Anna Cremascoli: 'Dopo Siena sono più preoccupata'
La Cremascoli parla della sconfitta in casa della Mens Sana e parla anche di Aradori invitandolo, tra le altre cose, a tagliarsi la barba
Anna Cremascoli, presidentessa della Lenovo Cantù, ha parlato a La Provincia di Como dopo la sconfitta di Siena. Cantù è finita a -31 prima di provare un disperato tentativo di rimonta che si è chiuso sulla tripla del possibile -2 sbagliata da Smith. Ecco le parole della Cremascoli che si è detta un po' preoccupata.
"Quel -31 non va assolutamente bene così come è necessario cambiare registro in trasferta dove è fondamentale essere più aggressivi. Comunque, mi prendo anche ciò che di positivo il match con la Mens Sana ha evidenziato. Alludo alla rimonta, perché infliggere un 20-0 a Siena a casa sua non è da tutti e alle prestazioni di Mancinelli e Scekic, con il primo che sta cominciando a giocare per come è in grado di fare e il secondo che sta tornando quello che era e che conoscevamo. Avremmo dovuto essere noi a mettere il carico di energia e invece siamo stati sorpresi dalla loro aggressività. Vero che la Mens Sana aveva grandi motivazioni dopo essersi imbattuta in un marzo pessimo e quale miglior riscatto se non quello di far risultato contro di noi? Ciò detto, aggiungo che questa Siena era battibile e che noi siamo colpevoli di non averla sconfitta. Sì, dopo questa partita sono un po' più preoccupata perché ho avvertito che c'è ancora molto lavoro da fare, più di quello che supponevo. Lavoro tecnico, innanzitutto, ma anche mentale. Le potenzialità ci sono e le abbiamo espresso nella fase della rimonta. Sarei preoccupatissima se non avessimo dato quel segnale di vita e di risveglio. Tardivo quanto si vuole, ma efficace. Al punto che Siena, alla fine ha pure avuto paura di perdere. Ora voglio vedere delle belle partite in trasferta perché questo è il nostro limite" ha detto la Cremascoli che ha anche parlato della serata nera di Pietro Aradori. Davanti alla sua ex squadra, Aradori ha fatto cilecca per la terza partita in altrettante occasioni quest'anno. "Pietro si è innervosito sin dal riscaldamento quando è stato coperto di fischi e insulti a ogni pallone che toccava.. Insomma, è entrato in campo molto poco sereno e tranquillo. Dopodiché, una volta in partita, ha speso più tempo a lamentarsi con gli arbitri per i falli non fischiati che non a pensare a giocare. Una serataccia, con l'aggravante che per noi è un giocatore chiave. Ma non si è perso per colpa sua, questo vorrei fosse ben chiaro. Comunque una consiglio vorrei darglielo, da donna: è così un bel ragazzo, ma con quella barba proprio non lo si può vedere. Ortner? Evidentemente era in un trip particolare perché per come giocava da noi e per quello che aveva dimostrato sin qui con Siena è chiaro che questa partita l'ha particolarmente interpretata... È stato decisivo e questa circostanza ci fa ancor più male. Siena nei quarti dei playoff? La Montepaschi nei quarti con il fattore campo dalla sua parte è il peggiore dei miei incubi. Perché, statene certi, la Siena dei playoff non sarà quella di ieri. Questi ragazzi non sono persone superficiali e sono i primi a essere dispiaciuti senza che glielo venga fatto pesare. Quanto ai tifosi, mi dispiace per tutti quelli che sono venuti a Siena sperando di assistere a una nostra vittoria e invece sono tornati con un'altra sconfitta. Se lo meriterebbero di vederci vincere".
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