Le sue info
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A me pare invece molto chiaro, la Reyer ha fatto una proposta a Akele, Comellini ha chiesto modifiche e Reyer ha detto no. Inoltre quello che tu scrivi è scorretto, non è vero che per il "giochino delle due società" Akele poteva ricevere solo la p ...
Guarda, io sono un allenatore, non un procuratore ne un allenatore e non voglio addentrarmi in analisi più approfondite per non dire castronerie. Di certo appena avrò un po' di tempo andrò a leggermi meglio i regolamenti. Comunque hai ragione, se fosse stato tesserato per la s.p.a. nessuno avrebbe potuto portarglielo via fino ad una proposta di contratto, ma una volta fatta lui avrebbe potuto rifiutarla in favore di un'altra proveniente da altra società professionistica (cosa che ora non può fare). Vero anche che qualcuno avrebbe potuto portarlo via a parametro, ma intanto Nicola non si stava offrendo a destra e a manca e poi, vista anche la dichiarazione di Marino, credi che siano molte le società disposte a fare la guerra a Brugnaro?
Se hai riferimenti più precisi ai regolamenti e me li mandassi comunque mi farebbe piacere.
L'altra faccia della medaglia è che la questione si trasformerà in una battaglia legale che di certo non farà bene a Nicola (che ha molto più da perdere rispetto ad un organizzazione con molte più risorse), e si rischia di dimenticare l'aspetto etico: non vuoi accettare i 5 anni di contratto? Allora io ti mando in promozione, minaccio di querelarti. etc...
Ma come già detto io sono di parte, conosco bene Nicola e conosco bene Reyer e non ho alcun dubbio su chi scegliere.
grazie per le precisazioni...solo una domanda, ammettendo che l' oggetto della questione sia SOLO la durata del contratto di 5/3 anni, come spiega questa imposizione da parte della società, come mai la società è così categorica sulla durata del c ...
Mi spiace questo non glielo so dire, farei solo supposizioni e ammetto che sarei poco obiettivo.
Una cosa interessante rileggendo la nota Reyer:
"il giocatore, dopo aver accettato e ringraziato la società delle proposte ricevute, ed aver iniziato la stagione con la Pallacanestro Trieste, con l’avvento del suo consulente Matteo Comellini e le prime comunicazioni del padre, ha formulato le prime richieste di modifica della proposta contrattuale formulata, che la società, nell’esercizio legittimo dei suoi diritti, ha respinto;"
Si parla di proposta contrattuale formulata non di contratto, peraltro l'unica proposta di contratto che Nicola avrebbe potuto avere era quella della Reyer stessa (questo grazie al giochino delle due società distinte che gestiscono settore giovanile e prima squadra). Al massimo è Nicola che respinge una proposta mai divenuta contratto.
Ora questo uso "improprio" (non so trovare la parola esatta per definirlo) del linguaggio pervade l'intero comunicato dove di certo non sono contenute menzogne ma il quadro che emerge è certamente distorto.
Mi scusi se sono andato oltre alla sua richiesta, ma nel mio piccolo ho piacere di cercare di dare qualche informazione più su questa vicenda che getta ombre su un bravo ragazzo.
Ma quale contratto, tre anni fa può aver al massimo firmato (i suoi genitori, nemmeno lui) un cartellino...chiedo a chi sa, se lui ora continua a rifiutare di firmare il contratto quinquennale, rimane vincolato alla società giovanile? Ed eventualme ...
Se non firma si svincola a 21 anni come da regolamento. Con il contratto di 5 anni si svincolerebbe a 23. La storia della richiesta di più soldi da che ne so io è una balla bella e buona. Semplicemente ha chiesto di avere un contratto, si al minimo salariale ma di 3 anni anziché 5.
tutti ri......i col c..o degli altri....ma nessuno ha obbligato 3 anni fa Akele a firmare un quinquennale con le giovanili della Reyer quindi adesso ha ancora 2 anni di contratto, ripeto, con le giovanili.Allora da che mondo e mondo i contratti si ri ...
Che Akele abbia firmato un contratto 3 anni fa a me non risulta proprio: il tesseramento è una cosa e si firma in uscita dal minibasket, un contratto è un'altra cosa. Akele è un semplice tesserato. Il giochino delle varie società (una che gestisce il giovanile, una la prima squadra) ha semplicemente permesso a Reyer di non dover offrire un contratto da professionista a Nicola dopo le 18 gare in serie A come giovane di serie e perciò ora di offrire un contratto alle condizioni decise dalla società. Peraltro, Akele non ha mai chiesto più soldi del minimo salariale ma soltanto di non essere vincolato 5 anni ma 3. Inoltre quando è arrivato nel settore giovanile Reyer questo praticamente non esisteva, mentre Nicola era già uno dei migliori prospetti italiani del '95 e non credo che dire che il suo arrivo abbia spianato la strada a tanti altri reclutamenti sia una scemenza...
Conosco bene Nicola e di certo sto dalla sua parte; penso di conoscere abbastanza bene la vicenda ma non i regolamenti da poter avere un quadro preciso della situazione in termini legali.
