski con l'attacco frontale a Coach K
Il reporter di Yahoo! Sports con un attacco frontale alle competizioni FIBA e alla loro "inutilità"

Adrian Wojnarowski, noto giornalista di Yahoo! Sports, ha scritto un lungo fondo dopo la vittoria di Team USA nel Mondiale spagnolo. L'articolo, però, non punta ad esaltare la vittoria della squadra americana ma a mettere in luce l'inutilità delle competizioni FIBA per le star NBA. Wojnarowski, infatti, è molto chiaro: gli unici a guadagnarci in queste competizioni sono Coach K e Duke.
L'attacco frontale a Coach K è piuttosto evidente, soprattutto in questo passaggio: ' Quando Team USA è andata ad allenarsi all'accademia militare di West Point, indovinate quali sono stati i titoli dei media: Coach K ritorna alle sue radici a West Point, Coach K con i cadetti, Coach K alla mensa militare, Coach K insegna a queste ricche star NBA viziate la virtù del sacrificio e dell'impegno. Le persone definiscono Calipari come il coach più auto-referenziale dei suoi tempi, ma Coach K non riceve neanche la metà dell'attenzione che meriterebbe a riguardo. USA Basketball è una macchina con che affonda i suoi tentacoli nel profondo di ogni aspetto del basket americano e Krzyzewski controlla tutto, ogni singolo dettaglio."
"Krzyzewski non ha violato le regole della NCAA quando ha preso un volo ed è atterrato in Colorado per incontrare la squadra americana Under 19 al suo camp. Ha parlato a tutta la squadra in gruppo e ha parlato con i singoli giocatori in privato. Ufficialmente, infatti, Coach K è il coach di Team USA e la visita è servita solo a dare il benvenuto a dei giovani giocatori all'interno del programma di USA Basketball. Il viaggio, in realtà, è servito anche a qualcos'altro: ha dato la possibilità al coach di Duke University di avere accesso illimitato a due dei maggiori talenti del paese. Il coach di quell'Under 19 era Billy Donovan, coach di Florida, e gli assistenti erano Tony Bennett, coach di Virginia, e Shaka Smart, coach di VCU. Loro, probabilmente, non avevano bisogno dei consigli e dei suggerimenti di Coach K ma lui non ha certo chiesto il permesso. Quel roster includeva due stelle di 17 anni: Jahlil Okafor, nativo di Chicago, e Justise Winslow, nativo di Houston. Quando Coach K farà il suo trionfale ritorno in America questa settimana, indovinate chi ci sarà ad aspettarlo al camp di Duke: Jahlil Okafor e Justise Winslow. Senza questo tipo di accesso al mondo di USA Basketball, in molti pensano che Krzyzeswski non avrebbe mai reclutato nè Okafor nè Winslow. Diciamoci la verità, coach K è talmente intoccabile che può tenere nel roster di Team USA un giocatore come Mason Plumlee senza scatenare nessun tipo di polemica o critica"
Wojnarowski aggiunge nell'articolo che è molto probabile che dopo le Olimpiadi di Rio, Team USA inizierà a portare solo giocatori under 22 alle competizioni FIBA. Un GM NBA ha dichiarato al reporter di Yahoo! Sports: 'Sono competizioni che negli States non segue quasi nessuno, in alcuni casi c'è più attenzione verso la Summer League che verso un Mondiale di basket. Dobbiamo togliere i nostri veterani da quelle competizioni e farle diventare un torneo di sviluppo per i nostri giocatori più giovani'
Il giornalista di Yahoo! Sports è molto netto anche sull'infortunio di Paul George: "Nonostante le belle parole e l'ispirazione che tutti hanno cercato di tirare fuori da quell'evento, un fatto è molto evidente: l'infortunio di George è stato totalmente inutile. Il giocatore dei Pacers ha perso un anno della sua carriera per cercare di partecipare ad una competizione che suscita pochissimo interesse negli Stati Uniti e che anche nel resto del mondo non spicca certo per capacità di aggregazione e rappresentanza'
"Krzyzeswki è un grande coach. E' riuscito a riportare in auge la squadra dopo il fallimento del 2006. Ha preteso rispetto e ha imposto una visione precisa. Ma è anche vero che, nonostante i giocatori top siano di nuovo disposti a giocare per Team USA, la squadra ha vinto senza quelle stelle. Il gap con il resto del mondo è cresciuto di nuovo e l'idea romantica del Dream Team sta lentamente ma inesorabilmente morendo. L'unica chance è quella di andare avanti con una squadra under 22, lasciare giocare solo le giovani stelle NBA e uno o due giocatori del college, in modo tale che possano fare il loro debutto a livello globale."
"L'inizio della fine per Team USA è partito una notte di Agosto, quando Paul George ha subito un terribile infortunio, del quale i giocatori americani stavano ancora parlando fino al giorno prima della finale."
"Le star NBA salgono sul podio, i flash si sprecano, i coriandoli scendono dal tetto e la NBA ha la possibilità di guardare a lungo e con attenzione questa istantanea e chiedersi: Chi è quello che ci guadagna di più in questa foto? E per quale diavolo di motivo continuiamo a prendere parte ad un simile spettacolo?"
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