Adesso a ridere sono i vecchi tristi
Analisi della vittoria di Boston sul campo di Miami in Gara 5
Eh già. Dopo il: Miami facile in finale NBA, Miami spazza via tutti fino ad arrivare alle finals, questo è l’anno di LeBron e altre massime avanzate dall’inizio di questa stagione arriviamo al punto che tutti (non) si aspettavano.
Contro una Boston che nel corso della regular season più volte aveva dato prova di non essere adatta al ruolo di contender la squadra del povero Spoelstra scivola in casa nella gara forse più importante dell’anno. I benpensanti del gioco avevano detto prima di questa serie che il risultato era facile e che al massimo in 5 gare Miami avrebbe chiuso la pratica. Ciò non è stato!
Troppo cuore dei Celtics che sopperisce addirittura al dislivello tecnico di LeBron e compagni, ed è qui che anche una gara a percentuali basse (41% dal campo) diventa la gara che ti porta al match point da giocare sul parquet amico.
In un articolo di qualche mese fa dicevamo di non sottovalutare le motivazioni dei vecchietti in maglia verde, e in questa finale a est abbiamo capito che tanto male non ci avevamo visto. 2-0 Heat dopo gara 2, 3-2 Celtic dopo gara 5!
I problemi di Miami sono sempre gli stessi, quelli delle gare che contano: non riuscire a mantenere parziali importanti. Stanotte + 13 nel secondo quarto, +9 nel terzo e + 6 a 6’ dalla sirena.
Poi che succede? Succede che si mette anche tale Pietrus a fare compagnia all’ispirato Garnett e al decisivo Pierce (tripla in faccia a LBJ a 1’ dalla sirena finale) con 2 bombe di importanza colossale e il pacco sorpresa per Miami è servito.
Ora la serie si sposta nel Massachusetts e non fatevi ingannare dalle parole di Doc Rivers che dice che ancora niente è fatto e che Miami non regala niente. Vecchia volpe qual è sa che questa è davvero la sua ultima occasione di scrivere la storia con questi Celtics.
E il pensiero lo fa gongolare. Ora a ridere non sono quelli di Miami Beach.