NBA weekly: la serie positiva dei Nets
Brooklyn ha vinto 10 delle ultime 11 partite giocate
Brooklyn è la squadra del momento nella NBA, nell'ultimo periodo nessuno ha fatto meglio delle loro 10 vittorie nelle ultime 11 partite giocate.
Solo a fine 2013 la squadra di Jason Kidd era - con 10 vinte e 21 perse- la più deludente della lega, ora invece è settima nella debole Eastern Conference e c'è da scommettere che sia Heat che Pacers preferirebbero evitarla al primo turno dei playoff.
Andando a guardare i numeri diventa evidente che dall'inizio del 2014 qualcosa è cambiato nella testa dei giocatori:
nelle 31 partite giocate fino al 31 Dicembre i Nets hanno concesso 106.7 punti ogni 100 possessi (valore uguale al terzultimo posto NBA dei Kings), mentre nelle successive 11 ne hanno concessi 100.4 (solo 5 squadre fanno meglio nell'arco della stagione). In attacco invece sono passati da 101.9 a 106.5.
Una delle novità tattiche che ha proposto Jason Kidd è stato lo starting-five con quattro esterni più Kevin Garnett; con Shaun Livingston - spesso elogiato da Jason Kidd per il lavoro difensivo- , Alan Anderson, Joe Johnson e Paul Pierce (nei 100 minuti giocati dai 4 con Garnett i Nets hanno un saldo positivo di 17.7 punti segnati ogni 100 possessi e prendono più rimbalzi degli avversari), i Nets hanno quattro atleti in grado di cambiare sui blocchi senza subire fisicamente nella maggior parte dei casi. E poi c'è KG, che avrà sì perso qualcosa in attacco, ma nella sua metà campo sa sempre come farsi sentire. Tra i lunghi NBA titolari è primo per percentuale di rimbalzi difensivi presi con il 30.9%, e nella recente serie positiva la sua impronta è chiara . Con lui in campo nelle ultime 11 Brooklyn ha concesso appena 89.9 punti ogni 100 possessi (meglio dell'incredibile 93.9 con cui i Pacers guidano la lega), senza KG invece il valore sale a 106.7 ogni 100 possessi. La differenza tra la miglior difesa NBA e la terzultima....
Con KG a riposo la squadra cambia identità, corre di più e sfrutta le doti offensive del trio Kirilenko, Blatche, Teletovic - negli 82 minuti con i tre in campo i Nets hanno un plus/minus di +34 con ben 131.6 punti segnati ogni 100 possessi-. La difesa concede di più per forza di cose, ma il saldo è ampiamente positivo, ed il bosniaco (anche 34 punti in 26 minuti con 7 su 11 da tre contro Dirk Nowitzki), dopo una stagione di esordio a dir poco in ombra. è finalmente diventato una delle tante opzioni a disposizione di Kidd. Se Teletovic riuscisse a tenere il passo degli starters in difesa potrebbe diventare ancora più determinante -.
Con tanti veterani in squadra è solo un bene che le rotazioni siano così estese, la prossima sfida di Kidd sarà quella di trovare l'assetto definitivo con Deron Williams, che da quando è rientrato dall'infortunio gioca da sesto uomo con il quintetto più 'offensivo'.
Dopo un traumatico inizio carriera da head coach, Kidd ha dimostrato di avere coraggio e ha saputo reagire ai tanti infortuni, compreso quello che lo ha privato del centro Brook Lopez, che nei piani pre-stagionali doveva essere il punto di riferimento offensivo della squadra. Non era così scontato riuscirci, neanche per uno come lui....