Cesare Pancotto: 'Brutta sconfitta, senza attenuanti. Occorre durezza mentale'
Il coach Vanoli affronta con propositività il momento difficile della squadra, aggravato dalla serie di 5 sconfitte consecutive
Cesare Pancotto: “E’ stata una brutta sconfitta. Non abbiamo attenuanti a partire dal sottoscritto. C’è poco da parlare di tecnica, break o altro. Più corretto ribellarsi a questa situazione, ribellione che deve venire da dentro. Un senso di ribellione che deve venire dalla volontà.
Durezza mentale: è la chiave per tirarci fuori da questa situazione
I break ed i contro break li facciamo anche noi. Ma se poi subisci canestri da tre consecutivi senza fermarli, è chiaro che l’utilità dei breaks sfuma. Ed è altrettanto chiaro che bisogna fare qualcosa per fermarli. E’ qui dove occorre durezza mentale.
Scarsità di durezza mentale che potrebbe essere favorita dalla presenza in squadra di un leader, di un giocatore che riunisca la squadra nei frangenti di difficoltà, che parli ad essa, che la prenda per mano?
“Noi ci stiamo lavorando di squadra, eccome. Però c’è bisogno dell’impegno di tutti, ma senza soluzione di continuità.
Strutturalmrente stiamo costruendo una leadership di squadra. Non è una colpa non averla ancora appieno, ma una realtà. Fatto salvo ciò, dobbiamo mordere la caviglia all’avversario. In attacco dobbiamo muovere velocemente la palla. Abbiamo mostrato di riuscire in questo, ma solo a sprazzi, senza continuità.
E’ chiaro che, poi, il tutto inerente alla situazione è ingigantito dall’assenza di vittorie”.
Un commento sulla prova opaca di Holloway
“Abbiamo avuto una sensazione: che Holloway sia stato condizionato emotivamente dai falli”.
Ormai da settimane parli della necessità di acquisire continuità, durezza mentale, lavorare di squadra in difesa. Ma come pensi ci si possa riuscire?
“A Porto San Giorgio, quando ti insegnano a nuotare, di portano in mezzo al mare e ti buttano: o impari a nuotare o affoghi. Ecco, noi dobbiamo fare la stessa cosa: imparare a nuotare se non vogliamo affogare, ma tutti insieme”.
Oggettivamente, ormai è assodato che Omar Thomas gioca 15’ a partita. Pensate di intervenire, ritoccando l’organico?
“Significherebbe rifuggire la situazione. La ricetta è quella già spiegata prima: di squadra”., non abbiamo attenuanti, a