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Serie A 04/03/2016, 15.42

Comunicato GIBA: Regole e diritti danno lavoro a tutti

Il comunicato della GIBA sulla questione delle regole sugli italiani

Serie A
Il periodo della stagione sportiva – fra la Finale di Coppa Italia di Serie A e quelle di LNP – è propizio per spunti e riflessioni.

Tante intelligenze del mondo del basket riflettono sui vari temi che da qualche anno compongono il dibattito sulla pallacanestro in Italia: regole, under, crisi economica, sponsor, e altro ancora.

È proprio di queste ore una riflessione, rilanciata da diversi mass media, circa le regole relative ai giocatori italiani, definite “regole di protezione della specie” e che quindi farebbero male agli stessi atleti.

La GIBA ritiene opportuno intervenire nuovamente nel dibattito, portando il suo contributo di idee, per sottolineare come le troppo spesso le vituperate regole sull’impiego dei giocatori italiani abbiano finora permesso di far crescere decine di giocatori di pallacanestro, per numerose stagioni ma soprattutto di avere oggi protagonisti di formazione italiana nel nostro campionato che, senza alcune regole, probabilmente non avrebbero mai avuto una possibilità di essere considerati per quello che valgono.

Per noi dell”Associazione Giocatori non è corretto parlare di protezionismo. Si parla di pari opportunità e valorizzazione del merito.

Diverso e più complesso invece il discorso sulle regole relative agli under, che troppo spesso negli ultimi anni hanno finito per illudere e penalizzare proprio quei giovani per la cui crescita erano state pensate.

Gioverà, una volta di più, ricordare a tutti coloro che vogliono portare un contributo alla discussione e al progresso del basket che si gioca in Italia, che si dovrebbe fare il piccolo sforzo di vedere la vicenda con gli occhi di chi rende possibile lo svolgimento dei campionati di basket e cioè della categoria più importante (e, nel contempo, spesso la più bistrattata dagli altri): i giocatori di pallacanestro.

Infatti, a guardarla con gli occhi degli atleti, è lampante che regole e diritti sono quelle che oggi consentono di giocare a tutti, non solo ai campionissimi NBA o a chi a 20 anni giocherebbe comunque in Serie A. Perché un settore lavorativo – e il basket è un settore lavorativo – non deve fare regole e diritti per le eccellenze (che magari non ne hanno bisogno), ma deve battersi nel sacro interesse di tutti. Perché la stella è importante in campo, ma se non ci sono tutti gli altri, non essendo il tennis, il basket non si può giocare.

Chi come noi tiene al movimento della pallacanestro italiana deve sì lavorare per l’eccellenza della Nazionale, ma anche garantire regole e diritti per tutti: dal capitano degli Azzurri al decimo giocatore delle minors. Questo significa fare davvero il bene di un movimento non cavalcando slogan, bensì dando risposte a ragazze e ragazzi che ogni mese con uno stipendio o un rimborso, spesso molto basso, provano a costruirsi un futuro sportivo.

Per questi fatti concreti – e i fatti hanno la testa dura, perché vanno smontati con argomentazioni altrettanto concrete – la GIBA continua a chiedere, alle società e agli investitori attivi nel basket italiano, di credere nei giocatori italiani, così come sta avvenendo da qualche stagione in Serie A, grazie all’impegno di sodalizi lungimiranti che stanno anche raccogliendo splendidi frutti sul campo.
© Riproduzione riservata
O. Cauchi

O. Cauchi

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Comments Occorre essere registrati per poter commentare 28 Commenti
  • BetDagdaMor 05/03/2016, 18.28

    In genere quando si parla di ciò si accavallano le questioni. Un problema è la sempre maggiore lontananza dei giovani dallo sport per cui serve a mio giudizio una riforma che tocchi tematiche scolastiche. Altro problema è l'assurdita di dover considerare straniero chi ha il passaporto italiano. Altro problema di fondo è la non chalance di buttar soldi nella grande emigrazione dei rookies. Dubito che nella terra dei campanili si arrivi all'equità. Proposta: riforma totale e pesante iniezione di sport nelle scuole. Liberalizzazione di tesseramenti con una pesante tassa di lusso se si superare una certa soglia di extracomunitari e incentivazioni se si producono giovani che vengono ingaggiati nelle massime serie.

