Quintetto ideale Serie A: giornata 1
Ecco il primo quintetto e il sesto uomo, con annesso MVP, della prima giornata del campionato di Serie A
Benvenuti all'appuntamento con il quintetto e il sesto uomo del campionato di basket. Lo scorso anno questa rubrica ha alimentato molte discussioni, ma nel complesso ha riscosso un buon successo.
N.B. abbiamo abolito come a vostra richiesta la regola di soli giocatori vincenti eleggibili. Pertanto da questa stagione qualunque giocatore può finire nel 5+1 Sportando anche se perdente.
Quintetto:
Joe Ragland, PM, Pallacanestro Cantù: Si dice che chi ben comincia sia a metà dell’opera e pertanto si potrebbe pensare che l’opera che sta costruendo Joe Ragland sia decisamente di ottima fattura. Il play canturino, confermato dopo una lunga trattativa con Murcia che voleva incassare qualcosa da reinvestire sul mercato, contro una coriacea Pistoia si diverte facendo fuoco e fiamme in ogni maniera possibile. 25 punti con 6/8 dall’arco, 6 rimbalzi e 7 assist con 31 di valutazione sono l’ideale per renderlo il primo MVP dell’anno. Previsti grossi dividendi su chi ha scommesso su di lui in coppia con l’ex Brescia Michael Jenkins, uno che sa punire su uno scarico con freddezza sufficiente da renderlo un pericolo pubblico per ogni avversario. Da Ragland passa buona parte del rendimento stagionale della squadra brianzola. Potenziale top player con ancora tantissimi margini di miglioramento. (MVP)
Dwight Hardy, G, Granarolo Bologna: era atteso al riscatto dopo una stagione in cui si è parlato più delle sue vicende di passaporto che di ciò che ha mostrato in campo. L’ex avellinese non si dimentica come fare canestro e, riportandosi ai tempi di Pistoia, spazza via in un colpo solo tutte le delusioni della scorsa annata. Nell’orchestra cestistica del direttore Bechi si integra alla perfezione con Casper Ware, il piccolo MVP della scorsa Legadue, che, capendo che la palla non ha intenzione di entrare (0/7 dall’arco e 2/6 in lunetta), si svincola da compiti realizzativi e lascia tutto il killeraggio nella mani dell’americano-congolese.. Hardy innescato a dovere inizia a fare danni incalcolabili in penetrazione (7/8 da due punti). Letale in palleggio arresto e tiro con i due Diener che a turno pagano dazio. Chiude con 24 punti, senza falli commessi, 2 rimbalzi, altrettanti assist e una buona applicazione difensiva. Se Hardy fa l’Hardy di Pistoia 20 di media, per la gioia di Luca Bechi, sono assicurati.
Ebi Ere, AP, Cimberio Varese: Il ruolo del capitano è quello di trascinare la squadra fuori dai momenti di difficoltà attraverso una serie di giocate illuminanti che danno la luce alla squadra. Ebi Ere dimostra alla perfezione come questo concetto sia decisamente appartenente al suo modus operandi. Una squadra (Varese) sempre perdente in stagione, con il morale non alle stelle, e costretta ad inseguire contro la solita Reggio Emilia guerriera, sembra l’epilogo scontato di una sconfitta, ma non per lui. L’ala della Cimberio si carica la squadra sulle spalle e mette la freccia seppellendo la Grissin Bon sotto una grandinata di triple che danno il largo all’azione della Cimberio e fanno calare il buio più pesto su White e soci. 25 punti (6/7 da tre) con 4 rimbalzi, 3 recuperi e 29 di valutazione, con molto più diun canestro pesante nel 28-7 del quarto periodo che fa rammaricare non poco Menetti e soci. Varese ha ritrovato il suo capitano dopo un appannato inizio di stagione.
Spencer Nelson, AG, Montepaschi Siena: Spencer Nelson è un giocatore “da Siena”. Poco vistoso, ma presente e lavoratore. Quando fu firmato sembrò subito l’innesto ideale per un reparto lunghi non irresistibile e la sua prestazione globale alla prima di campionato conferma questa impressione. Il giocatore fa praticamente metà del bottino nel pitturato per gli uomini di Crespi, chiudendo con 12 punti, 15 rimbalzi e 5 assist per 28 di valutazione e +14 di plus minus (il migliore). Nelson sa segnare in tante maniere, nonostante il 2/9 al tiro complessivo faccia pensare diversamente. Sebbene l’età sia già abbastanza avanzata non ha problemi a restare sul parquet per 27 minuti senza mai far mancare apporto tecnico ed energia. In difesa si mantiene sempre coriaceo e difficile la superare; ideale per chiudere le penetrazioni aiutato dai raddoppi di un ottimo difensore come Josh Carter. Siena forse avrà perso in talento complessivo, ma la capacità di trovare sempre i giocatori giusti per il sistema resterebbe immutata anche con 10 euro di budget annuale.
Will Thomas, C, Sidigas Avellino: sebbene la Sidigas perda la gara contro Pesaro la prestazione di Will Thomas è assolutamente di livello. Il centro, arrivato dalla Turchia come ultima opzione dopo tante trattative, si mostra subito nella sua solidità e capacità di fare canestro. Difensivamente non sarà una cima, ma in attacco ha i numeri per portarne a scuola più di uno in questo campionato. Il giocatore apre la stagione con una partita solida condita da 15 punti (5/8 da due, 1/1 da tre e 2/2 in lunetta), 7 rimbalzi, 3 recuperi, neanche un fallo commesso e una sola palla persa (trattandosi di un lungo non è un dato da sottovalutare). Il complessivo 26 di valutazione lo rende anche il migliore in campo per la squadra irpina, che dopo un lungo inseguimento, una volta messa finalmente la freccia, perde incredibilmente l’inerzia e si fa scippare la vittoria sotto il naso. Ci sarà tempo per migliorare, ma intanto Thomas è già una certezza.
SESTO UOMO:
Carleton Scott, AP, Pasta Reggia Caserta: è la scelta più difficile della settimana, perché ci sono almeno 3 giocatori che meriterebbero il riconoscimento di sesto uomo della settimana: Kim English, Matt Walsh e Carleton Scott. Scegliamo di premiare il giocatore della Pasta Reggia per via di ciò che riesce a condensare in soli 20 minuti di impiego. Scott chiude con 13 punti, 5 rimbalzi, 5 palle rubate e 2 stoppate per 22 di valutazione complessiva. In una gara trionfale come quella che Caserta gioca contro Venezia l’ala piccola trova il modo di contribuire in maniera decisiva uscendo dalla panchina e rivelandosi un’arma forse un po’ inattesa ma sicuramente efficacissima per il coach Lele Molin. Se il giocatore confermasse questo ottimo rendimento Molin potrebbe trovarsi con un’arma davvero preziosissima per far saltare il banco quando il quintetto latiterà.
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