NBA focus: qual è la terza forza della Eastern Conference?
C'è una squadra in grado anche solo di provare ad interrompere il dominio di Miami e Indiana?
Raramente nel recente passato si è verificata una situazione simile a quella della Eastern Confernce attuale.
Ai vertici ci sono due delle migliori squadre NBA, ovvero Miami e Indiana, dietro di loro il vuoto....
Tra i Toronto Raptors (28 vinte,24 perse) e gli Heat (37,14) ci sono 9 vittorie di differenza, mentre tra i canadesi e Charlotte (23,30) - attualmente all'ottavo posto- ce ne sono 5.
Ad esempio i Grizzlies con 29 vinte su 52 sono fuori dai playoff ad Ovest, eppure hanno un record migliore della terza forza ad Est...
Un divario simile ha tanti motivi, in parte è figlio del fallimento delle strategie di diverse squadre che puntavano con decisione ai playoff, quindi New York - ampiamente in corsa per rientrare tra le prime otto, come tutti del resto, tranne i Bucks...anche i 76ers in fondo sono ad una serie positiva di distanza-, Detroit, Cleveland, ma anche Brooklyn - rialzatasi solo di recente- e, in misura minore, Washington.
Anche l'attesissimo draft 2014 ha inciso, con squadre come Philadelphia e Boston che in estate hanno deciso di iniziare un nuovo ciclo, consapevoli che una o più scelte in Lottery potrebbero accellerare sensibilmente il ritorno al vertice. Anche Orlando in pratica non si è mossa durante la offseason.
Tornando alle squadre che puntano sui playoff, non è per nulla facile individuare una terza forza:
-Atlanta e Chicago hanno i rispettivi leader fuori per la stagione. Gli Hawks continuano a cercare di emulare gli Spurs giocando con una rotazione estesissima, ed hanno anche ottenuto discreti risultati dai lunghi che a turno cercano di sostituire Horford. Sono sicuramente una squadra solida, ma sembra sempre mancargli qualcosa per riuscire a distinguersi dal gruppo.
I Bulls hanno la garanzia del sistema di Thibodeau ed un Joakim Noah che sta giocando a livelli altissimi. Inoltre considerando solo le partite contro avversari della Eastern Conference Chicago ha 20 vittorie in 32 partite, solo Indiana (25 su 31) e Miami (22 su 32) fanno meglio. Senza ulteriori infortuni la loro difesa farà paura a tutti...
-Toronto da quando non c'è più Rudy Gay ha cambiato veramente marcia (22 vinte su 34), ma la squadra ha veramente poca esperienza di postseason. Inoltre non è ancora chiaro su chi voglia puntare Masai Ujiri per il futuro, e Lowry un giorno è sul mercato e un giorno no.
-Washington sembra che non riesca mai a superare il 50% di vittorie, ha un ottimo starting five - tra quelli in campo per almeno 200 minuti, quello dei Wizards con Ariza, Beal, Nene, Gortat e Wall ha ben 9.9 punti segnati in più degli avversari ogni 100 possessi, secondo solo a quello dei Pacers nella Eastern Conference- ma una panchina modesta, con il solo Webster in grado di non far rimpiangere i titolari.
-Charlotte ha mostrato una notevole crescita nella sua metà campo (settimi NBA per punti subiti ogni 100 possessi con 101.2, provenivano dall'ultimo posto nelle due scorse stagioni) ma in attacco hanno evidenti problemi, per Player Tracking Kemba Walker è l'unico giocatore NBA che tocca la palla per più di 100 volte a partita. Coach Clifford si è affidato molto anche all'ala Josh McRoberts, che con 4.1 assist a partita è primo tra le power forward. Sempre secondo Player tracking McRoberts è il terzo big man della lega per 'Touches total', dietro a Blake Griffin e Kevin Love, entrambi della Western Conference
-Rimane Brooklyn, che con 14 vittorie nelle ultime 20 si è riportata in zona playoff. Anche Kidd usa una rotazione estesa, centellinando i minuti di un Garnett sempre incisivo nella sua metà campo. Paul Pierce viene spesso schierato da secondo lungo, ed i risultati fino ad ora danno ampiamente ragione a coach Kidd - nelle ultime 20 con Anderson, Garnett, Johnson e Livingston in 119 minuti hanno un net rating di +7.9, che diventa addirittura +24.1 negli 82 minuti con Williams, Livingston, Johnson e Garnett-. L'infortunio di Brook Lopez più gli altri problemi fisici riscontrati da diversi veterani del roster hanno condizionato in parte l'inizio negativo, nell'ultima trentina di partite di regular season si capirà se il nuovo assetto può veramente funzionare. Sarebbe un bene, specie per lo spettacolo nei primi due turni playoff....
Se nessuna di queste squadre riuscirà ad emergere il primo mese di playoff rischia di essere una semplice formalità, in attesa dello scontro tra Heat e Pacers nella finale di Conference.
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