NBA focus: i rookies
Uno sguardo agli atleti al primo anno nella NBA

La tanto bistrattata classe di rookie dal draft 2013 inizia a proporre qualche novità dopo un inizio a dir poco negativo, nel quale solo Carter-Williams e Oladipo erano riusciti a ritagliarsi uno spazio importante.
-Trey Burke deve ancora prendere le misure alle difese avversarie, ma con lui i Jazz hanno il 45% di vittorie. Inoltre l'ex Michigan ha un positivo 2.8 nel rapporto tra assist e palle perse
-C.J. McCollum è già riuscito a far notare le sue doti balistiche , pur giocando in una squadra che utilizza le riserve lo stretto necessario e vuole competere per un posto tra le grandi. In uno scenario diverso l'ex Lehigh andrebbe facilmente in doppia cifra di media.
-La 'Antetokounmpo mania' dilaga negli States, tanto che Rob Mahoney di Sports Illustrated, ipotizzando di rifare la draft lottery dopo la prima parte di stagione lo ha messo al primo posto assoluto - Cleveland sarebbe d'accordo?-, Dopo il greco seguono nell'ordine Carter-Williams, Noel, Oladipo, Hardaway jr, Burke, Caldwell-Pope, McLemore, Bennett, Adams, Len, Zeller, McCollum e Plumlee.
-Tim Hardaway jr è una delle poche note liete della stagione dei Knicks. L'ex Michigan è riuscito in diverse occasioni a dare una grossa mano all'attacco asfittico dei suoi. Secondo player tracking ha realizzato il 40% delle 3.3 triple 'catch and shoot' tentate a partita. Una scoperta anche a livello di personalità, nella notte ha infilato 7 triple su 16 (e anche questo) nella rising stars challenge
-Anche Pero Antic è un rookie, e, nonostante cifre normali, è il migliore per plus/minus tra quelli che giocano con continuità.
-Qualche lampo di talento l'hanno mostrato in tanti, lo stesso Bennett di recente ha dato una bella mano nella serie positiva dei Cavs. L'ex UNLV probabilmente non valeva la prima scelta, ha la colpa di essersi presentato in sovrappeso al Camp, ma ha anche mille attenuanti. Con l'obiettivo playoff da inseguire i Cavs non hanno potuto permettersi il lusso di aspettarlo, di dargli troppe responsabilità. In pratica Bennett è una prima scelta assoluta trattata come un qualunque rookie. Le sue doti offensive non sono in discussione, ha solo bisogno di una condizione fisica ottimale e di un minimo di fiducia. Non sarà un campione ma non è nemmeno il giocatore visto fino ad ora....
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