Virtus Roma: quasi 500 gli abbonati

A Roma purtroppo le strutture pubbliche sono in stato di abbandono. Il Palatiziano è completamente da ristrutturare, lo stadio Flaminio a breve inizierà a cascare a pezzi e lo stesso PalaEur è una struttura vecchissima che andrebbe quantomeno ammodernata. Eurobasket giocherà fuori città. In tutto questo mettici pure che se cerchi di costruire un qualsiasi impianto di proprietà entri in una sorta di girone dantesco fatto di burocrazia e carte bollate. Se a questo si sommano gli anni di A2 e lo scarsissimo interesse dei media per qualsiasi sport che non sia il calcio, ecco che 1000 abbonati (ripeto, più dei tifosi di alcune partite dello scorso anno) potrebbero essere un buon segnale da seguire. In termini assoluti, misurano invece una situazione davvero ai minimi termini.

no no, vai pure solo, grazie

Guarda che a nessuno qui interessa quanto ci metti con la macchina per arrivare al PalaEur... a parte il fatto che se ci metti un'ora e mezza da Prima Porta non oso immaginare come guidi...


Ma se preferisci il Tugurio al Palaeur... perché... pora stella... ci metti tanto e ti bagni la testolina se piove... te ne poi pure annà a fanculo!

Sì forse parli da tifoso, ma hai tutto il mio rispetto.
Non vedo colpe da chi è o è stato tifoso della virtus (almeno dai tempi di datome), ne vedo tante dala politica locale incapace (almeno tentare) di spostare un po' il baricentro dal dio calcio e di dare un'alternativa valida e tempestiva al pala Tiziano in ristrutturazione, altrettante dalla proprietà che dopo aver quasi ucciso la passione con l'autoretrocessione di qualche anno fa ora esulta celebrando come grande risultato 500 miseri abbonati.
Spero che arriviate oltre i mille, come inizio della risalita, nulla più: il nostro sport, il più bello del mondo, lo merita.
Un saluto.

Può anche darsi sia come scrivi tu riguardo Ronci e quanto dichiarato quel 12 settembre dello scorso anno. Forse come siano andate veramente le cose e cosa sia poi realmente successo nel corso di questi mesi non lo sapremo mai... e se posso dirti, a me interessa sicuramente saperlo, ma fino ad un certo punto... Toti o non Toti, Be or not (to) Be... a me interesserebbe soprattutto sapere di avere una società solida, che non deve ogni anno ricominciare da capo sotto ogni punto di vista (campo da gioco, settore giovanile, staff, etc...) e a cui, se del caso, sia anche consentito di sbagliare.
Come scrivi tu, questo è il momento della luna di miele, sperando duri più a lungo possibile soprattutto grazie ai risultati sul campo.

....sempre per il solo gusto di parlare, io invece ho la sensazione che il discorso di ronci, l’anno scorso, partisse da altri presupposti, che poi non si sono concretizzati...cioè, secondo me lui puntava su altri sponsor, altri rapporti, poi saltati.. questo spiegherebbe anche perché, dopo corbani, c’ stato prima bechi, poi scaricato , quando evidentemente erano maturate condizioni nuove, sulle quali Bucchi sarà stato edotto per convincerlo ad imbarcarsi su una nave che altrimenti non sembrava condurlo a porti sicuri( idea assolutamente mia, non ho niente di concreto, solo sensazioni)... quindi, il contorno è sempre quello, parli di progetto, rivoluzione, uso dei social, però se a giocare hai gente brava le cose cambiano,perché se perdi e metti su Facebook le foto dei giocatori, quelli verranno criticati come lavativi, se vinci ( o quantomeno speri, ti metti incondizione, di vincere), allora si parla di interazione, comunicazione migliorata... non so se mi sono spiegato..ora dei soldi evidentemente sono usciti fuori, e con i soldi improvvisamente tutto diventa diverso... andrebbe poi contestualizzato tutto, ricordare che prima c’era gente che criticava la squadra pure se giocava in eurolega, diciamo che adesso è la fase in cui, dopo un lungo digiuno, anche un piatto di pasta in bianco sembra un pranzo di nozze...

Siamo d’accordo, solo il campo fornirà risposte ma l’asticella si alza molto quando ti sei prefissato obiettivi molto ambiziosi e per me è sicuramente apprezzabile che i nostri obiettivi siamo stati dichiarati e soprattutto che si sia lavorato in quella direzione costruendo una squadra importante. Quello che invece resta ancora criticabile è che da giugno stiamo attendendo chiarezza sul piano di riassetto aziendale che è stato annunciato in un comunicato e che credo sia quello che dovrebbe dare contezza del lavoro svolto da Ronci in questo anno.
E qui vengo alla parte iniziale del tuo commento: le dichiarazioni di Ronci in quel caffè con la stampa erano ovviamente relative a qualche cosa che poi (ipotizzo) si è concretizzata in questo nuovo corso della Virtus ma su cui portroppo non abbiamo ancora molti dettagli.

