10 cose da sapere sui Golden State Warriors
I motivi dell'ottima stagione di Golden State
1- Difesa….
non sono più i tempi di Don Nelson, con le partite che spesso arrivavano oltre i 120 punti, lo stesso coach Jackson dichiara: ‘tutte le grandi squadre hanno una precisa identità, la nostra è chiaramente difensiva’. Bogut invece elogia il gran lavoro svolto dai suoi due sostituti, il rookie Festus Ezeli e il lettone Andris Biedrins
2- Rimbalzi…
David Lee parla dei due aspetti su cui si concentra prima della palla a due: ‘ giocare con energia e prendere tutti i rimbalzi’. L’ex Florida sta disputando la sua miglior stagione a rimbalzo dal 2008/2009, ed il suo lavoro sotto canestro è fondamentale per i Warriors, che sono passati dall’essere ultimi a secondi nella percentuale di rimbalzi difensivi e da ultimi a terzi a pari merito nella percentuale di rimbalzi totali. Positivo anche il contributo di Barnes, Thompson – entambi con ottima stazza per il ruolo che occupano- e Landry – per l’ex Purdue miglior stagione a rimbalzo da quando era un rookie-
3- Non soffrono la mancanza di Monta Ellis…
La trade dello scorso, nonostante la cronica assenza di Bogut, ha cambiato totalmente l’identità della squadra, sia in attacco che in difesa. In attacco i Warriors hanno sopperito all’assenza di Ellis – simbolo del precedente ciclo- con un maggiore coinvolgimento di Thompson e con l’arrivo di Landry, lo stesso Curry ha aumentato il numero di tiri da tre senza però perdere efficacia, diventando letale quando gioca da guardia affianco all’ottimo Jarrett Jack. La circolazione di palla è migliorata e il quintetto base è più tradizionale, quindi maggiormente funzionale in difesa.
4- Curry finalmente in salute…
Dopo un anno e mezzo passato tra il campo – poco – e le varie terapie per risolvere i problemi delle sue caviglie, l’ex Davidson può finalmente pensare solo a giocare. La percentuale da due e il PER ( player efficiency rating) sono leggermente scesi, anche a causa del crescente numero di possessi sul pick’n’roll, ma il maggior tempo in campo lo ha portato al career high nei punti -20.1- e negli assist – 6.5- , ed anche al minimo in carriera per percentuale di palle perse.
5- Ancora infortuni…
Da quando è arrivato ai Warriors Andrew Bogut ha giocato appena 73 minuti a causa di un serio problema alla caviglia sinistra. La migliorata difesa di Golden State salirebbe di un ulteriore livello con il ventottenne australiano al posto di Ezeli e Biedrins…
Al momento non c’è una data stabilita per il rientro, anche se Bogut dichiara di aver fatto molti progressi.
6- La Bay Area aspettava da tanto una squadra di questo livello…
La tifoseria di Golden State è una delle più fedeli della NBA, sempre pronta ad incitare la squadra nonostante gli scarsi risultati - questi sarebbero i secondi playoff raggiunti in 19 stagioni….-, e recentemente alla Oracle Arena c’è una grandissima atmosfera , simile a quella che trascinò i Warriors di Don Nelson a battere Dallas nel primo turno dei playoff 2007 .
7- Avranno il primo All-Star dal 1997…
L’ultimo selezionato alla partita delle stelle in maglia Warriors fu il grandissimo Latrell Sprewell – che tra le altre cose ha un nipote dall’esplosività simile…- Per quanto mostrato fino ad ora difficilmente non sarà selezionato dai coaches uno tra Curry e Lee, con il primo forse favorito dal suo tipo di gioco, più adatto a un All Star game.
8- Barnes continuerà a crescere…
L’ex North Carolina ha ancora tanti margini di miglioramento, fino ad ora ha dimostrato solo a sprazzi di essere un attaccante completo; titolare dalla prima partita della stagione, per ora segna 9 punti di media… Non dimentichiamo che il ragazzo nel suo anno da senior al liceo – dove giocava con Doug McDermott, il sosia di Kyle Korver che segna oltre 20 punti a Creighton…- veniva paragonato a gente come Bryant e McGrady… A North Carolina ha mostrato dei limiti solo quando si è infortunato Kendall Marshall – ora tra Phoenix e D-League…-, specialmente nel costruirsi il tiro da solo.
9- Questo è probabilmente il miglior team dai tempi di C-Web….
I Warriors non si trovavano sopra il 50% di vittorie a Gennaio dalla stagione 2007/2008, una delle due in cui hanno superato poi le 40 vittorie in stagione dal 1993/1994. Secondo il sistema ‘Playoff Odds’ ideato da John Hollinger hanno il 92.5% di probabilità di entrare ai playoff. La principale differenza rispetto alle squadre di Nelson è la difesa, che ai tempi di Baron Davis e company era comunque tra le ultimissime…
10- C’è ancora lavoro da fare….
Di solito non si passa in una stagione dall’essere fuori dai playoff a forza emergente della Western, come hanno fatto i Clippers nel recente passato. Una ‘svegliata’ in questo senso i Warriors l’hanno subita proprio dai Clips, addirittura sotto di 40 dopo tre quarti. David Lee dopo la sconfitta: ‘siamo contenti di ciò che abbiamo fatto fino ad ora, ma sappiamo bene che c’è ancora tanta strada da fare .’