La Virtus Roma vince a Biella ed è ad un passo dal terzo posto finale
Al Lauretana Forum finisce con 10' di standing ovation
BIELLA. Vince Roma sul campo, ma stravince Biella sulle tribune: Angelico Biella-Acea Roma finisce 78-85 per Datome e compagni, ma il Lauretana Forum festeggia comunque, nonostante una retrocessione nettissima e la peggior stagione nella storia societaria (appena sei vittorie contro 23 sconfitte). Biella-Roma è stata partita vera, a dispetto di un’Angelico scesa in campo senza il suo capitano Matteo Soragna e senza due americani (Pinkney e Johnson, quest’ultimo volato negli Stases proprio nella notte della vigilia). L’inizio di partita è segnato dalla grande voglia di Biella di salutare il suo pubblico e la serie A con una prova tutta grinta e cuore: Roma parte con il freno a mano tirato e dopo 5’ è sotto 7-14, con Jurak che domina la scena (suoi i primi 8 punti di Biella). Due triple di Datome e una di Goss riportano l’Acea a contatto, Rochestie risponde da tre (23-20) ma è un gioco da 2+1 di Taylor a chiudere il primo parziale, regalando alla sua squadra il primo vantaggio del match (23-25).
Biella si blocca in attacco, non segna per cinque lunghissimi minuti e la squadra di Calvani scappa via con un parziale di 15-0 (23-35), interrotto da un canestro dell’indomabile Jurak (14 punti, 6/6 dal campo e 16 di valutazione nel primo tempo). Prima Lorant e poi Goss regalano ai capitolini il massimo vantaggio (34-51), ma l’orgoglio di Biella è infinito e Rochestie la riporta più vicino con tre azioni personali (40-51), prima che Cyz sigli il 40-53 della pausa lunga.
In apertura di secondo tempo subito un canestro di Laganà per il 42-53, prima che Roma prenda di nuovo pieno possesso del match, dominio certificato dal 55-70 della terza sirena.
Il Lauretana Forum continua ad applaudire e tocca nel cuore e nell’orgoglio il quintetto di Cancellieri: dal -15 (63-78) l’Angelico risale fino al -8 (72-80 con una tripla di Tommaso Raspino). Il finale è un’emozione unica, con Biella che saluta la serie A e Roma che blinda il suo terzo posto a coronamento di una stagione fin qui eccezionale. La certezza di una città intera è che non si tratti di un addio ma solo di un arrivederci.