Livio Proli: 'Non va buttato via il lavoro fatto finora. Obiettivo resta lo scudetto'
Le parole del presidente Olimpia anche sulla 'senesità' della squadra: Abbiamo preso qualche seme, ma tra piantarlo e farlo crescere a Milano è un'altra storia. Sono convinto che in primavera germoglierà
Livio Proli, presidente dell’Olimpia Milano, han parlato a La Repubblica della sconfitta contro Sassari nei quarti di finale della Beko Final Eight.
“A mente fredda può essere una sconfitta salutare. Sapevamo, nonostante l'ultimo mese e mezzo, di essere un cantiere aperto e l'imponderabile in partita secca può starci. Non è accettabile, non è un alibi, si soffre, ma fa parte del gioco. È pesante e ingiusto per i nostri tifosi e per il nostro azionista, che un successo lo meritano. Ho sentito il signor Armani ed è dispiaciuto per il modo in cui abbiamo perso, ha visto arrendevolezza. Il pronostico ci stava tutto, l'importante è capire la lezione. Ci siamo suicidati in diretta, non difendendo e non gestendo il vantaggio, giocando a chi ne segna uno in più, e con Sassari ci eravamo allenati a non farlo. Il macigno lo abbiamo addosso, magari ce lo scrolleremo subito a Barcellona, magari tra un mese. Ma non va buttato il lavoro fatto finora, il primo posto, le vittorie di Eurolega, la crescita.
La senesità? Abbiamo preso qualche seme, ma tra piantarlo e farlo crescere a Milano è un'altra storia. Sono convinto che in primavera germoglierà. Gara 7 di playoff persa contro Siena l'anno scorso mi bruciò molto di più. Non c'era spazio per rimediare, finiva un ciclo, l'obiettivo vero era e resta lo scudetto, insieme col superamento delle Top 16.
Colpe? Sì, di tutti. C’è stato un evidente errore collettivo di gestione e di approccio sbagliati. Sì, anche quando eravamo sul +16, con soli due giocatori in doppia cifra e contro avversari bloccati, non abbiamo mai avuto gli occhi della tigre e l'istinto killer”.
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