  • coachair123 05/03/2016, 16.03 Mobile
    Citazione ( Eddyy 05/03/2016 @ 08:04 )

    Sai che appena finiti i vari campionati, le varie società chiedono ai giocatori con contratto annuale di liberare gli appartamenti e di andare a casa? Sai che ci sono molti giocatori che non sanno dove e con chi allenarsi da maggio a metà agosto pe ...

    Dopo 50 anni tra giocatore ed allenatore, credo di sapere come funziona e credo anche di sapere che se ogni anno vuoi giocare prendendo dei soldi per farlo(pochi o tanti o punti non importa) devi migliorare il tuo prodotto, se non lo fai stai fuori dai giochi a meno che non rientri nella specie protetta, quindi il discorso sta da poche parti, come giocatore devi investire su te stesso, le società di contro dovrebbero avere più lungimiranza e smettere di vivere alla giornata, ma per far questo ci vorrebbero dirigenti capaci, che tolte le eccezioni non esistono oggi, quindi la GIBA riesce a mantenere le posizioni, la Fip egemonicamente detta le regole ad uso e consumo suo e del suo guadagno e le società, di contro, visto che non hanno dirigenti capaci spariscono

  • baloncestista 05/03/2016, 10.15
    Citazione ( Obradoiro88J 05/03/2016 @ 10:01 )

    É una pagliacciata anche per me!!! Rigirando la frittata, se decido di fare il college in USA o in Inghilterra ed inizio lá a giocare a basket mentre prima mi dedicavo ad altro, vuol dire che se torno in Italia sono un passaportato perché ho inizi ...

    Esatto..già di per se il movimento basket non attira come farebbe il calcio in più ci possiamo permettere di scremare i nazionali con regole assurde.
    Il regolamento lo cambieranno solo nel momento in cui si troveranno davanti un fenomeno (un giocatore che davvero fa la differenza) che è nato in Italia e magari ha fatto la formazione nei collage USA..allora capiranno che quel giocatore ci serve in nazionale e si modificano le regole.

    PS: Kobe Bryant, per formazione, ha quasi rischiato di essere convocabile in nazionale con queste regole giusto? Se non erro ha solo 2 anni di formazione e non 4 come richiesto..ma potrei sbagliarmi

  • Obradoiro88J 05/03/2016, 10.01 Mobile
    Citazione ( baloncestista 05/03/2016 @ 09:57 )

    Assolutamente assurdo tutto questo...per farla breve un natio USA che capita in Italia da ragazzotto e fa 3 o 4 anni di formazione è considerato più italiano di me che ci vivo dalla nascita nel nostro belpaese!! In tutto questo la Giba mi parla di ...

    É una pagliacciata anche per me!!! Rigirando la frittata, se decido di fare il college in USA o in Inghilterra ed inizio lá a giocare a basket mentre prima mi dedicavo ad altro, vuol dire che se torno in Italia sono un passaportato perché ho iniziato a giocare soló lí? Ma stiamo scherzando? E non hanno ancora fatto nulla contro questa cosa?

  • baloncestista 05/03/2016, 09.57
    Citazione ( Obradoiro88J 05/03/2016 @ 08:54 )

    Hai ragione, ricordavo anche io questa storia assurda, senza parole guarda.

    Assolutamente assurdo tutto questo...per farla breve un natio USA che capita in Italia da ragazzotto e fa 3 o 4 anni di formazione è considerato più italiano di me che ci vivo dalla nascita nel nostro belpaese!! In tutto questo la Giba mi parla di diritti degli italiani? Mah
    Basterebbe considerare italiani si, tutti quelli di formazione (mi può anche stare bene) ma ovviamente anche chi di passaporto ne ha diritto..insomma chi teoricamente potrebbe (non che per forza ci sia andato) essere convocato in nazionale.

