NBA Draft Grades: la Eastern Conference
Analisi delle scelte in sede di draft delle squadre della Eastern
Atlanta Hawks
#5 Trae Young, #19 Kevin Huerter, #30 Omari Spellman
Premessa: è impossibile dare un'insufficienza a chi 'drafta' Young, Huerter e Spellman. Dei numeri e del range di tiro di Young si è detto e ridetto, Huerter possiede quel mix di Q.I., playmaking e tiro da fuori necessario per sfondare nella NBA di oggi, e Spellman corrisponde al tanto ricercato identikit di 'rim protector che apre il campo'. Ecco, passare Young per Doncic, ottenendo una prima futura protetta e che ragionevolmente sarà bassa...lo sloveno ci stava benissimo nel progetto che ha in mente Schlenk ed aveva sicuramente più senso vicino a Schroder, il quale dovrà essere svenduto.
Voto: 6
Boston Celtics
#27 Robert Williams
Ainge si ritrova a sorpresa il lungo da Texas A&M: nonostante i dubbi sulla sua etica del lavoro (a causa dei quali è crollato fino alla 27), a fine primo giro resta una steal. Le percentuali ai liberi sono da dimenticare, il repertorio offensivo limitato alle schiacciate, ma Williams ha la velocità di piedi per cambiare sugli esterni ed è in grado di correre bene il campo, caratteristiche che saranno sicuramente apprezzate da coach Brad Stevens.
Voto: 7
Brooklyn Nets
#29 Dzanan Musa, #40 Rodions Kurucs
Piena fiducia nei suoi 'player development coach' per Sean Marks: non è nei piani del GM infatti quello di parcheggiare in Europa Musa e/o Kurucs. Il bosniaco è uno scorer clamoroso che necessita di irrobustirsi e di imparare a giocare con i compagni, il lettone dovrebbe essere più pronto fisicamente (ma non ha mai giocato oltre la seconda serie spagnola).
Voto: 6.5
Charlotte Hornets
#12 Miles Bridges, # 34 Devonte' Graham, #55 Arnoldas Kulboka
Charlotte scende di una posizione in cambio di due seconde, così da scegliere un giocatore che non ha svolto nemmeno un workout con la franchigia del North Carolina. La parola che viene in mente appena guardando Miles Bridges è 'tweener', aggettivo che si spera prenda un'accezione positiva (come successo per un altro ex Spartans, ora a Golden State), ma con una #12 l'azzardo Porter andava fatto. Graham alla 34 è un'esagerazione, soprattutto cedendo due seconde e con ancora disponibili giocatori più utili in questa NBA (come Frazier) o diamanti (molto) grezzi come Mitchell Robinson.
Kulboka ad oggi è un 2.08m che sa 'solo' tirare, giusta la chiamata se si intende lasciarlo in Europa a maturare.
Voto: 5
Chicago Bulls
#7 Wendell Carter Jr., #22 Chandler Hutchison
Senza Bagley ad 'occupare' l'area, Carter avrà finalmente la possibilità e lo spazio per mostrare le sue 'skill' vicino al ferro, oltre a colpire alla distanza quando sarà Markkanen ad andare in post. Quella con il finlandese è una coppia perfettamente intercambiabile offensivamente, i dubbi riguardano l'altrà metà campo: l'ex Duke pare troppo lento di piedi per reggere la dose di pick and roll della NBA di oggi.
Hutchison è un progetto di 3&D che al college era molto produttivo (20 punti di media a Boise State la passata stagione): potrà ambire addirittura ad un posto in quintetto vista la scarsa concorrenza nel ruolo (Holiday e Valentine).
Voto: 6.5
Cleveland Cavaliers
#8 Collin Sexton
Sexton è un animale da transizione che sa finire al ferro e sbattersi in D, ma non è il profilo ideale per esaltare le qualità dei role player di Cleveland (è successo lo stesso ad Alabama), e nemmeno la point guard che vorresti a fianco di LeBron James (nel caso in cui il re dovesse decidere di restare).
