Le sue info
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Senza voler entrare in nessuna polemica, mi capita spesso di annoiarmi vedendo partite che diventano una sequenza di tiri da tre, magari 7/8 tiri di fila da tre, dopo un paio di passaggi.
Mi convince il il ragionamento di Andrea: tira da dove vuoi, ma sempre 2 punti vale.
Difficile capire perchè sia da premiare con un punto in più un tiro scoccato da lontano rispetto ad un canestro da sotto, magari segnato dopo una partenza incrociata e canestro in riverse ad evitare la stoppata. Dove sta la logica? Una ragione potrebbe essere quella di punire le zonette chiuse, "del nonno", che si vedevano anni fa.
Ma se. Il risultato é che il basket diventa un esercizio di artiglieria allora forse il rimedio é peggio del male.
Aggiungo sul l'attacco che credo sia il vero problema di Milano, specie a difesa schierata: 1) Hachett é un signor giocatore ma purtroppo ha la mano quadrata e questo é un problema perché non apre le difese. 2) Gentile é potenzialmente un fenomeno ma ha limiti evidenti dal punto di vista tattico, per usare un eufemismo. E mi fermo qui. 3) Moss in attacco non punge anche se é uno dei pochi ad usare la testa. 4) Ragland non è giocatore da 5 minuti. O gli dai tempi oppure é meglio lasciar perdere. Il pick and roll non è il solo modo di giocare; ogni tanto si può fare altro, magari dare qualche pallone a Kleiza.
Solo una domanda ma NON polemica. Ma come si fa a dare 6,5 a uno che tira meno del 20% dal campo tirando 16(SEDICI) volte?
Tento una sintesi. In attacco Milano non fa circolare la palla. Molti , Gentile in promis palleggiano da fermi e la difesa si adegua. Questo porta spesso a tiri forzati. Kleiza non vede mai la palla. In breve: in attacco giocano MALE, a parte qualche invenzione di Hackett. Speriamo Brooks non sia il giocatore evanescente e leggero di stasera. La sensazione é che non via sia ancora un'idea di squadra e chi ciascuno cerchi di fare il salvatore della patria con ovvie conseguenze. La difesa non è male ma sotto canestro siamo leggeri e lunghi come Pleiss e Tomic non possiamo marcarli.