NBA Focus: playoff in pillole
Considerazioni sparse sul primo turno playoff della Eastern Conference.
-In gara 2 Detroit ha subito qualcosa come 23 punti di scarto negli 11 minuti e spiccioli giocati senza Reggie Jackson. Migliorare la second unit dovrà essere al primo posto nell'agenda di SVG per la prossima offseason, servono almeno un playmaker ed un lungo.
Lue ha deciso di giocare più del solito con LeBron da 4, in gara 1 ha affrontato i momenti decisivi con Love unico big man, poi the King, Shumpert, Irving e Smith. Lineup a dir poco immarcabile, guardate quante soluzioni ha Irving sul doppio-blocco alto stile Clippers portato da Love e James:
Detroit dall'altra parte non è riuscita ad attaccare con continuità un comunque combattivo Love, anche a causa di un Drummond a tratti indisponente, e comunque a disagio nel dover seguire in difesa il suo avversario fuori dall'area.
Sarà interessante capire se Lue continuerà a proporre quest'assetto (che finisce inevitabilmente per penalizzare Tristan Thompson) anche nel prosieguo dei playoff.
-A proposito di lineup particolari, ieri Spoelstra per 3 minuti è andato con Deng e Winslow da 'lunghi', più Wade, Johnson e Richardson esterni....
Miami sta tirando con percentuali irreali, una roba decisamente insostenibile nel lungo periodo:
In particolare sono due i dati destinati a calare, il 70% nei tiri entro i 10 piedi dal canestro (41.6% dei tiri totali), ed il 48% nei pullups (36%).
-Toronto è riuscita a trovare alternative alla scarsa vena offensiva dei suoi due All Star. Come già detto, Valanciunas in primis, ma anche Patterson e Joseph, si sono rivelati fondamentali per battere la difesa di Indiana e pareggiare la serie. I Canadesi hanno realizzato il 46% dei propri punti nel pitturato (primi nei playoff), contro il 30% degli avversari (ultimi...), che hanno avuto poco o nulla da Mahinmi, anche per via di un problema alla schiena. Il francese è di gran lunga il miglior big man difensivo a disposizione di Vogel, servirà la sua miglior versione per fare strada nella serie....
Ah, Paul George is back, attacco e difesa....
-Boston rischia di chiudere in modo inglorioso una stagione a dir poco positiva. Ieri Zach Lowe ha analizzato con la sua solita incisività l'importanza di una pedina come Bradley nello scacchiere di Stevens. Senza l'ex Texas, con Olynyk a mezzo servizio (ancora incerta la sua presenza in gara 3) e Crowder lontano dalla sua forma migliore, per i Verdi è praticamente impossibile avere in campo le spaziature necessarie per battere la difesa aggressiva degli Hawks
Una cosa è certa, Brad non molla: 'Dobbiamo essere più consistenti di quanto lo siamo stati nelle prime due. Abbiamo fatto bene diverse cose, in altre ci sono degli aggiustamenti da fare. Dobbiamo giocare per 48 minuti meglio di quanto fatto fino ad ora se vogliamo avere una chance'