..io, nella massima umiltà, volevo provare a dire solo una cosa:l'anno scorso, a inizio stagione, in quella conferenza stampa in birreria, Ronci aveva detto le stesse cose,.riorganizzazione aziendale, piano di rilancio,termini in inglese buttati qua e là...c'era sempre il solito discorso del legame col territorio, il settore giovanile, solita storia...quest'anno, esattamente stesso disco, ma a cantarlo hai interpreti decisamente migliori, ( a livello prima squadra, perchè sugli altri punti siamo esattamente a dove eravamo..) almeno si spera, e quello basta e avanza...da li' vedi "concretamente" quali programmi hai fatto e quali obiettivi hai: la promozione....certo, c'è chi direbbe: "sicuri che poi anche se vinci il campionato ti iscriverai in serie A?"..è un'osservazione anche legittima, visto quanto successo, ma io volevo solo dire che è il campo alla fine quello che conta, hai giocatori buoni, e avrai pubblico, seguito, perchè la squadra vincerà...poi, purtroppo, siamo parlando di obiettivo 1000 abbonati, che a pensarci mette un po' tristezza, però il romano è un po' "pecorone",(a proposito,quanti dicevano "mai più tollereremo Toti", e quanti adesso rinnegano di averlo anche solo pensato, visto che il presidente mi pare sia sempre lui...) se arriveranno i risultati il numero di presenza crescerà fatalmente nell'arco della stagione....

Quando per troppo tempo questa “normalità” ti è stata negata è abbastanza naturale accoglierla con un entusiasmo anche maggiore del dovuto...è come quando mangi una cosa semplice è buona che per anni non hai potuto gustare, quando la riassapori dopo tanto tempo ti sembra la cosa più buona del mondo... e comunque ripeto, il vero elemento di novità sono la chiarezza di intenti su cui misurare il lavoro di squadra e società e per ora mi pare di poter dire che si stia lavorando bene in funzione degli obiettivi prefissati e comunicati.

...questo volevo dire, si parla di "normalità", non vedo niente di cosi' eccezionale...è come se uno dicesse "ho chiamato al telefono per avere una informazione, e mi hanno risposto"...cioè, tutta questa "meraviglia"mi sembrava difficile da spiegare, io non ho francamente visto questi progressi cosi' clamorosi...progressi su cosa, poi? basta mettere qualche post su facebook? Fare degli sconti per vendere di più mi sembra scontato, oltre che logico, sarei però curioso di sapere se poi, con quei prezzi, ci ripaghi le spese dell'affitto anche facendo 3000 spettatori a partita, qui sarebbe la vera "comunicazione", (oltre che le questioni societarie...)cioè sapere come hai fatto ad accordarti per l'utilizzo del palaeur, su quali basi, come sei riuscito a rendere disponibile una cosa che il proprietario dava come "occupata"...per il resto, secondo me, se non compravi i giocatori, stavi sempre punto e a capo, tutta questa "interazione" con i tifosi non la vedo, nè potrebbe esserci....

Sono anni che faccio quella strada. Ti assicuro che è un viaggio, però se mi passi a prendere tu mi va benissimo.

..perdonami, ma da prima porta , con il raccordo, ci metti mezz'ora al massimo....con la macchina, comunque, non ci vuole un'ora per andare dal palazzetto al palaeur,molto molto meno....la colombo arriva praticamente al colosseo, dal palaeur saranno circa 5 km, non mi pare proprio "un viaggio"...

Sarà anche solo “fumo” ma è cioè che contribuisce a rendere normale una società di pallacanestro (seppur dilettantistica...) e che negli anni recenti è completamente mancato.
E poi si parla finalmente di obiettivi su cui misurare la bontà del lavoro di squadra e società e non di semplicere campare alla giornata o di programmi triennali che si rinnovano ogni anno...il prossimo anno si punta a salire. Punto.

Poi per carità, siamo a Roma, ci si mette un attimo a mandare a putt.ane tutto al primo passo falso di squadra o società...

La uova strategia comunicativa è evidente nei social (Facebook, Instagram e Twitter) e si sostanzia in molte nuove iniziative. Poi, hai ragione: il campo è fondamentale, il resto è contorno.

Basta frequentare da un paio di mesi circa la pagina FB della Virtus per capire che c'è un lavoro professionale, a partire dalla creazione della piattaforma "Virtus is coming"; inoltre il numero di post giornalieri, l'interazione costante con i tifosi, il modo con cui è stata fatta la campagna abbonamenti, sono tutti segnali tangibili. Ad esempio lo sconto del 30% e ora del 20% sono state cose nuove, comunicate con modalità al passo con la comunicazione attuale. La costruzione di un roster più forte non produce di per sé 500 abbonamenti in una settimana in serie A2 Ovest, dietro c'è un lavoro visibile e la voglia di portare pubblico, non la convinzione che la Virtus "si venda da sé", come è stato per molto tempo. Almeno questo è il mio parere.