  • Obradoiro88J 05/03/2016, 08.54 Mobile
    Citazione ( laspadanellaroccia 05/03/2016 @ 08:06 )

    baloncestista anni fa successe proprio questo: chiacig veniva considerato straniero in quanto aveva fatto "solo" 3 anni di formazione (cominciò a giocare in tarda età)....

    Hai ragione, ricordavo anche io questa storia assurda, senza parole guarda.

  • claus07 05/03/2016, 08.36
    Citazione ( laspadanellaroccia 05/03/2016 @ 08:06 )

    baloncestista anni fa successe proprio questo: chiacig veniva considerato straniero in quanto aveva fatto "solo" 3 anni di formazione (cominciò a giocare in tarda età)....

    Misero la pezza con la regola per cui venivi equiparato agli Italiani di formazione se avevi giocato in Nazionale in mondiali o Europei o Olimpiadi.
    Una boiata, considerando il potere che veniva concesso al CT (spesso part-time) di decidere quale americano passaportato trasformare in Italiano di formazione e quale no...

  • Eddyy 05/03/2016, 08.20 Mobile

    Personalmente ho sempre trovato la regola di salvaguardia degli under ingiusta ed inutile: per migliorare devi potere giocare con gente un po' più forte di te che possa darti consigli preziosi e questo lo possono fare solo i giocatori più senior.
    Per lo stesso motivo sono invece d'accordo sulle regole di salvaguardia degli italiani. Una volta gli stranieri in Italia erano davvero forti: diversi anni di professionismo alle spalle o ottimi giocatori provenienti dall'università: si migliorava anche solo a vederli giocare. Oggi da quanti impari qualcosa? Per contro, se sono un ragazzino di 15 anni e non mi chiamo Gallinari, che stimolo ho a cercare di emergere se so che tutti i posti sono occupati da stranieri, perché danno più spettacolo? Che poi, qual è lo spettacolo? Quello dell'all star game con mille schiacciate e difese da "torero"? Secondo me il basket è un'altra cosa.

  • laspadanellaroccia 05/03/2016, 08.06
    Citazione ( Obradoiro88J 04/03/2016 @ 19:24 )

    Ovviamente no! Non sono documentato e non posso darti la certezza assoluta, peró sarebbe assurdo se fossi equiparato a passaportati come dici te perché non hai i 3 anni di formazione, per il semplice fatto che non hai mai praticato basket.

    baloncestista anni fa successe proprio questo: chiacig veniva considerato straniero in quanto aveva fatto "solo" 3 anni di formazione (cominciò a giocare in tarda età)....

  • Eddyy 05/03/2016, 08.04 Mobile
    Citazione ( coachair123 04/03/2016 @ 16:59 )

    il declino della ns pallacanestro, cara GIBA è cominciato proprio grazie alle regole sul numero minimo di italiani a referto, italiani che, grazie al fatto di essere tali, non hanno più lavorato sui propri difetti, grazie al fatto di avere il posto ...

    Sai che appena finiti i vari campionati, le varie società chiedono ai giocatori con contratto annuale di liberare gli appartamenti e di andare a casa? Sai che ci sono molti giocatori che non sanno dove e con chi allenarsi da maggio a metà agosto per migliorare sulle famose pecche? Non basta andare al campetto e tirare da soli per migliorare, ma ti serve qualcuno che ti dica cosa fai di giusto e di sbagliato. Il motivo per cui, a parte i migliori, la base è di basso livello è solo questo.

  • Obradoiro88J 04/03/2016, 19.24 Mobile
    Citazione ( baloncestista 04/03/2016 @ 17:59 )

    Mi sorge un dubbio..per le regole degli italiani: io che sono italiano da generazioni ma non ho mai calcato un campo di basket, vengo considerato straniero/oriundo solo perché non ho i famosi anni di formazione?? Teoricamente al pari dei natii di og ...

