Roberto Alabiso si difende e chiede di poter adire le vie legali
Il procuratore nega l'esultanza per Siena e chiede al Consiglio Federale di poter agire legalmente nei confronti di organi di stampe e tesserati
Roberto Alabiso, procuratore federale, accusato da il presidente di Varese, Cecco Vescovi, di aver 'esultato' per Siena in occasione di Gara 4 della serie contro Varese, ha richiesto al Consiglio Federale l'autorizzazione di poter agire legalmente nei confronti degli organi di stampa e dei tesserati.
"Chiederò al Consiglio l'autorizzazione di poter agire per vie legali e anche dinanzi all'autorità giudiziaria ordinaria nei confronti degli organi di stampa che hanno pubblicato le dichiarazioni mendaci, oltre che dei tesserati. Sono amareggiato, sbalordito, negli 8 anni in cui presiedo la Procura Federale mai m'era capitato di ricevere un'accusa così infamante come quella di essere un ultrà. Tra l'altro, a Siena ero pure di servizio. Mi attendo ora la giusta tutela in sede sportiva da parte del presidente Petrucci" le parole di Alabiso riportate da La Gazzetta dello Sport.
Il Corriere dello Sport spiega nei dettagli come si è svolta la vicenda. Queste le parole de Il Corriere dello Sport, "Vescovi ha raccontato a più persone che al termine della partita era andato verso lo spogliatoio degli arbitri per discutere con loro. Essendo questi ultimi in un'altra stanza con il supervisore, in un primo momento ha deciso di soprassedere, poi ha cambiato idea pensando di aspettare i fischietti nei loro spogliatoi. Aprendo la porta, avrebbe trovato il procuratore federale, da solo, che con i pugni verso il basso gioiva per il successo senese. Da solo, in una stanza…"
Intanto il Consiglio Federale presieduto da Gianni Petrucci, a meno di clamorose sorprese, come deciso da tempo, non confermerà gran parte delle cariche della giustizia sportiva, puntando su un forte rinnovamento, sempre secondo Il Corriere dello Sport.
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