Minucci sulla Supercoppa: 'Gara particolare e verifica importante'
Le parole del GM della Mens Sana Siena rilasciate a La Provincia di Varese
Ferdinando Minucci, general manager della Mens Sana Siena, ha parlato a La Provincia di Varese della sfida contro la Cimberio per la BEKO Supercoppa 2013. Ecco le parole dei Minucci.
Semifinale 2012-13. Non voglio tornare indietro. Di quella serie non ho parlato prima che iniziasse, non ho parlato durante, e non ho parlato dopo. Ho lasciato che a parlare fossero il campo e i fatti.
Supercoppa. E' una gara particolare. Sarà una verifica importante, sarà una sfida che mette in palio un trofeo: ma non sarà significativa per il campionato che verrà perché è ancora troppo presto per tutti. È una continuazione dello scorso anno, un premio per due squadre che hanno giocato una grande stagione e si meritano di sfidarsi per mettere un trofeo in bacheca. Sarà una gara senza stress, potenzialmente bella: Varese è quadrata con un ottimo allenatore, costruita con innesti sensati su una base solida e rodata. Non sarà facile.
Cimberio Varese 2012-13. Varese ha vissuto una stagione splendida, e le sconfitte finali non devono cancellare quello che ha fatto: perché la Cimberio è stata la squadra più costante e continua. Ha avuto la sfortuna di incontrare noi, che in quel momento eravamo la squadra più in forma, e ha avuto la sfortuna dell'incidente di Dunston che lo ha messo fuori uso proprio in gara 7.
Mens Sana Siena 2013-14. Una squadra che è stata costruita con un budget ridotto ma che proprio per questo è molto ambiziosa: giocherà senza pressioni, metterà in campo tutta la sua inesperienza, ma anche la sua imprevedibilità. Per quanto mi riguarda, sto vivendo un momento personale molto bello: un periodo difficile, è vero, ma affascinante. Perché mi trovo a costruire senza avere più la necessità di vincere, ma con il sogno di dare continuità e futuro alla società.
Cimberio Varese 2013-14. Ecco, mi collego a quanto detto per me: Varese è in un momento diverso, anche se simile. La priorità di chi porta avanti la società è quella di dare tranquillità e futuro, ma allo stesso tempo si sente che è arrivato il momento di vincere qualcosa: portare a casa questa Supercoppa sarebbe un grande risultato, e regalerebbe qualcosa alla stagione passata.
Addio di Vitucci a Varese. Io parlo per me: e dico che sono ancoral egatissimo dal lato umano a molti allenatori passati da qui, da Pancotto a Pianigiani passando per Ataman e Recalcati. E, ovviamente, sono legatissimo a Banchi: semplicemente, ci siamo resi conto che non avremmo potuto garantirgli il budget per dargli una squadra con cui provare a vincere in Italia e in Europa. La situazione di Vitucci è diversa: dico solo che non mi aspettavo che andasse così".
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