Alla sua costruzione l'EUR era addirittura considerato fuori città. Quindi non per me, il Palaeur è in una zona periferica della città (guardando la mappa di Roma risulta evidente. Quanto possa costare un appartamento lì, non mi pare significativo, quanto invece la distanza dal centro. In ogni caso mi pare una discussione sterile. Io al Paleur ci vengo da prima porta (periferia Nord), 20 minuti per il palatiziano, 1 ora e 20 per il palaeur. Detto questo, buon campionato.

Per me la differenza, oltre che per una squadra costruita decentemente (poi il campo ci dira' se la squadra e' valida), e' stato il ritorno al Palazzo. Io l'ho visto come un segnale che si vuole ragionare in grande. La vera "comunicazione" spero la facciano i risultati

...quindi, secondo te, se tu andassi a comprare un appartamento all'Eur, zona laghetto, Viale Europa, te lo considererebbero come periferia? Sul serio dici? Da dove parti per considerare "un viaggio" l'andare al Palaeur? Agli utenti del forum invece vorrei chiedere in cosa consisterebbe questo "nuovo corso" a livello di comunicazione...parlando di una squadra di basket, credo che il vero elemento "nuovo" sia l'acquisto di giocatori di livello,il resto a me sembra tutto fumo,o meglio, le solite frasi di circostanza...Ronci ha detto le stesse cose l'anno scorso, solo che adesso hai giocatori nettamente migliori, la differenza è tutta, e solo, li'....

Il treno per la Fiera passa ogni 15 minuti, la metro B ogni 3-5, così come viale Europa (cuore dell'EUR) è a 600 m ... Ci salutiamo volentieri al Pala EUR, il mio posto è in A13, fila G!!!

Se vuoi andiamo avanti per ore, ma non credo se ne esca. Sicuramente rispetto alla fiera di Roma è meglio il Palaeur (anche se pure la fiera di Roma è "ben collegata" con strade e treno). Rimane il fatto che l'impianto del Palaeur è una struttura a se, avulsa dalla città. Ci vai solo per quello (partita, concerto, quel che è) e attorno non c'è niente. Io ho sempre lasciato la macchina sul marciapiede (litigando con gli abusivi) per aver modo di tornare indietro verso il centro, oppure ho fatto corse sotto l'acqua quando sono venuto in metro e magari pioveva. Non è limitrofo a nessun quartiere, proprio per il fatto che si trova ai margini della città, di fatto è lontano pure dall'EUR. In ogni caso ci si vede lì.

Roma è una megalopoli enorme (1.300 km quadri di superficie) e dunque è difficile che un impianto sportivo sia limitrofo a tutti quartieri. L'importante è che sia accessibile via auto (Cristoforo Colombo dal centro e GRA da tutte le direzioni, nonché ampio parcheggio) e via trasporto pubblico (metro B da Termini e oltre). Ribadisco, relativamente ai nemeri di Roma, il PalaEUR è ben collegato, molto meglio (per esempio) della nuova Fiera di Roma, ove s'intenderebbe costruire un nuovo impianto.

Ripeto: vedo il bicchiere mezzo pieno. I risultati saranno sicuramente il metro migliore per misurare quanto fatto: comunicazione, squadra (sulla carta) molto competitiva, ritorno al Palaeur, dove comunque si gioca perchè il palatiziano è indisponibile. Spero che sia solo l'inizio, come dice lo slogan. Io a vedere la virtus ci sono sempre andato, a maggior ragione quest'anno anche se per me sarà un vero e proprio viaggio (sull'ottimamente collegato avrei qualcosa da ridire) e spero che finalmente, avremo modo di smettere di masticare amaro e di vedere di nuovo una bella e degna cornice di pubblico. Daje Virtus!

Il PalaEUR è la "Casa" della Virtus e tutti noi, indipendentemente dalla lontananza (comunque, è ben collegato con la metro B), lo amiamo e lo riconosciamo come nostro luogo, ove la Virtus ha vissuto i suoi eventi più rilevanti del passato, fatta eccezione per la finale del 2013. Tra l'altro, finalmente, sembra che la società abbia deciso di spendere risorse umane e finanziarie per la comunicazione, come puoi sperimentare anche solo dal numero di news sulla Virtus su Sportando di questi giorni. E' l'inizio, promettente, di una nuova fase societaria (rappresentato dallo slogan "Virtus is coming"), i cui effetti potranno essere valutati nel tempo. Per ora, ben vengano questi primi 500 abbonati, sperando di raddoppiarli prima dell'inizio della stagione e, soprattutto, di accrescere progressivamente le presenze al Palazzo, sintomo di una squadra che gioca con grinta e determinazione e, speriamo, che vince spesso. Daje VIrtus!!!

