Eurobasket 2017 Power Rankings: #1 - #8
La Spagna nuovamente favorita per la conquista del titolo
- nella valutazione delle singole squadre non si è tenuto conto del girone di appartenenza o dei possibili accoppiamenti nella fase ad eliminazione diretta;
- alcune squadre non hanno ancora ufficializzato i 12 del roster (come ad esempio la Francia, che parte per Helsinki con 13 giocatori);
- il 'giocatore da seguire' non coincide per forza con il miglior giocatore della squadra.
1) Spagna
Possibile quintetto: Rubio, Navarro, Abrines, Gasol, Gasol
Punto di forza: Gasol&Gasol. La Spagna può disporre dei servigi del lungo #1 dell'Europeo e del #2 (sceglietelo voi l'ordine) e della loro mentalità vincente. Pau Gasol da 4 viene parecchio limitato, ma in coppia con il fratello forma ugualmente una frontline illegale (non solo a livello FIBA).
Punto debole: difesa sugli esterni. Navarro, Rodriguez, Abrines, San Emeterio possono andare tutti (chi più chi meno) in crisi se attaccati in 1vs1 con continuità; Rubio è chiamato a coprire le lacune dei compagni e al contempo convivere con l'essere battezzato sul pnr.
Giocatore da seguire: Juancho Hernangomez. Contro i quintetti con lunghi atipici o small ha l'importante compito di inseguire gli stretch four sul perimetro e di contenere gli 1vs1 degli esterni schierati come finti lunghi. Il tutto garantendo pericolosità nell'altra metà campo.
2) Francia
Possibile quintetto: Heurtel, De Colo, Fournier, Diaw, Lauvergne
Punto di forza: potenziale offensivo. Playmaking (Heurtel e De Colo), realizzatori e tiratori (Fournier e Jackson), giocatori clutch (Diot), lunghi perimetrali (Lauvergne) e di post basso (Diaw): mettere punti a referto è l'ultimo dei problemi per l'Èquipe de France.
Punto debole: pigrizia in difesa. Senza Gobert a coprire tutta l'area, gli Heurtel e Fournier di turno devono limitare al minimo le disattenzioni e le pause nella loro metà campo.
Giocatore da seguire: Thomas Heurtel. Con l'assenza di Tony Parker è arrivato l'esame di maturità definitivo: il neo acquisto del Barcellona deve tenere a bada i suoi istinti da 'combo guard', supportando De Colo in fase di costruzione dell'azione.
3) Serbia
Possibile quintetto: Jovic, Bogdanovic, Lucic, Macvan, Marjanovic
Punto di forza: profondità del roster. La serbia ha un roster di 12 giocatori veri, tutti in grado di fare la differenza anche se utilizzati per pochi minuti (e se impiegati in più ruoli).
Punto debole: innescare i tiratori e i realizzatori. Senza Teodosic e Bjelica, Djordjevic non dispone del miglior playmaker del vecchio continente e di quello che è da sempre un playmaker aggiunto in campo.
Giocatore da seguire: Boban Marjanovic. Il gigante di 2,22m è il punto di riferimento del pacchetto lunghi: se riceve profondo l'ex Stella Rossa risulta immarcabile per chiunque.
4) Croazia
Possibile quintetto: Ukic, Simon, Bogdanovic, Saric, Planinic
Punti di forza: Croatian death lineup. Versione croata del quintetto dei Warriors con Saric da 5 (che noi italiani conosciamo bene): qui può essere riproposta pure con Dragan Bender in quel ruolo.
Punto debole: Spot di 1. A coach Petrovic manca non solo un play degno di questo nome, ma pure una qualsiasi combo che possa essere schierata in quel ruolo. Quindi solito schema: Ukic da 1 e compiti di playmaking affidati a Kruno Simon.
Giocatore da seguire: Dragan Bender. Dopo una stagione complicata a Phoenix, un Eurobasket da protagonista è necessario anche per scalare posizioni nelle gerarchie di coach Watson. Bender è chiamato ad un ruolo da all around: atletismo sotto i tabelloni, tiro da fuori, difesa su esterni e lunghi.
