Corsa ai playoff NBA: Eastern Conference
Tre posti per cinque squadre...tutto negli ultimi 240 minuti
La corsa ai playoff nella Eastern Conference è accesa come poche volte è capitato nelle epoche recenti. Ci sono cinque squadre che si contengono tre posti per la post season. Vediamole una per una:
MILWAUKEE BUCKS
La squadra di Kidd era saldamente in posizione playoff, ma le trade della deadline hanno scombinato il sistema dell'ex coach dei Nets, obbligandolo a ridesegnare la squadra con un assetto più difensivo data la carenza di punti di Michael Carter-Williams (solo 12.8 punti con il 16% da tre rispetto ai 17.8 con il 40% da tre che garantiva Brandon Knight). I Bucks dalla trade deadline del 19 febbraio hanno un record pesantemente negativo di 8-16 con una sola vittoria fuori casa. I playoff non sembrano in discussione, anche per via del calendario non troppo complesso, ma rischiare di scendere sotto la sesta piazza dopo una prima parte di stagione sopra le righe sarebbe una delusione grossa.
BROOKLYN NETS
E' la squadra più in forma del momento. 11 vittorie nelle ultime 14 gare sono il record che ha quasi sbaragliato la concorrenza. I Nets, con un grandissimo comeback orchestrato da coach Lionel Hollins, che ha spostato il fulcro del gioco più su Brook Lopez ottenendo risultati eccellenti, hanno quattro gare casalinghe su cinque e pare che solo un suicidio possa a questo punto estrometterli dalla post season. Deron Williams tornato improvvisamente in forma sarà l'iniezione in più per il finale di stagione. Ai playoff l'avversario più accreditato sembra Cleveland, non certo una bazzeccola, ma tra le cinque squadre che lottano per i playoff i Nets sono quella che meno volentieri si vorrebbe incontrare.
BOSTON CELTICS
L'ottavo posto è stato frutto della capacità di Brad Stevens di mettere i nuovi pezzi al posto giusto e scalare la classifica, ma adesso la squadra verde ha il fiatone e come se non bastasse il peggiore calendario tra le 5 in lotta per la post-season. Il record dopo le deadline è 15-11, comandato da un Isaiah Thomas da quasi 19 punti di media con 5.3 assist, ed è assolutamente beneaugurante, ma Miami incalza a sola mezza gara di distanza e con un calendario molto più favorevole.
MIAMI HEAT
Probabilmente se avessero Chris Bosh non sarebbero nemmeno in questa classifica, ma le mezze magie di Riley il giorno della deadline li hanno tenuto a galla una squadra che boccheggiava in modo netto. Le ultime tre sconfitte consecutive hanno mutilato le certezze dei playoff, ma l'ottavo posto resta vicinissimo, anzi incollato. Tocca a Dwyane Wade una volta di più dare quel quid necessario per sorpassare i Celtics.
INDIANA PACERS
Paul George è tornato, ma potrebbe essere tardi. I Pacers si sono ritagliati tutto l'anno una posizione di squadra intorno al centro classifica e solo nell'ultimo periodo hanno cominciato a vincere con una certa continuità. La mossa di ripescare George a poche gare dalla fine delle regular season è un segnale chiaro di intenzione di giocarsela fino alla fine, ma il calendario che attende i Pacers è davvero difficile e con una gara piena di ritardo dai Celtics le ultime cinque potrebbero non essere abbastanza.