NBA Focus: pillole da Finals
Cleveland guida 2-1 sui Warriors nella serie che assegnerà il titolo NBA 2015
Le prime tre partite tra Cavs e Warriors sono state caratterizzate da uno schema abbastanza simile, ottime partenze di LBJ e compagni, furiose rimonte dei campioni della Western Conference.
-mentre la difesa di Golden State rimane più o meno regolare nell’arco della partita, l’attacco soffre di oscillazioni tremende, al contrario di quanto successo in regular season (rispettivamente 107.1, 112.7, 114.6 e 104.5), quando il più delle volte la partita era già segnata prima degli ultimi 12 minuti.
E’ interessante notare come queste sfuriate dipendano più dalle giocate individuali (tipo Curry in gara 3) che dal collettivo. Meno della metà dei canestri segnati sono arrivati da assist, il valore più basso tra i 4 quarti. Evidentemente queste rimonte sono più frutto della ‘forza della disperazione’ che dello stupendo gioco di squadra che ha contraddistinto i Warriors 2014/15
-Il Fattore Mozgov: con il russo in campo Cleveland segna 3.6 punti ogni 100 possessi in più dei Warriors, miglior dato di squadra, e prende un notevole 55% dei rimbalzi disponibili (80% di quelli in difesa).
Senza di lui il net rating crolla a -19.4, ed i rimbalzi al 44% (64% difensivi).
-LEBRON
41 punti, 12 rimbalzi (oltre il 22% di quelli difensivi, migliore di squadra), 8.3 assist, 1.7 rubate e una stoppata, 40% dal campo, 35% da tre e 75% ai liberi, un incredibile 42.4% di usage e appena 6.8 perse ogni 100 possessi. Le percentuali al tiro sono condizionate dall’imprecisione nei jumper dalla media distanza (specialmente vicino allo scadere dei 24 secondi, per SportVu è 3 su 24 nei tiri tentati con 4 o meno secondi sul cronometro), ma rispetto alle serie precedenti James sta cercando di attaccare di più l’area, per strappare più punti facili possibili dalla lunetta. Tre partite giocate da vero e propio marziano, contro la miglior difesa della lega e senza i suoi due amigos...
Se Cleveland dovesse vincere l’anello, il nome del prescelto finirà definitivamente ed indiscutibilmente nell’olimpo dei veri grandissimi di questo gioco. Anche gli ‘Haters’ più assidui non potranno che chinare il capo davanti ad una simile impresa.
-Per i Warriors l’MVP fino ad ora è probabilmente Andre Iguodala, ottimo in difesa su LeBron e positivo anche in attacco, dopo aver stentato nei turni precedenti. Con lui in campo il team concede meno di 90 punti ogni 100 possessi, oltre 15 in meno di quelli nei minuti in cui è in panchina.
-grande attesa per la partita a scacchi tra i due head-coach. Kerr in gara 3 ha rispolverato David Lee, che lo ha ripagato con 11 punti, 4 rimbalzi, 2 assist ed un +17 di plus/minus in appena 13 minuti. Con Draymond Green in grande difficoltà nello sfruttare in attacco la libertà che i Cavs gli concedono (una delle tante scelte tattiche fino ad ora vincenti per Blatt), il talento offensivo dell'ex Knicks potrebbe risultare ancora utile.
-Per Sport Vu Curry fino ad ora ha realizzato 7 dei 20 tiri tentati contro Matthew Dellavedova, altro gran protagonista di queste avvincenti Finals