5) Lettonia
Possibile quintetto: Strelnieks, Bertans, Timma, Smits, Porzingis
Punto di forza: spaziature offensive. Ainars Bagatskis ha a disposizione non solo un intero quintetto, ma pure tre panchinari (Davis Bertans, Janicenoks e Blums) in grado di colpire dall'arco con percentuali vicine o superiori al 40%: l'area avversaria non sarà mai intasata per la Lettonia.
Punto debole: mancanza di esperienza in competizioni FIBA. Soprattutto in alcuni elementi chiave: Timma ha disputato solo un Europeo e un preolimpico in carriera, l'ultima esperienza in nazionale di Davis Bertans risale nel 2013, Smits ha accumulato 31' totali con la prima squadra mentre per Porzingis siamo all'esordio assoluto.
Giocatore da seguire: Davis Bertans. L'ala degli Spurs è il leader della second unit (nelle amichevoli si alzava dalla panchina) e al contempo è il back up del 4 e del 5 (in caso di quintetti super small).
6) Lituania
Possibile quintetto: Kalnietis, Milaknis, Maciulis, Motiejunas, Valanciunas
Punto di forza: chili e centimetri. Il solo quintetto base ha un'altezza media di quasi 203 centimetri, i cambi della frontline sono Kuzminskas (2,06m) e Gudaitis (2,08m).
Punto debole: playmaking. Kalnietis quando può spingere in transizione è un tipo di giocatore, a difesa schierata un altro. Oltre a questo coach Adomaitis ha pure perso per infortunio il suo back up Lukas Lekavicius.
Giocatore da seguire: Arturas Gudaitis. La Lituania non dovrà più sperare in performance clamorose di Kavaliauskas nei momenti in cui Valanciunas decide di prendersi le sue pause. Gudaitis ha mano dalla media, protegge il ferro e va forte a rimbalzo: dopo una super Eurocup è chiamato ad un ulteriore salto di qualità.
7) Slovenia
Possibile quintetto: Dragic, Doncic, Muric, Randolph, Vidmar
Punto di forza: nuovi innesti. Luka Doncic ed Anthony Randolph conferiscono una nuova dimensione alla Slovenia, sia tecnica che fisica: Doncic può ricoprire indifferentemente tutti gli spot tra gli esterni, agire da play o da tiratore off the ball, Randolph porta una verticalità mai avuta in tempi recenti da questa nazionale.
Punto debole: chili sotto le plance. Randolph può essere un fattore in aiuto, ma soffre contro i lunghi di post (e ad Eurobasket abbondano), ai quali la compagine slovena può opporre il solo Gasper Vidmar.
Giocatore da seguire: Luka Doncic. È la prima delle due tappe prima del draft 2018 per il nativo di Lubiana: una cavalcata agli Europei e una solida stagione da leader del Real Madrid saranno fondamentali per puntare alla prima scelta assoluta.
Italia
Possibile quintetto: Hackett, Belinelli, Datome, Melli, Cusin
Punto di forza: duttilità lunghi. Melli schierabile da point forward o da centro, Burns in grado di coprire gli spot di 4 e 5, i centimetri di Cusin, la mobilità e l'atletismo di Biligha, Baldi Rossi che apre il campo: le combinazioni possibili per Messina sono molteplici.
Punto debole: creare vantaggio dal palleggio. Se l'attacco non gira, l'unico in grado di crearsi il tiro dal palleggio o creare per gli altri con il pick and roll è Marco Belinelli, cosa che alla lunga va ad inficiare sulle percentuali e sull'efficacia difensiva del Beli.
Giocatore da seguire: Gigi Datome. Dopo una fase di preparazione passata a litigare con il ferro, per l'Italia è decisivo ritrovare il Gigi Datome formato Fenerbahce, cioè un giocatore in grado di concludere le due ultime edizioni dei Eurolega con il 46% abbondante dall'arco.
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