Livio Proli: 'Scariolo resta. Coppa Italia e Serie A ancora alla nostra portata'
Il numero 1 dell'Olimpia Milano parla ai microfoni di SkySport
Livio Proli è stato intervistato da Mario Boni nel corso di SkySport24. Ecco le parole del numero 1 dell'Olimpia Milano, reduce dall'ennesima sconfitta interna della stagione.
"Abbiamo le spalle robuste per affrontare tutto ciò che ci capita non perdendo mai di vista l'obiettivo finale".
Siete passati da Zanca a Pascucci e poi a Portaluppi. Forse quest'anno manca un figura di riferimento all'interno della società? I passaggi che hai menzionato sono nel segno della continuità. Con l'uscita di Lucio confermammo il suo vice che in estate ci ha lasciati per andare agli Houston Rockets in NBA. Abbiamo recuperarto Portaluppi che era con Pascucci due anni fa prima di andare a Cremona e che sta gestendo con grande energia, coraggio e discrezione una situazione non facile che in parte ha ereditatol Sta mostrando tutte le caratteristiche positive che aiuteranno nel corso della stagione.
Stagione deludente, fuori dalla Euroleague e bilancio di 6/6 in campionato. Come mai? Eravamo convinti di fare meglio dell'anno scorso perchè abbiamo confermato per 7-8 dodicesimi la squadra e perché lo staff tecnico era quello dell'anno scorso. E perché la società aveva acquisito tanta esperienza in più. All'insegna della continuità pensavamo di avere più vantaggio. Avere strutturato il roster per il doppio impegno Serie A-Euroleague ci ha portato a fare delle scelte onerose dal punto di visto economico. L'uscita dall'Euroleague è stata sofferta e che non ci aspettavamo ma dobbiamo sfruttarla per farla diventare un altro punto di partenza perchè gli obiettivi principali Coppa Italia e Campionato sono lì alla nostra portata senza nascondersi dietro un dito anche perché il risultato in campionato è veramente insoddisfacente e il problema è che ci stiamo portando dietro è anche emotivo, mentale oltre che tecnico.
Dove è stato il grande errore nel costruire la squadra e cercare la chimica giusta? Abbiamo analizzato tutti assieme la situazione., All'inizio abbiamo sottostimnato lo studio e l'accuratezza dell'approccio difensivo alla partita. Sicuramente l'innesto di grandi giocatori di grande talento come Langford e sulla carta anche Hendrix non ha portato il valore aggiunto che pensavamo. Anzi siamo ritornati indietro rispetto al livello che avevamo raggiunto nei playoff della stagione scorsa. Dopo la partita di Venezia tutto sommato posso dire che la squadra sta dimostrando di avere maggiore cura ed atteggiamento corretto in difesa. Stiamo perdendo delle partite punto a punto non stanno più accadendo le imbarcate che abbiamo preso nella prima parte dell'anno. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno sotto questo aspetto c'è un trend di miglioramento. Che è assolutamente insoddisfacente rispetto alle aspettative di tifosi, opinionisti e società ed è poco rispetto al budget ed agli sforzi profusi ma che ci fa ben sperare anche se il tempo è sempre meno. Dobbiamo ricordarci che abbiamo i due obiettivi ancora davanti e da giocarci. Dobbiamo essere sempre ottimisti sapendo che tutto dipendo da noi e che adesso dobbiamo dare una sterzata.
Sulla strada delle Final Eight ci sono Biella, Cantù e poi Brindisi? Il Derby sarà decisivo? Per come si sta muovendo la classifica in chiave di Final Eight 8 saranno importanti tutte e tre le partite. Quest'anno abbiamo imparato ma forse non dovevamo impararla. Chi gioca contro Milano gioca al 101% e questa è la mentalità che dovremmo acquisire anche noi. Partendo da Biella e poi passando per il derby che non bisogna nemmeno commentarlo dato che è un derby. Ma anche la trasferta a Brindisi, sappiamo che avremo tre partite durissime al di là del valore oggettivo dell'avversario. Sono avversari che per N motivi quando giocano contro una grande squadra, con grandi budget e grandi ingaggi ognuno dei nostri avversari ha motivo di dare qualcosa in più dei nostri. Questa lezione l'abbiamo capita.
Sergio Scariolo rischia se non vincerà il derby contro Cantù? No, guardate. La domanda è lecita. Noi rimarremo così fino in fondo. Fiducia incondizionata all'allenatore il quale non è una persona sciocca e non ha paraocchi. Ha fatto auto-critica come tutti. Lavoreremo giorno dopo giorno in un contesto difficile dove abbiamo pressione e paura come ha dimostrato la squadra nell'ultimo quarto di ieri. Dobbiamo avere molta umiltà e molta serenità di venirme fuori da soli. Chiedendo scusa ai tifosi e chiedendo un attimino di pazienza in più. Ma dobbiamo ripartire dal nostro skipper. Scariolo ha esperienza e carisma per portarci fuori dalla buca e noi dobbiamo in ogni momento stargli vicino. Dobbiamo fare assieme tutto quello che dobbiamo e possiamo fare senza lasciare nulla di intentato. Questo è lo spirito ed il messaggio chiaro che abbiamo cercato di dare all'interno ed all'esterno. Poi le risposte si danno sul campo e quando la squadra tornerà a vincere attingeremo da quell'energia per riportare entusiasmo attorno a noi.
Il roster è completato o ci sarà un nuovo arrivo? Lo sanno un po' tutti. Sul lungo stiamo cercando di riportare a casa Radosevic che è un nostro giocatore. Se questa situazione dovesse avere buon esito la faremmo sicuramente. Per quanto riguarda un altro giocatore, stiamo esplorando sul fronte del play e ci stiamo guardando intorno senza fretta per due motivi. Primo perché vogliamo vedere l'equilibrio che si può creare con Stipcevic e Bremer e secondo prendere per prendere non lo faremo mai perché non ha senso. Se dovessimo trovare il giocatore che può fare la differenza solo in quel caso valuteremo ma solo nel caso in cui Rok e JR non fossero in grado di far girare la squadra in un certo modo. Priorità oggi ai giocatori che sono in campo. I ragazzi si allenano durante la settimana al massimo e questo è uno dei fattori che fa essere positivi e ci conforta il fatto che non dobbiamo buttare via tutto. Dobbiamo essere in grado di detonare quel qualcosa per riportare se vogliamo energia mentale.