Alla fine tutto è relativo. In una città calciocentrica come Roma, dove tolto il pallone non c'è niente altro, 1000 abbonati in A2, dopo anni di partite giocate nel silenzio davanti a meno di 1000 spettatori, sarebbero già un buon inizio. Purtroppo al di là dell'autoretrocessione e degli ultimi campionati, nel corso del tempo non c'è stato nessun tentativo di coltivare la tifoseria e qui si fa presto a perdere la passione. Poi mettici pure che andare al palaeur è un vero e proprio viaggio. Non so se ci sei mai stato ma è nella periferia sud di Roma, estraneo quasi alla città. Insomma ci vuole motivazione. Insomma: forse perchè sono tifoso, ma il bicchiere per me è mezzo ( magari per un quarto) pieno
.

Gli abbonati ai tempi di bodiroga erano 1500/1800...con incentivi e sconti... Mi stupirei di molto se arriviamo ai 1000 in a2... Purtroppo conosciamo la nostra città... Felice di essere smentito...

Purtroppo qui a Roma i numeri del basket (oggi più che mai) sono questi. E' una città totalmente calciocentrica e tutti i vari tentativi di fare attecchire altri sport sono miseramente falliti. Se a questo ci aggiungi il progressivo allontanamento dal palazzo dei "vecchi" tifosi causa presidente più la totale assenza di programmazione, comunicazione e progetti seri rivolti alle scuole negli ultimi 10/15 anni il gioco è fatto!

Ovviamente spero che i numeri aumentino il più possibile durante l'anno, tuttavia non poaso che essere pessimista pensando l'autoretrocessione di qualche anno fa per lo scarso interesse nel basket a Roma... cmq in bocca al lupo.

Guarda, non per fare polemica, a reggio emilia (170000 anime) si faceva il doppio in A2 (e ne abbiamo fatta parecchia prima dell'ultimo decennio): se anche a Roma sono contenti così credimi che per il basket italiano non è una gran notizia, anzi!

Passo dopo passo ci si rimette in forma per la LBA.
Concordo con i commenti di Alato62, Thirdkill e gli altri tifosi virtussini che notano con crescente piacere i miglioramenti sul piano comunicativo e dell'approccio alla competizione e al risvegliare la voglia di Virtus e di basket a Roma. Daje Virtus!

Visto che abbiamo a disposizione il Palalottomatica, spero che la societa' trovi, ogni due settimane, il modo di invogliare piu' gente possibile a venire al Palazzo. Sperando poi che la squadra giochi bene e che vinca.

Sinceramente, a Roma, per la A2 non credo ci si potesse aspettare molto di più. Credo anche che i risultati siano anche oltre le aspettative dei dirigenti. Poi, come sempre, saranno i risultati a fare la differenza. Mi pare presto per parlare di tristezza.

Esatto.

Obbiettivo 1000 abbonati? A Roma? Con mille abbonati e alcuni paganti il palalottomatica è un deserto... che tristezza vedere il basket con cosi poco appeal nella capitale.

Questa ulteriore iniziativa potrebbe rendere più raggiungibile l’obiettivo dei 1000 abbonamenti. Speriamo che in questi 10 giorni ci sia una risposta adeguata da parte di chi ancora non ha effettuato la sottoscrizione. Comunque, faccio i complimenti alla società per come si è fin qui mossa, cercando di ricucire quel rapporto con i tifosi che sembrava ormai difficile da recuperare. C’è ancora tanto da fare ma la strada intrapresa è quella giusta.

Il momento positivo della campagna abbonamenti e le prospettive fino a inizio campionato nelle parole del Dg Paolo Ronci: «Abbiamo intrapreso un progetto di cambiamento che ha l’obiettivo di portare il fan al centro dello sviluppo e delle scelte di customer experience, progettazione e sviluppo di nuove iniziative. Il progetto di comunicazione avviato in questi primi due mesi ci ha permesso di attivare un nuovo dialogo con i tifosi, più attuale e puntuale per informare, ascoltare e comprendere le esigenze. Da questo ascolto continuo e avendo percepito l’entusiasmo in questi primi 7 giorni, abbiamo deciso di provare a puntare ai 1000 abbonamenti, attivando un ulteriore Early Bird del 20% di sconto per dare fiducia e spazio a tutti i tifosi che vogliono venire al PalaLottomatica. Noi riteniamo che per una piazza come Roma sia un numero raggiungibile, e ci crediamo. Questo vuol esser un altro segno tangibile di quello che vogliamo fare».