    Ovviamente no! Non sono documentato e non posso darti la certezza assoluta, peró sarebbe assurdo se fossi equiparato a passaportati come dici te perché non hai i 3 anni di formazione, per il semplice fatto che non hai mai praticato basket.

  • Falcao 04/03/2016, 18.11

    Le regole sugli italiani sono molto importanti:
    1. GIOVANI: le regole spingono ad investire e a credere nei giovani. Le squadre sanno che per completare il roster è necessario avere buoni giocatori italiani, anche se magari solo in seconda linea che, prima o poi durante la stagione, avranno possibilità di dimostrare il proprio valore sul campo.
    2. NAZIONALE: più opportunità ci sono per i giocatori italiani, maggiori sono le possibilità che qualcuno fra questi possa esprimersi, dimostrando di valere la nazionale. Una nazionale forte è un bene per tutto il movimento. Per avere una nazionale forte servono i giovani che si interessino al basket e che abbiano opportunità di giocare ad alti livelli.
    3. COMPETITIVITA': osservando molte delle squadre che negli anni hanno ottenuto i maggiori risultati a livello europeo, si nota una continuità nel roster. C'è un nucleo forte di giocatori, che rappresenta leadership e mentalità vincente del team. Da chi può essere data, a livello tecnico in campo, questa continuità?


    NOTE: se n'era già parlato, ma onestamente quanti degli americani oggi presenti o che hanno iniziato la stagione vorremmo vedere nel nostro campionato? Aiutano a migliorare il "prodotto basket" come diceva qualcuno nei commenti precedenti? Perchè tante squadre hanno raccolto tante ciofeche? Ci sono sicuramente alcuni casi in cui vediamo giovani promettenti che non trovano spazio schiacciati da "baroni" u.s.a. che stanno facendo pena. Ai giovani, in qualunque contesto professionale, perchè crescano è necessario dare responsabilità. Un po' alla volta magari, ma è necessaria la fiducia.

  • baloncestista 04/03/2016, 17.59

    Mi sorge un dubbio..per le regole degli italiani: io che sono italiano da generazioni ma non ho mai calcato un campo di basket, vengo considerato straniero/oriundo solo perché non ho i famosi anni di formazione??
    Teoricamente al pari dei natii di ogni dove nel mondo passaportati italiani?
    Chiedo chiarimenti perché questo è davvero senza senso!

  • BYU23BYU 04/03/2016, 17.30 Mobile

    Mah, cosa dire!!! Volevo commentare pensando di essere io il marziano a pensarla in maniera opposta. Ma vedo che la dichiarazione della GIBA non ha ricevuto neanche un commento positivo! Ma questi dove vivono? Per giustificare la loro inutile presenza devono sparare queste stupidaggini? Ci mancava solo il socialismo applicato al basket!

  • Greenie 04/03/2016, 17.27

    Dare a tutti un opportunità, non tirare fuori i giocatori miglior. Basta quello a far capire la mentalità perdente di certa gente.

  • coachair123 04/03/2016, 16.59

    il declino della ns pallacanestro, cara GIBA è cominciato proprio grazie alle regole sul numero minimo di italiani a referto, italiani che, grazie al fatto di essere tali, non hanno più lavorato sui propri difetti, grazie al fatto di avere il posto sicuro. cara GIBA ultimamente hai pestato diverse "cacche", non ultima quella di non voler ratificare il 6+6, purtroppo per te, come rappresentante dei giocatori, conti quanto il 2 di briscola, ci sarebbero ben altre lotte da fare, come la parificazione delle norme sui giocatori che hanno passaporto italiano provenienti dall'estero e che sono, di fatto discriminati, rispetto ai giocatori italiani autoctoni, ci sarebbero da rivedere le norme sull'utilizzo dei giovani nelle serie minori, ci sarebbero da rivedere le norme sul vincolo giovanile, sui nas, tutte cose in cui la GIBA potrebbe avere un ruolo importante e propositivo, vedete di darvi una smossa abbastanza rapida.