Voto: 5
Detroit Pistons
#38 Khyri Thomas, #42 Bruce Brown
Grandi colpi per una squadra con il cap bloccato: Khyri Thomas è un 3&D che valeva tranquillamente il primo giro, Bruce Brown è un all around a cui manca un tiro da 3 affidabile per diventare un giocatore completo.
Voto: 7
Indiana Pacers
#23 Aaron Holiday, #50 Alize Johnson
Inspiegabile la scelta così in alto di Holiday: il fratello di Jrue e Justin arriva sì da un triennio con percentuali elevate da oltre l'arco, sia da spot up che in pull up, ma è un atleta 'normale' e un difensore limitato a causa della taglia. Una squadra da 48W poteva rinforzarsi decisamente di più con una 23.
Alize Johnson ha prodotto grandi numeri nella modesta Missouri State: il modesto 28% da tre ne impedisce l'utilizzo da stretch four.
Voto: 4
Miami Heat
Non avevano scelte al draft
Milwaukee Bucks
#17 Donte DiVincenzo
Dopo aver vinto titolo e MOP (Most Outstanding Player) delle Final Four, DiVincenzo ha dominato i test atletici della Draft Combine. L'ex Villanova non sfigurerà in mezzo agli atleti di Milwaukee, e coach Budenholzer potrà contare su di un'ulteriore tiratore sul perimetro per gli scarichi di Antetokounmpo.
Voto: 7.5
New York Knicks
#9 Kevin Knox, #36 Mitchell Robinson
I fischi come al solito non sono mancati per la pick dei Knicks. I tifosi volevano probabilmente Porter, ma Knox è dotato di una tecnica individuale come pochi: le cifre e le percentuali a Kentucky non devono ingannare, sono drogate da un (non) sistema di tiratori come quello dei Wildcats 2017/2018, dove lo stesso Knox era relegato spesso a tiratore.
Mitchell Robinson è un'incognita a livello caratteriale (dopo un lungo tira e molla ha deciso di non andare al college ma di 'allenarsi per il draft' un anno...), ma atleticamente non ha nulla da invidiare ai vari Ayton, Jackson e Bamba.
Voto: 6.5
Orlando Magic
#6 Mohamed Bamba, #35 Melvin Frazier, #43 Justin Jackson
Con i dubbi sulla tenuta fisica di Porter, Bamba alla 6 era nettamente il prospetto con più potenziale. I Magic continuano ad accumulare giocatore con telai e mezzi fisici clamorosi (Frazier, Jackson, lo stesso Bamba), restando però una squadra povera di talento e che latita di playmaking.
Voto: 6
Philadelphia Sixers
#16 Zhaire Smith, #26 Landry Shamet, #54 Shake Milton
Il voto è alto soprattutto grazie alla prima del 2021 di Miami ottenuta nella trade, perchè Mikal Bridges era fatto dal sarto per i Sixers. Smith è sì il miglior atleta del draft, ma non è chiaro che ruolo potrà avere in NBA (e il 40% da tre al college non deve ingannare, tentava una tripla a partita di media).
Shamet è il profilo perfetto da affiancare a Simmons, un handler secondario e tiratore mortifero, caratteristica quest'ultima che lo accomuna a Shake Milton (43% nel triennio a SMU).
Voto: 7
Toronto Raptors
Non avevano scelte al draft
Washington Wizards
#15 Troy Brown, #44 Issuf Sanon
Con una panchina completamente da rifondare, un Gortat in scadenza e un Mahinmi che non puà stare in campo per più di una ventina di minuti, Washington va a scegliere un giocatore che occupa lo stesso spot di Otto Porter (che ha da poco firmato al max salariale) e Kelly Oubre, reduce dalla miglior stagione in carriera. Troy Brown ricorda Evan Turner, quindi non può neanche essere utile off the ball in una squadra dove il pallone è competenza dei soli Wall e Beal.
L'ucraino Sanon era stato tra i migliori all'Eurocamp di Treviso, nonchè secondo miglior marcatore ad Eurobasket U18.
Voto: 4.5