NBA Sundays: al via le Conference Finals
A Est i terribili giovani di Boston ospitano i Cavaliers di “King” James
Di seguito alcune curiosità della serie:
• Boston e Cleveland si incontreranno nelle Eastern Conference Finals per il secondo anno di fila. La scorsa stagione, i Cavaliers hanno battuto i Celtics in cinque partite. Questa sarà la loro ottava sfida nei playoff, con Boston che ha passato il turno quattro volte, contro le tre di Cleveland.
• Cleveland potrebbe diventare una delle poche franchigie a raggiungere le NBA Finals per quattro anni consecutivi. Finora Boston (due volte), Los Angeles Lakers e Miami sono stati gli unici team a riuscire nell’impresa (anche Golden State, vincendo le finali della Western Conference, raggiungerebbe lo stesso traguardo).
• I Celtics stanno inseguendo l’accesso alle Finals che manca dal 2010. Quell’anno sconfissero i Cavaliers nelle semifinali della Eastern Conference, ponendo fine alla prima esperienza a Cleveland di LeBron James.
• LeBron James potrebbe diventare il sesto giocatore nella storia della NBA a disputare almeno otto finali NBA consecutive. I cinque a esserci finora riusciti giocavano tutti con i Celtics, circa mezzo secolo fa: Bill Russell (10), Tom Heinsohn (9), Sam Jones (9), K.C. Jones (8) e Frank Ramsey (8).
• I Cavaliers sono in testa per 2-1 nei precedenti stagionali; tra le vittorie, anche quella per 121-99 a Boston dell’11 febbraio, ovvero tre giorni dopo aver stravolto il proprio roster durante la trade deadline, che vide il debutto di Jordan Clarkson, George Hill, Rodney Hood e Larry Nance Jr.
• La scorsa stagione LeBron James ha superato Michael Jordan, diventando il leader all-time della classifica di punti e tiri liberi realizzati ai playoff. In questa stagione, invece, James ha passato Scottie Pippen nella classifica delle palle recuperate. È anche il secondo di sempre per triple realizzate (346), dietro a Ray Allen (385), e il terzo per assist.
• I 34.3 punti di media registrati da LeBron durante questi playoff, sono la cifra più alta da lui realizzata dalla post season del 2009, quando i 35.3 punti a partita non furono sufficienti per evitare la sconfitta contro Orlando nelle Eastern Conference Finals.
• L’head coach di Boston, Brad Stevens, ha gestito la serie contro i 76ers da manuale, riuscendo a limitare i punti di forza in attacco degli avversari, e costringendoli ad affrontare situazioni complicate in difesa. Stevens è stato lodato dai colleghi per le sue scelte e per gli schemi proposti, che risalgono agli anni da allenatore universitario a Butler. Dopo aver concluso la sua prima stagione a Boston con 25 vittorie e 57 sconfitte (2013-2014), i Celtics hanno migliorato ogni anno il numero delle gare vinte: 40-48-53-55.
• Le prestazioni di Kevin Love contro i Raptors durante le Conference Semifinals, sono state un ottimo segnale per i Cavaliers. Il ventinovenne ha registrato 20.5 punti di media contro gli 11.4 del primo turno contro i Pacers, facendo la differenza vicino a canestro. Coach Tyronn Lue ha fatto di tutto per concedere a Love più possessi nel pitturato, e lui lo sta ripagando.
• Terry Rozier, che sta sostituendo Kyrie Irving in quintetto, continua a brillare. Il ventiquattrenne viaggia ad una media di 18.2 punti a partita in questi playoff, al cospetto degli 11.3 della regular season. Rozier è solo l’ultimo dei giocatori scelti dal GM Danny Ainge al di fuori del Draft destinato, con tutta probabilità, a lunga carriera in NBA.
• Il rookie dei Celtics Jayson Tatum ha segnato almeno venti punti in sette partite consecutive dei playoff, realizzando la seconda striscia all-time per un rookie NBA, a pari merito con Donovan Mitchell di Utah. Il record, pari a 10 partite, appartiene a Kareem Abdul-Jabbar (1970). Il ventenne Tatum sta registrando 18.8 punti di media a partita nei playoff, mentre in stagione regolare viaggiava a 13.9.
• Durante le Conference Finals della scorsa stagione, l’allora ventenne Jaylen Brown è stato gettato nella mischia per alternarsi in difesa su LeBron James. Brown, che nella sua seconda stagione NBA ha sensibilmente migliorato il suo apporto offensivo, continua a brillare nella metà campo difensiva. Dopo aver subito un infortunio al bicipite femorale contro i 76ers, ha terminato la serie alla grande, segnando 24 punti con un 10 su 13 al tiro in gara 5.
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