In ogni caso, Akele non é tesserato per la società che gestisce la prima squadra ma per un'altra che gestisce parte delle giovanili. Non so in quale modo questa sia legata alla prima. Di fatto non essendo tesserato per Reyer (prima squadra) nonostante Nicola l'anno scorso abbia giocato 18 gare in serie A la società non gli ha dovuto offrire un contratto come giovane di serie, contratto che avrebbe potuto rifiutare in favore di un altro contratto per un'altra società di serie A. L'altra società ora gli offre un contratto a proprio piacimento. Tralasciando poi i regolamenti resta da interpretare il balletto con Trieste, da dove è stato richiamato non avendo accettato il contratto per essere "spedito" in promozione, come la riapertura dei termini del campionato di promozione a Venezia.
Ovviamente potrei sbagliare e scrivere cose non corrette, sia mai che mi querelino...
ma è un 95 o 96?
un '95
Carta dei valori e codice etico servono solo per la facciata, credo che Lei sia d'accordo con me. Se Lei ha allenato Nicola sa che nei suoi confronti questi valori sono proprio millantati. La reyer mestre ha poco a che vedere con quello che era.
Non posso dire di conoscere bene la prima versione di Reyer. La seconda, per me catalizza buona parte del movimento cestistico veneziano, persone di varie fasce di età, di cui molti bimbi, giovani, genitori e appassionati che dedicano parte del loro tempo alla pallacanestro. Sarebbe grave se chi ha l'onere ma soprattutto l'onore di guidare questo movimento, grazie alla propria posizione, condizionasse la vita di un giovane e atleta e uomo seguendo logiche di tornaconto o rivalsa personali.
Mi incuriosisce anche sapere come l'operato di una società "etica" sollevi tali riflessioni e dubbi. Ancora di più mi chiedo se, e come interverrà la fip, che detta le regole del gioco.
Di certo, io, ritengo ingiusto quello che sta capitando a Nicola.
Qui la carta dei valori firmata da Reyer: [ link ]
Ah, per inciso, avere la certificazione etica da diritto a sgravi fiscali...
Sarebbe poi curioso sapere come si concilia il mobbing nei confronti di Nicola con questa carta dei valori.
Ho iniziato ad allenare Akele a 12 anni, e l'ho avuto fino ai 15; poi l'ho seguito fino a 2 anni fa nella foresteria che gestivo. Non intendo entrare nelle controversie contrattuali ma posso dire che Nicola non ha mai avanzato una richiesta in tutti questi anni, oltre al comportamento splendido sempre avuto in campo e che tutti, allenatori, compagni, avversari conoscono è sempre stato impeccabile anche fuori del campo. Si è sempre allenato con dedizione, senza un ritardo, senza mai una lamentela, senza avanzare una sola richiesta perseguendo l'obiettivo di essere un giocatore. Stiamo parlando di un ragazzo che ha lasciato casa a 14 anni e ha sempre lavorato duro, allenandosi 4-5 volte alla settimana, anche due volte in un giorno, facendolo con il sorriso sapendo di essere un privilegiato. Mi spiace dover leggere certe critiche nei suoi confronti, senza che si sappiano quali sono le richieste avanzate, critiche pesanti per un ragazzo di 19 anni, che si è sacrificato molto sin da piccolo, rinunciando a cose, che per molti coetanei sono imprescindibili, per fare della pallacanestro il suo lavoro.
Massimo Cavalli
Ho seguito con attenzione tutto il percorso di settore giovanile di Nicola Akele, allenandolo direttamente nella stagione 2009/2010. Al pari di molti coetanei ha da sempre avuto un SOGNO: diventare un giocatore professionista. Per raggiungere tale obiettivo si è applicato quotidianamente al 100%, sacrificandosi molto di più della media dei suoi compagni. Non ancora adolescente si è sobbarcato la responsabilità di vivere fuori casa in modo maturo e responsabile, consapevole dell'importanza che aveva per lui e per la sua famiglia, il cogliere al massimo le opportunità dell'esperienza vissuta. Con UMILTA' e PASSIONE è diventato ciò che è ora: UN GIOCATORE DI PALLACANESTRO, con enormi potenzialità ancora da sviluppare, ma sicuramente già da ora un GIOCATORE DI PALLACANESTRO. Trovo per ciò allucinanti certe illazioni fatte a suo carico, volte a farlo rappresentare in antitesi con ciò che realmente è. Non è mio desiderio, nonchè interesse, entrare nel merito della vicenda contrattuale, ma auspico che tale vicenda possa seguire i connotati tipici di una SANA CONTRATTAZIONE, senza inserire elementi ricattatori o vessatori nei confronti di un ragazzo cui sicuramente sono state offerte delle possibilità, ma che INDISCUTIBILMENTE (e sfido chiunque sia venuto a contatto con lui tanto nel club tanto in nazionale a smentirmi) rappresenta l'emblema dell'abnegazione.
DAVIDE TOFFANIN