Serie A Power Rankings: dalla quarta alla prima posizione
Le squadre in corsa per lo scudetto secondo il nostro Power Rankings di Serie A
Confermare il vertice in Italia e riprendersi un posto di primo piano in Europa. Questa la missione dell’Aquila Trento, che ha confermato gran parte del roster della passata stagione, preservando l’identità stessa del basket di Buscaglia: difesa, transizione, dominio dell’area con minore propensione al tiro da fuori. Fondamentale quindi la permanenza della stella Sutton, con a cascata i mantenimenti dei vari Baldi Rossi, Forray, Flaccadori, Beto Gomes e Shields. Non si poteva fare lo stesso con Hogue e Craft, e allora si è cercato quel che di più simile poteva offrire il mercato. Quindi Chane Behanan, centro sottodimensionato con braccia lunghe, attitudine alla corsa e al tiro dalla media. E Jorge Gutierrez, forse più spettacolare di Craft con palla in mano, certamente abilissimo difensore tanto da attrarre più volte i favori di Jason Kidd in Nba.
3 - SIDIGAS AVELLINO
Una semifinale scudetto che sa di occasione perduta alle spalle, una nuova prospettiva davanti agli occhi, pur avendo salutato il fenomeno dell’ultimo anno e mezzo, Joe Ragland. Come al solito il ds Alberani ha fatto le cose in grande, consegnando nelle mani di Sacripanti un roster lungo e differente rispetto al passato. Fase di regia certamente più “da gestione”, con Fitipaldo e Filloy palla in mano rispetto a Ragland e Logan. Poi la vena realizzativa di Jason Rich (già 17 di media ai tempi di Cremona), la vocazione d’equlibratore di Thomas Scrubb, l’intimidazione di Ndiaye a chiudere il reparto centri con la fondamentale conferma di Fesenko. Infine ecco l’esperienza di Leunen, coach in campo, e il talento di Dezmine Wells: potenziale realizzativo eccelso, la guardia USA può essere il nuovo riferimento del pubblico irpino. E Shane Lawal…
2 - UMANA REYER VENEZIA
Uno scudetto sul petto, una storia riscritta, un potenziale ancora importante. Eppure non tutto è stato semplice nell’estate del tricolore veneziano, perchè se la perdita dell’mvp Ejim era preventivabile, lo stesso non si può dire delle dipartite di Filloy e soprattutto di Stone, autore di un infelice siparietto di mercato. Resta l’impegno della società, che mantenendo lo zoccolo duro del gruppo (Haynes, Peric, Bramos, Tonut) ha comunque spinto la fase del progetto ad uno step successivo. Quindi roster ancora più profondo, estremamente fidelizzato agli equilibri di LBA, con l’ex Pistoia Jenkins in regia, il bomber Johnson sugli esterni, il peso di Biligha e Watt in area. Orelik e le alternative Cerella e Kyzink chiudono il cerchio di una squadra che potrà far bene da subito.
1 - EA7 EMPORIO ARMANI MILANO
Dopo Bucchi, Scariolo, Banchi e Repesa, ecco la quinta era dell’Olimpia di Giorgio Armani. Simone Pianigiani l’architetto chiamato alla ricostruzione dalle macerie, investimenti in mano ad una società che non ha badato a spese per evitare soprattutto un nuovo fiasco europeo. E proprio l’EuroLeague rende complicato prevedere i piani italiani dei biancorossi, costretti ad ampie rotazioni che potrebbero privare LBA di firme di primissimo piano. Certamente senza eguali sul territorio nazionale i talenti dei “piccoli” Theodore e Goudelock, con Micov equilibratore, Bertans tiratore mortifero e Gudaitis centro di peso e forza fisica. Ma garantito sarà lo spazio agli italiani, con Abass e Fontecchio in cerca di un posto al sole, Pascolo chiamato ad una nuova stagione di crescita e Cinciarini a quella del riscatto. Cusin chiude un cerchio importante, nell’attesa di uno Young che, soprattutto in Italia, potrebbe chiudere ogni discorso. Ennesima stagione senza rivali… in estate, perchè lo psico-dramma è sempre dietro l’angolo, così come l'usura di una stagione infinita. Lo dice la storia recente. E non solo a Milano.
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