Il saluto di Diamantidis: Nessun rimpianto, sono stato benedetto
La grande leggenda del Panathinaikos chiude la carriera: Non sarò mai un allenatore. Cosa cambierei? La finale del Mondiale 2006
«Una notte strana, per me e per la squadra. Abbiamo perso una gara e un titolo, e voglio congratularmi con l’Olympiacos per la vittoria del campionato. Ma nel mio cuore ci sono sentimenti molteplici. Questa sconfitta mi fa male, ma se ripenso a tutti gli anni vissuti con questa maglia, mai mi sarei aspettato tutto questo. Mi ritengo benedetto. In questi 12 anni ho vissuto momenti incredibili, non posso che ringraziare tutte le persone che ho incontrato e l’amore che ho ricevuto. E ringrazio anche i giornalisti, so di non essere stato un grande interlocutore, ma questo è il mio modo di essere».
Parole, di un grande sportivo: «Sono stato benedetto. Si vince, si perde, non posso lamentarmi. Lascio in salute, da uomo felice». In tutto questo, anche Diamantidis, qualcosa, nella sua carriera la cambierebbe: «La finale del Mondiale 2006 (vinta dalla Spagna, ndr)». E il futuro cosa dice? «Più tempo a Kastoria, la mia città. E non sarò un allenatore. Devo ancora pensare a quel che sarà, ma non sarò mai un allenatore». Pensiero finale per chi ha chiuso con un dispiacere la sua carriera, Vassilis Spanoulis: «Ha mostrato ancora una volta le sue qualità. E’ un grande giocatore».