  • salparadiso 04/03/2016, 16.56 Mobile

    Praticamente il succo del discorso e' questo : siccome lo sport ( il basket nello specifico ) e' un settore lavorativo come tutti gli altri e siccome siamo in Italia , le regole sugli italiani servono non per quelli bravi , che non hanno bisogno di regole per trovare un posto, ma per quelli un po' scarsi o meno dotati o un po' più immaturi che, senza regole, non avrebbero pari opportunità in campo lavorativo. Perché ?? ... perché il basket e' uno sport di squadra e non e' il tennis !! Cioè in sostanza in una squadra di basket servono anche quelli un po' scarsi . Ora , questo ragionamento, ha tante di quelle falle, anche di logica elementare, che mette tristezza .

  • assist 04/03/2016, 16.52

    a me sembra tutto sbagliato, non capisco perchè un italiano debba avere più possibilità di giocare, io cosi trovo le società obbligate a raggiungere la quota italiani e secondo me non è positivo, basta pensare a milano che ha magro che da altre parti potrebbe benissimo giocare, stesso discorso vale per altri giocatori, non mi sembra che cosi si aiuti la nazionale, e non so se in altri tipi di lavoro al di fuori dello sport ci sia un limite di stranieri raggiungibile ma non credo.
    a me questa regola sembra tutto tranne che dare pari opportunità

  • baloncestista 04/03/2016, 16.37

    Va bene.. valorizziamo gli italiani, un ragionamento che ci può stare però allora deve essere impostato un tetto massimo di ingaggio perché squadre con budget medio-basso sono costrette a pescare in categorie inferiori per poter ottemperare alle regole!!Non è possibile che ci siano giocatori mediocri (che diversamente non giocherebbero nemmeno nella vecchia silver) che sono in A1 e chiedono cifre assurde consapevoli che qualcuno li prenderà!!
    Basta con questo diritto di prepotenza

  • Giuliano 04/03/2016, 16.18

    Un paese in ginocchio per la mancanza di meritocrazia si rifugia nello sport per non dover pensare ai raccomandati. E boom, la malattia italiana si propaga anche nello sport. Solo schifo.

  • bubu170 04/03/2016, 16.18

    Eh no, tutto ma non "parì opportunità"! Perchè pari opportunità vuol dire non mettere vincoli sulla nazionalità; posto che la nazione più forte in Europa da 15 anni è guarda caso quella che ha meno protezione sui giocatori nazionali nel proprio campionato

  • Mettawp 04/03/2016, 16.08

    *** Commento moderato da Sportando ***

  • Mettawp 04/03/2016, 16.07

    Cazzate! Si parla semplicemente di incostituzionalità!
    Jarrius Jackson ha passaporto italiano come Cavaliero, eppure in Italia è discriminato in fatto di opportunità di lavoro visto che può giocare solo come europeo. E lo stesso per ogni giocatore europeo, visto che secondo le leggi europee ogni cittadino UE deve avere gli stessi diritti in fatto di lavoro, invece gli stranieri comunitari non hanno le stesse opportunità degli italiani.

  • Porfy72 04/03/2016, 16.03 Mobile

    Valorizzazione del merito??? Si, in Italia si vorrebbe massificare tutto al ribasso. Ed eccoci all'ennesimo esempio, dove addirittura si confonde merito con il diritto divino di nascita sul suolo della Repubblica. RACCOMANDATI.

  • VecchioDea 04/03/2016, 15.57

    non penso di poter tollerare un'altra discussione sulla regola sugli italiani, perdonatemi se sta volta ne starò fuori

  • ominostrakko 04/03/2016, 15.49

    cara GIBA, pari opportunità a tutti sì, valorizzazione del merito neanche per idea. Le aree protette abbassano i livelli in qualsiasi campo di lavoro, figuriamoci nello sport dove l'unica legge che dovrebbe prevalere è quella del migliore...

  • laspadanellaroccia 04/03/2016, 15.43

    danno lavoro a tutti....


    i nostri associati...